||capitolo 35|| imbroglio

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Il sabato arrivò in un baleno. Ho deciso quel giorno perché essendo il weekend ho due giorni per scoprire la verità di questa casa. C'è pur sempre Kaneki che mi proteggerà.

<<Perché non posso venire anche io?>> Chiese Takeshi. Non voglio che ritorni in quella gattabuia, specialmente dopo averci passato 4 anni là dentro.
<<Te l'ho detto anche ieri. Non voglio che ci ritorni lì. Ormai è già deciso. Trattami bene la casa, sennò ti tiro 4 calci in culo>> lo minacciai ma in realtà stavo solo scherzando. Non voglio che questo povero Cristo si faccia del male.

Mi girai verso Kaneki e lo guardai, lui ricambiò. Era come se ci parlassimo telepaticamente. Annuiamo insieme quando capimmo cosa intendevamo dirci e uscimmo insieme dalla mia casa,ora custodita da Takeshi.

Prendemmo lo stesso pulman di quel giorno. Il viaggio fu silenzioso,molto silenzioso. Non avevo neanche preso le cuffiette per ascoltare la musica e condividerla con il mio ragazzo. Ma è ancora il mio ragazzo? È vero si, quando ci siamo visti quel giorno ci siamo limonati duro come se non ci siamo visti per 8 anni. Ma c'è pur sempre qualcosa nel suo carattere che è cambiato in lui. E questa cosa non mi piace per niente.

<<Non ti sei fatto nulla di male, vero?>> Spezzai il ghiaccio <<bè tranne per quei capelli. Sei stato dagli albini?>> Dissi guardandogli i capelli. Ridacchiò per un attimo in modo inquietante che mi fece venire i brividi nella spina dorsale. Poi si toccò un po' i capelli e rispose con un sorriso <<tranquilla, tutto a posto>> e finì col darmi un bacio sulla guancia. Ok TN, stai tranquilla. Non c'è nulla di male che Kaneki sia un po' strano. D'altronde, lo è sempre stato.

Arrivati alla fermata di fronte al bosco che ci avrebbe portato in quella mostruosa casa, decisi di fermarmi a mangiare un qualche spuntino. Si, un po' di fame non fa male a nessuno. Tirai fuori un panino al prosciutto cotto e lo mangiai. Mentre masticavo il mio notevole panino, quegli occhi grigi erano puntati su di me. Penso che da quando siamo scesi dal pullman non hanno mai smesso di osservarmi. Decisi di unirmi alla cosiddetta "gara di sguardi". <<Vuoi un autografo?>> Gli chiesi. Subito dopo distolse lo sguardo. Ma no...mi stavo divertendo così tanto.

Finì il panino e entrammo nel misterioso bosco. Non chiedetemi come, ma la strada la seppi a memoria. E non solo io. Stava davanti a me, come guida principale di questo immenso ritorno in quella casa di merda.

Finalmente ci arrivammo in quest'ultima, e un brivido percorse lungo la mia schiena.

Kaneki sospirò e aprì la porta.

<<Dopo di te>> mi disse facendosi spazio per farmi entrare. Entrai senza esitare, e i miei occhi puntarono subito su una cosa: la cantina.

La porta era aperta, a differenza dell'ultima volta.
Kaneki chiuse la porta principale e si mise dietro di me. <<Avanti, sei qui per questo.>> La sua voce era tremante, come se a momenti si dovesse mettere a piangere.

Tirai un lungo sospiro e scesi quelle scale di legno, che se ci fosse stato un ciccione probabilmente avrebbe fatto un volo. Arrivai giù in cantina, e un'ombra gigante vi era al centro. Kaneki mi passo davanti e accese la lampadina.

Quell'ombra si rivelò lui.....Jason.

<<Da quanto tempo....TN>> e uno scrocchio di dita rimbombò per tutta la stanza.

||ANGOLO D'AUTRICE||

Zauu Guyss, scusate l'immensa assenza ma con l'inizio della scuola e tutto dovevo ristabilirmi un po'. Scusate gli immensi errori per questo capitolo ma l'ho scritta anche di fretta l'ultima parte.

Volevo dirvi che a breve inizierò una storia su Yoongi, e se volete passare a leggerla ihihih siete invitati pure . Detto ciò io vi riabbandono e boh ciauuuu

You were just a Dream ||Kaneki X Reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora