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Porta la sua mano sul mio petto e di scatto sale a cavalcioni su di me.

"Sai SeokJin, non sei niente male"
Sussurra con voce sensuale.


Io nel frattempo sono troppo impegnato per rispondere a qualsiasi sua frase o parola, perchè i suoi occhi sono fissi su di me, sulle mie labbra e sul mio corpo che lui non ha mai smesso di guardare da quando è salito sopra di me.

                                             "N-nam i-io"

Con una lentezza che quasi mi uccide fa scorrere le sue dita sulle mie labbra,per farmi segno di stare in silenzio.
E non sapendo come reagire resto immobile e zitto.

Fa scorrere sempre con una lentezza estenuante la sua mano, dalle mie labbra, al petto fino ad arrivare alla parte degli addominali e sul basso ventre.

Preme leggermente su quest'ultima parte facendomi sussultare e facendo pervadere un senso di calore alla mia intimità che si fa sempre più stretta nei jeans e che prontamente stringe da sopra il tessuto.

A quel contatto faccio uscire dalle mie labbra un gemito poco casto  inarcando la schiena e buttando la testa all'indietro e lui come se fosse  soddisfatto del suo lavoro ghigna guardandomi negli occhi.

Cazzo se voglio baciarlo.

Rimaniamo ad osservarci per un tempo indefinito quando mi dice a fior di labbra:

"Ci sentiamo presto principessa".
Fa l'occhiolino leccandosi le labbra.

E neanche il tempo di farmi realizzare l'accaduto che scende da sopra di me per poi posizionarsi alla guida.

Incapace di dire qualsiasi cosa esco dalla macchina alla velocità della luce e corro in casa sbattendomi la porta alle spalle.
Non realizzando ancora l'accaduto.

Respiro affannosamente per riprendere aria dalla corsa appena fatta.

Successivamente corro in bagno e mi appoggio al lavandino osservandomi allo specchio.

"Cazzo è proprio uno stronzo".
Quasi lo urlo a me stesso.

"Non mi può lasciare così in queste condizioni"
Guardo verso il basso, sulla mia ormai evidente erezione.

Decido di lasciar perdere tutto questo entrando nella doccia e aprendo l'acqua calda.
In questi momenti aiuta a rilassarmi e non pensare a nulla.

Passa un po ma la cosa non funziona infatti sto pensando ancora alle sue mani che si muovono sul mio corpo e istintivamente porto la mia a massaggiare il mio punto debole.

Non ho nulla da perdere quindi continuo a massaggiare la mia intimità pulsante prima lentamente e poi più velocemente, facendo fuoriuscire dei gemiti che occupano tutto il silenzio che è nella stanza.
Poco dopo vengo nella mia mano e sul muro della doccia urlando il suo nome frustrato.
"Cazzo Namjoooon".

Cerco di regolarizzare il respiro e
Pulisco tutto, per poi uscire dalla doccia. Metto dei semplici pantaloncini di tuta e una maglietta con sopra super mario e vado a buttarmi sul letto.

Prendo il cellulare e vedo un messaggio...un suo messggio.
Sblocco lo schermo e lo leggo.

Namjoonie:
"Notte Babyboy ;-)"

A quel soprannome una scossa di brividi percorre tutto il mio corpo e sento le guancie andarmi a fuoco.
Fisso per un attimo il cellulare e non rispondo buttandolo dall'altra parte del comodino.

È stata una giornata movimentata e decido di andare a dormire, o almeno di provarci.

INK MONSTER. // NAMJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora