11 - My World

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"Prego, entri dottor Bormioli, si accomodi", disse il commissario Priolo rivolgendosi ad Alessandro Bormioli, che timidamente si accingeva a varcare la soglia del suo ufficio accompagnato dal vice commissario Insolia.  

Lo scrutò rapidamente, notando un'andatura goffa, una stempiatura molto avanzata, e delle unghie vistosamente rosicchiate in più punti. 

"Dunque, siamo chiari, noi siamo qui per aiutarla", iniziò il commissario una volta che si accomodarono, "le espongo i fatti, lei stesso si renderà conto della gravità della situazione".

Il commissario raccontò come l'assassino avesse sequestrato e ucciso il professore Pallavicino prima e la professoressa Cooper dopo.

"Capisce quindi, dottor Bormioli, che noi riteniamo che l'assassino abbia cominciato con i vertici del team di ricerca e che il prossimo sarà lei, visto che era il vice del fu Pallavicino. Oppure il suo omologo, la persona che copre il suo stesso ruolo nel team americano, ma abbiamo una propensione a pensare che sia lei nel mirino, visto che sospettiamo che l'assassino si trovi in Europa".

Sembrava che un esercito di sanguisughe avesse drenato il sangue dal volto di Alessandro Bormioli che respirò profondamente per poi infine deglutire.

"Commissario, io ... io ci tengo solo a una cosa... mi rendo conto di non essere tanto lucido, visto quello che mi ha appena raccontato, Dio che morte orrenda, manco un animale ..."

Fece una pausa, per riprendersi d'animo, era sul punto di scoppiare in lacrime.

"Io... io... io vorrei solo che mia moglie non venisse a sapere della mia...della mia vita fuori dall'ufficio".

"Dottor Bormioli, ha tutta la nostra fiducia. Noi più cose sappiamo su quel manuscritto, più riusciremo a entrare nella psiche dell'assassino.

Ma prima che lei ci parli del contenuto del manuscritto, mi dica una cosa, lei frequenta My World?"

"Eh... si... ma da cosa l'ha capito, commissario?"

"Da niente, dottor Bormioli, da niente, ma ho letto che My World é diventato sempre più popolare come piattaforma d'incontri".

"Scusate la mia ignoranza", s'intromise Tommaso, "ma io sono un po' ... all'antica... posto foto di gattini e tramonti su Facebook... ho sentito parlare di My World, ma praticamente, come funziona?"

"Ah Tommaso, saranno cinque anni che parlano tutti di sto coso virtuale e tu non ne sai niente, ora noi che figura ci facciamo col dottor Bormioli, ah?" disse scherzando il commissario.

"Dottor Bormioli, lei che é un accademico, saprà sicuramente spiegare meglio di me cos'é My World, prego".

"Ecco, però vorrei precisare che... mia moglie non sa niente che sono su My World, sa come sono le donne... poi fanno due più due..."

"Quattro" rispose il commissario, "sappiamo come sono le donne, lo sappiamo, dottore Bormioli, con noi tranquillo può stare, ma quante sono le cose che sua moglie no sa, mi chiedo io, prego vada avanti".

"Dunque My World é un Social Network, il più avanzato al momento. Ognuno crea un modo virtuale, da cui appunto il nome, My World. Il programma é molto sofisticato ma ha un'ergonomia molto intuitiva, tipo che pure un bambino delle elementari potrebbe smanettare nel programma.

In questo programma trovate un'infinità di oggetti con un grado di definizione sbalorditivo, sembrano praticamente veri, e questi oggetti li potete piazzare dove volete, praticamente arredate il vostro World. Potete anche mettere delle persone, per esempio un barman, ovviamente sono figure virtuali ma che mimano, in modo incredibile, il comportamento umano, potreste passare mezz'ora a conversare con un personaggio virtuale senza rendervi conto che non é un umano!"

"Ha detto conversare?" chiese Tommaso.

"Si, esatto, ho un pò saltato una tappa, tornerò su quest'aspetto.

Questo mondo virtuale ha un costo, ogni oggetto che voi importate lo dovete acquistare o anche affittare, se lo prendete solo per una certa durata, esistono pure delle tariffe più basse se accettate la pubblicità, per esempio il barman può dire che per i suoi cocktail preferisce una data bibita, non lo potete interrompere, quando parte vi dovete sorbire una trentina di secondi di messaggio, ma questa é la versione dei poveri, nelle classi medio alte si usa la versione senza pubblicità che..."

"Dottor Bormioli, non entriamo nei dettagli che se no fra tre ore noi ancora qua siamo!"

"Sì, sì... certo...dunque ognuno si crea uno mondo virtuale, può essere una stanza, un quartiere, ci sono dei milionari che possiedono addirittura delle città intere!

E come su Facebook, si possono invitare delle persone, le persone potranno così venire a visitare il vostro World, e interagire con i personaggi che vi sono dentro.

Ecco, diciamo, in sintesi questa é la parte computerizzata della cosa, poi vi é l'aspetto umano.
Ogni utilizzatore ha delle interfacce che gli permettono d'interagire con il World e rendere l'esperienza sempre più reale.

La prima interfaccia é una maschera virtuale che può addirittura assumere la forma di un casco integrale, in base al grado di sofisticatezza che può avere. Una volta indossata la maschera, o il casco, avrete l'impressione di essere in quel World, sentirete i suoni e le voci e potrete a vostra volta parlare, la vostra sarà udita in base all'ambiente che avete creato e al rumore che vi é in quel momento, in somma vi sembrerà di essere li!

Esistono dei modelli così avanzati da prevedere anche una funzione olfattiva, emanano delle molecole in grado di riprodurre fedelmente milioni di odori, che so io, se un personaggio porta lo Chanel numero 5, il casco ve lo riprodurrà con un livello di fedeltà tale da non poter notare la differenza con l'originale, almeno a livello del naso umano, perché con uno strumento a scansione ..."

"Dottor Bormioli?" Chiese ironicamente il commissario Priolo.

"Ah già ... sì, tralasciamo i dettagli. Un'altra interfaccia é il tappetino, una specie di tapis roulant che si può muovere in tutte le direzioni, questo vi consente di camminare dandovi la sensazione di muovervi nel World.

E poi infine i guanti, sono una seconda pelle e tramite delle micro superfici mobili generano una pressione che riproduce la sensazione tattile, avrete né più e né meno la sensazione di toccare un oggetto o una persona! Una figata, ve lo garantisco !"

"Perfetto, fermiamoci qui, penso che abbiamo visto le caratteristiche principali di My World", disse il commissario, "adesso le voglio spiegare perché le ho chiesto inizialmente se lei frequenta My World. Il motivo é molto semplice.

Noi faremo in modo di proteggerla dall'assassino nel mondo reale, ma siamo in presenza di una persona molto abile in campo informatico e questa persona tenterà di entrare in contatto con lei su My World, presentandosi come un'esca appetitosa a cui lei difficilmente saprà resistere, mi creda, é molto bravo nell'individuare i gusti delle sue prede e sicuramente sa già qual'é il suo tipo ideale di esca. Lo scopo dell'assassino sarà quello di convincerla ad eludere la nostra sorveglianza per vedervi in privato".

"Effettivamente... non ci avevo pensato, commissario".

"Entreremo nel suo World, ho in mente un piano. Gliene parlerò quando avremo finalizzato alcuni dettagli. Lei adesso ci dica tutto quello che sa del Manuscritto di Castel del Monte".

"Va bene".

Si soffermò, guardò in un punto indefinito verso l'alto per ordinare le idee e poi parti', spalancando, nella mente dei suoi interlocutori, le porte verso un luogo vicino nello spazio ma a otto secoli di distanza nel tempo.

Il commissario si appoggiò allo schienale pronto per lasciarsi trasportare, come una foglia su un torrente.

Il sogno di Federico (racconto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora