7 - Voynich

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"Ciao Peppe, posso entrare?" Disse Tommaso Insolia facendo capolino nell'ufficio del commissario. La porta era quasi sempre aperta.

"Tommaso, a te stavo pensando, certo entra, come no. Allora ho due cose da comunicarti. La prima: abbiamo finito l'interrogatorio dei membri del team italiano di Pallavicino, te la faccio breve non c'é niente di rilevante. Qui c'é il rapporto, poi prendilo e dagli un'occhiata. Te lo dico subito, purtroppo non si può avere accesso al manuscritto trovato a Castel del Monte senza l'autorizzazione dei due direttori, il professore Pallavicino e il suo omologo americano, la professoressa Jennifer Cooper, che a quanto pare non é negli Stati Uniti, ma in ferie a Parigi".

"E la seconda cosa?"

"Ah, già, ho qui le analisi della Scientifica del bigliettino che é stato trovato sotto la porta di casa mia. Sul pennarello non c'é niente da dire, un banalissimo pennarello che si trova in commercio, mentre sul bigliettino ci sono delle impronte digitali.

Sì, ho già capito la domanda che ti stai formulando in testa, no, le impronte non corrispondono a nessuna di quelle nel nostro data base. Però questo vuol dire una cosa: che lui se ne sbatte altamente di noi, se non ha manco avuto l'accortezza di nascondere le sue impronte.
E tu, che novità hai?"

"Io ho qui con me il rapporto del TIA [1]".

"Ah, bello, vediamo se i nostri algoritmi hanno fiutato qualcosa".

"Non ti voglio illudere, gli algoritmi hanno fiutato poca roba, ma comunque ne sappiamo un po' più di prima".

"Menomale che ho già dato ordine a Torrisi di fare un giro per le campagne. Perché quello sguardo sbalordito? Minchia, abbiamo un rapitore, o presunto tale, che va in giro con un 4x4 , se escludiamo magari l'ipotesi che voglia fare lo spacchiosello [2] con il suo macchinone, il 4x4 lo usa per andare in posti dove l'accesso é difficile con una macchina normale, che so io, per andare in qualche casolare abbandonato di quelli accessibili solo ai caprari, altrimenti con una macchina normale sarebbe costretto a dover parcheggiare lontano e portarsi sulle spalle il rapito, vivo o morto che sia, per un bel pezzo di strada! Invece con un 4x4 arriva direttamente sul posto, logico no?"

"Peppe, a volte mi fai paura, tu pensi proprio come un criminale. Cazzo, meno male che nella vita hai scelto di fare il commissario e non il serial killer!"

Risero entrambi.

"Dunque, Peppe, in questo rapporto si può leggere che abbiamo troppi pochi elementi per poter dedurre qualcosa tranne, però, per questo Voynich. Ecco, tra le quasi infinite combinazioni di dati a nostra disposizione, gli algoritmi hanno trovato un segnale debole, ma non irrilevante, tra il nome Voynich e il manuscritto che é stato trovato".

"Spiegati meglio che vuoi dire?"

"Lo sai, noi gli algoritmi d'Intelligenza Artificiale li paragoniamo spesso ai cani che fiutano una traccia, no?"

"E fino a qua ti seguo".

"Ecco, gli algoritmi, per restare nella stessa metafora, hanno trovato che il nome Voynich aveva lo stesso odore della parola manuscritto, visto che abbiamo inserito manuscritto di Castel del Monte tra le parole da processare. E quindi tra i tanti risultati che Google ci può dare cercando la parola Voynich, i nostri algoritmi pensano che sia rilevante un certo manuscritto di Voynich. E lo trovi in allegato, guarda".

"Dai disegni sembra un'opera medievale, ma ...ma in che lingua é scritta? Questi caratteri .... non sono cirillico, non sono greco antico, non sono arabo...questi caratteri io non li ho mai visti".

"Esatto, nessuno li ha mai visti, non si sa quindi in che lingua sia stato scritto e di conseguenza nessuno é mai riuscito a decifrarlo. Si sono rotti i denti tutti i migliori crittologi del mondo e tutti i migliori algoritmi d'Intelligenza Artificiale. E' attualmente considerato il libro più misterioso del mondo!"

Il sogno di Federico (racconto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora