Capitolo 14

28 3 0
                                    

Ore 19:05, autostrada del Brennero

Pioveva da quasi un'ora ormai...i fari dell'auto riflettevano sulla segnaletica orizzontale dell'asfalto bagnato, illuminando la strada nera come il cielo che li sovrastava carico di nuvole minacciose,  visibili solamente tra un lampo e l'altro. Quel gentil'uomo vestito di scuro era l'unico spettatore del viaggio che quei due giovani stavano compiendo, in un veloce bolide rosso fiammante. Il ragazzo alla guida stringeva saldamente le dita attorno al liscio volante color caramello, attento e pronto a portare a termine l'ennesimo lavoro. Nella sua mente cominciava già a fantasticare su come avrebbe utilizzato i soldi che avrebbe guadagnato, prima che gli affidassero l'incarco aveva discusso a lungo con il suo capo della fetta di bottino che gli sarebbe spettata :《 Cosa ne diresti di reclutare un Evoluto?》 - 《 D'accordo, ma quanto ci guadagno?》-《Parecchio...》-《Non giochi con me signore, trattiamo da veri uomimi e parliamo di cifre vere...》-《Ti prometto, che avrai ciò che di più brami nella vita, fidati perchè io mantengo sempre la parola... allora sei con me o contro di me?》. Il ragazzo non si fidava, ma nel tempo aveva imparato a distinguere persone come costui che conobbe... ricchi da fare invidia, presuntuosi e avidi di gloria e potere. Erano perfette, bastava solo svolgere il proprio compito, prendere i soldi e loro ne possedevano parecchi. Missione di "reclutamento", così la chiamavano... vi impiegò all'incirca due mesi per completarla, due mesi per una Evoluta ancora al primo step? Gli sembrava ridicolo, inoltre l'accordo prevedeva di osservarla da vicino per un po' di tempo e documentarsi sulla sua vita, hobby e amici... non era di certo nel suo stile, fare lo stalker di una ragazzina... "focalizza il pacco, prendi il pacco, consegna il pacco", questo era il suo mantra. Lui era un Ghost e anche il più abile nel suo campo, se solo fosse stato libero senza nessun contratto, obbligo o imposizione a quest'ora starebbe facendo rombare i vecchi motori della sua mustang in giro per il mondo, dove voleva, quando voleva... gli avevano assicurato che sarebbe stato il suo ultimo incarico, per sempre. In un istante un forte sentimento di speranza gli inondò il petto, guardò nello specchietto retrovisore osservando il frutto del suo lavoro, dormire legata mani e piedi. Aveva deciso di usare semplici corde dai nodi ben fatti e stretti niente spreco di armi Tecnogeniche, pensò. Il capo gli aveva descritto una creatura estremamente rara, preziosa e di vitale importanza, intimandogli più volte di non perderla di vista... 《 È astuta, non farti aggirare》 gli avevano detto. Egli però continuava a pensare che lo avrebbe ingannato più facilmente  il piccolo principe. La ragazza non fu difficile da sorprendere, aveva spesso  la testa tra le nuvole e a volte sembrava estraniarsi dal mondo come sotto l'uso di metanfetamine, ma non era sicuro fossero legali tra quelle creature. Era svenuta tra le sue braccia dopo una semplice puntura, ma non si sarebbe mai aspettato che si risvegliasse così velocemente da doverla narcotizzare nuovamente. Una volta trascinata fuori dal bagno e usciti dall'ospedale metterla in macchina era stato un gioco da ragazzi. Nessuno pattugliava quell'area, non ce n'era bisogno... gli infermi non possono di certo scappare ne nuocere in alcun modo, non è a loro che viene data la maggiore attenzione, tutti erano proiettati sulla genetica e sulle rivoluzioni che avrebbe portato in futuro... a lui sinceramente, non fregava nulla... l'unica cosa che desiderava era essere lasciato in pace, ma gli accordi e gli sbagli di qualche tempo prima lo incatenavano. Aveva una maledetta voglia di accendere lo stereo e collegarlo con il suo cellulare, necessitava di rilassarsi...aveva bisogno della musica. Guardò l'ora, mancava un quarto alle dieci... tra poco sarebbero usciti dall'autostrada. Decise di resistere finché non fossero entrati in città e mentre sostavano al loro primo benzinaio, deserto a causa dell'ora, scelse con cura una playlist e dopo aver pagato alla cassa elettronica ripartì. Stese finalmente le dita, rilassando la presa sul volante e la muscolatura di collo e schiena quando sentì le prime note entrargli dentro, trapassando il petto, la cassa toracica, per arrivare con forza ed estrema delicatezza al suo cuore. Guardò per l'ennesima volta la ragazza dallo specchietto retrovisore, i capelli ricci la circondavano come una criniera, le labbra rosee erano socchiuse e con quella pelle così bianca gli ricordava la bambola di porcellana che la nonna un tempo teneva sul letto, chissà se aveva i suoi stessi occhi vitrei e tondi. Distolse lo sguardo concentrandosi nuovamente sulla strada e sulla luce rossa del semaforo apparsa splendente nella sua visuale. Un assolo di violino incitò l'auto a riprendere la marcia, che sfrecciava in una notte umida e fredda. Il ragazzo ora fu nuovamente catturato dalla rete dei suoi intricati pensieri, da non accorgersi che qualcosa stava accadendo... esattamente sul sedile in pelle posteriore.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 24, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Dragon's SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora