Chi di spada ferisce, di spada perisce

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«Allora, avete fatto tutto quello che vi ho detto?», domandò nonna Esmeralda mentre guidava in direzione del Moonlight, guardando soddisfatta il risultato dello shopping addosso alla nuora e alla nipote. 

«Continuo a pensare che tutto questo sia folle nonna, e poi il Moonlight? Quel locale fa ribrezzo, è assai malfamato». Annalisa si sentì obbligata a protestare. 

«Tutto questo lo rende un posto ideale», dichiarò sua nonna. 

«Oh andiamo nonna...quel posto è frequentato solo da ubriaconi, alcolisti e da chi pensa che scopare sia un lavoro». Sentenziò la nipote.

«Appunto, per questo è il luogo ideale mia cara, quale posto migliore per rimorchiare qualcuno?». 

«Rimorchiare?», domandò Elsa preoccupata. 

«No dico, mica penserete che quei due si siano ammazzati di aerobica solo per guardarsela vero? E' chiaro che le loro intenzioni, semmai la situazione volgesse a loro favore, siano ben altre...una figa pazzesca come quella...per come sono fatti gli uomini? La vedono, si incantano, e siccome tira più un pelo di fica che un carro di buoi, subito dopo hanno solo un pensiero: cercare di portarsela a letto! E voi due, stasera, gli farete capire che non sono i soli a poter provare tali desideri...quindi sì, rimorchierete e quando loro arriveranno, non dovrete mostrarvi timorose, no sarebbe uno sbaglio enorme, ma devono ancora di più comprendere che potreste spiccare il volo dal nido lasciandogli per ricordo un paio di corna da cervo», rispose decisa Esmeralda. 

«Ammesso che verranno...io ho fatto tutto quello che hai detto e Federico non ha avuto una reazione da farmi credere che verrà a cercarmi...sono scesa dalla camera, vestita così, con tanto di trucco provocante, gli ho detto che uscivo con te e Annalisa, che saremmo andate a ballare e che forse avremmo fatto tardi e gli ho persino detto che poteva andarsene a dormire e che non avrebbe dovuto aspettarmi...la sua risposta? Ok cara, divertiti». Dichiarò Elsa tra il deluso e la rabbia. 

«Ha detto così? - Esmeralda inchiodò accostandosi lungo la strada - e dimmi Elsa, cosa faceva Federico mentre glielo hai detto?». 

«Era sul divano a guardare la tv», rispose la nuora. 

«Ah, e che stava guardando?», domandò di nuovo. 

«Una partita di pallone». 

«Ma siete un disastro...devo dirvi tutto, anche le cose più elementari, non sapete niente di strategie femminili e manco di quelle maschili...un uomo che guarda la partita non si accorgerebbe manco della casa che gli crolla addosso, figuriamoci se sta a sentire quello che gli dice la moglie...Federico non ha neanche elaborato il senso del tuo dire, te lo garantisco io! - si fermò a pensare e poi ebbe l'illuminazione - ora ci penso io!». Estrasse il cellulare dalla borsa. 

«Pronto Alfio, se vuoi che ti perdoni per questa situazione in cui ci hai cacciate, apri bene le orecchie: ora tu vai da mio figlio, e nel farlo chiami tuo nipote e gli dici di raggiungerti da Fede; quando siete in casa gli dici che ci hai viste uscire da casa nostra per andare a ballare al Moonlight e stai attento a come esponi il tutto, mi raccomando i dettagli sui vestiti e il trucco, in poche parole a mio figlio, e a tuo nipote, devono apparire lampanti le corna che viaggiano verso di loro, chiaro?», riattaccò e riprese la marcia verso il Moonlight. 

***

Alfio fece tutto quello che sua moglie gli aveva detto e radunò i due a casa di Federico. 

«Voi state qui, a guardare una partita, belli tranquilli e chissà cosa stanno combinando quelle tre», esordì con il suo discorso, osservando che anche Marzio si era messo comodo a guardare la tv vicino al suocero.

Questione di pelle 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora