If I could fly

86 11 18
                                    

I 2 secondi d'estate erano stati mandati "gentilmente" via da Louis, e ora in casa c'erano solo lui, Harry e le due ragazze.

La tensione si sarebbe potuta tagliare col coltello.

Ludovica e Alice a stringersi la mano sotto il tavolo, occhi lucidi.

Harry e Louis le guardavano con un sguardo misto di delusione e sorpresa.

<< Non ce lo saremmo mai aspettato da voi. Come avete fatto a nascondercelo? Come avete potuto mentirci?>>

Nessuna traccia di rabbia nella voce roca di Harry.

Più che altro curiosità e amarezza.

<< Come potremo fidarci di voi ora? Come possiamo essere sicuri che non abbiate detto di noi a tutti?>> Louis, al contrario di Harry, un po' di rabbia nella voce la aveva.

Ma non tanto noi confronti della menzogna detta dalle ragazze, bensì perché sapeva quello cosa avrebbe comportato.

Le avrebbero dovute mandare via.

E, pur essendo passato relativamente poco tempo, si era affezionato a loro.

Le due li ascoltavano in silenzio, smosse solo dai singhiozzi soffocati.

Fu Alice a rompere il silenzio

<< Ma non lo abbiamo detto a nessuno, ve lo assicuriamo. Sono giorni che non rispondiamo alle nostre amiche per non dovergli mentire.>>

In effetti era così. Erano giorni che non sentivano Giorgia o Flavia, nonostante i loro continui messaggi.

Alle loro famiglie avevano semplicemente detto che i loro ospitanti erano gentili e simpatici.

Sapevano che non avrebbero dovuto dire nulla.

Ludovica recuperò un po' di compostezza e controllo sulle sue emozioni e continuò

<<Non ve lo avevamo detto proprio per questo, non volevamo ci cacciaste. Non avremmo mai voluto mentire. Non a voi.>> La voce ancora leggermente tremante ma decisa e sincera.

Harry, che era anche lui quasi in lacrime, prese il polso della ragazza in modo delicato, quasi come se avesse avuto paura di ferirla se avesse stretto troppo e ne osservò ogni millimetro.

Il tatuaggio a spiccare tra i segni, ormai bianchi, orizzontali sugli avambracci.

Cicatrici.

Segni indelebili del passato.

Non disse nulla, ci passò solo il dito, come a tracciarle, come a voler togliere un po' del dolore impresso al loro interno.

<< Perché proprio ' If I could fly '? Perché di tante canzoni proprio quella?>>

Lei sorrise.

Sorrise al ricordo di lei che due anni prima aveva tanto lottato per convincere la madre a fare quel tatuaggio.

<< Vedi questa luna qui sotto?>>

Portò il lungo dito indice affusolato del ragazzo nel punto in cui iniziava la linea curva, tondeggiante, del disegno.

Louis e Alice ad osservarli, ad ascoltare.

<< Quella rappresenta una C, l'iniziale del nome di mio padre, e allo stesso tempo me. Il periodo più buio della mia vita. I due tatuaggi sono collegati. La frase presa singolarmente mi ricorda, ancora una volta, mio padre, che se ne andò quando avevo appena compiuto 7 anni. E, invece, il testo della canzone, mi ricorda voi.>>

Exchange students.// MultifandomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora