Damn Tattoo

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Louis' pov's

...Una settimana dopo...

10:30

Le ragazze erano uscite da due ore.

George le aveva accompagnate per il loro primo giorno di scuola alle 08:30.

Solo due ore ... eppure quella casa sembrava così silenziosa, così vuota senza di loro.

Gli ricordavano tanto loro alla loro età, così rumorose, così entusiaste della vita, così curiose.

Nonostante gli occhi tristi, pieni di storia, squarciati dal passato.

Un passato che si vedeva esser stato difficile per entrambe.

Quei pensieri furono interrotti da due forti, grandi, mani che gli afferrarono i fianchi magri, privi di anche un solo filo di grasso, coperti ancora dai pantaloni a quadri rossi e blu del pigiama.

Girò il collo per guardare negli occhi il ragazzo dietro di lui.

I visi a pochi centimetri l'uno dall'altro.

<< A cosa pensavi Lou?>>

<< Questa casa è così silenziosa senza Ludovica che urla ogni volta che qualcuno bussa mentre è in bagno, o Alice che la picchia quando le dice che è romagnola. O ancora Ludovica che scappa terrorizzata ogni volta che vede una farfalla, anche quella tatuata sul tuo petto.>> Ridacchiò al ricordo della bionda che correva via da Harry appena uscito dalla doccia, quindi con solo un ' asciugamano in vita e un turbante in testa, urlando "BRUTTI MOSTRI NON MI AVRETE MAI".

<< Già, mi sono affezionato a quelle due, sai?>>

<< Anch'io, ma mi danno l'impressione di nascondere qualcosa, non so perché>>

<< Ma vaa, sei il solito paranoico.>>

Scesero al piano inferiore mano nella mano, come una coppia ai primi appuntamenti.

Perché sì, nonostante stessero insieme da anni, nonostante fossero sposati, era ancora così che si amavano.

Entrambi erano ancora in pigiama.

Entrambi erano belli come il sole.

Fecero colazione avvolti da un silenzio confortevole, ogni tanto interrotto dallo sbattere del cucchiaino metallico contro la tazza di cereali.

<< Lou, credi noi riusciremo mai ad avere figli nostri? A poterli crescere? Ci lasceranno mai amare in pace?>> Chiese Harry in modo del tutto naturale, come se quello fosse un pensiero detto troppo ad alta voce.

A Louis quasi si spezzò il cuore sentendo la leggerezza con retrogusto malinconico con cui il riccio aveva dato fiato a quei pensieri.

<< Io...io non lo so Haz.>> Gli occhi di entrambi ormai lucidi per le lacrime. << Forse tra qualche anno saremo liberi, forse no. >> Gli prese le mani da sopra il tavolo che li divideva. <<Ma ti prometto che affronteremo tutto questo insieme, combatteremo per questo insieme. Perché se c'è una cosa che so è che non gli darò il potere di dividerci, non di nuovo. Avremo una nostra famiglia un giorno, te lo prometto>>

Harry lo ascoltava, in lacrime

Louis gli portò la mano all'altezza del suo cuore.

<< Ti ricordi cosa ti promisi? Che saresti stato sempre qui, nel mio cuore. Harry, tu ci sei rimasto, tu sulle pareti del mio cuore ci sei inciso, indelebile. Per sempre.>>

Exchange students.// MultifandomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora