strange

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un grande sospiro fece breccia nel silenzio nella piccola strada buia, superando anche il rumore del traffico a pochi passi di distanza.
Tyler aveva in mano la sua nuova carta d'identità, recuperata in un famoso e malfamato circolo di falsificatori a New Orleans.
Jake Tyler Lorey era il suo nuovo nome.
sapeva che riportare 'Tyler' sul documento era un azzardo, aveva voluto mantenere almeno un tratto della sua vera identità, ma non gli andava giù il fatto di non dover essere più completamente sé stesso.
nella mattinata aveva fatto un giro per la città, osservando attentamente tutto il movimento attorno a lui.
suonatori di tromba, sax e altro ad ogni angolo gli facevano spuntare un piccolo sorriso di volta in volta che li incrociava, diversi negozi di libri lo avevano attirato come fiori per un'ape.
non aveva resistito, aveva comprato due libri e del materiale artistico, oltre che ad un piccolo sketchbook.
il ragazzo aveva preso una camera in un piccolo motel, chiamato The Run and Go e aveva lasciato lì la valigia, giusto per una notte.
dopotutto non chiedevano documenti e si pagava solo in contanti, era perfetto per il suo caso.
mentre stava tornando verso l'albergo, vedeva intorno a sé le persone nei bar che ridevano e si divertivano, con le loro vite che, almeno agli occhi di Tyler, sembravano meravigliose rispetto alla sua.
avendo portato il suo ukulele con sè, pensò di andare a suonare da qualche parte, in qualche luogo tranquillo e dove potesse sfogarsi.
fece quindi una deviazione, rimandando a più tardi il rientro in camera e avviandosi verso il lungomare.
appena giunto in prossimità dell'acqua, tirò fuori dallo zaino l'unico amico che gli rimaneva e iniziò a suonare. ovviamente, non era il suo primo ukulele. aveva dovuto abbandonare il suo per poter sparire, ne aveva quindi preso uno prima di partire, nascondendolo senza destare sospetti.
salì sul muretto che separava la stradina dal mare e iniziò a fare in funambolo sopra di essa, senza smettere di suonare.
preso da un momento di gioia improvvisa, intonò una melodia che gli stava molto a cuore, iniziando a cantare a squarciagola e non pensando agli sguardi divertiti o stranitiche riceveva dalla gente.

They're the ones make you trust in the universe
When you're lost and you're left and it's getting worse
They're the ones who you know will get you by

poi rise, pensando alla prima volta che ascoltò quella canzone.
si sentiva così compreso dal testo, sentiva di non essere da solo e la cosa lo faceva inevitabilmente sorridere come un bambino.
era in equilibrio tra il suolo e il mare, la staticità e il caos
quando tornò in motel, aveva il cuore che batteva ancora a ritmo coi suoi pensieri.

il giorno seguente non si fece attendere e portò Tyler di nuovo sui suoi passi, verso la stazione.
sarebbe andato ad Oklahoma City e avrebbe preso una decisione: se andare verso la West Coast o partire per il Canada e cambiare completamente vita.
con questi pensieri salì sul treno regionale, carrozza 5c.
si sedette al suo posto e guardò la città del jazz svanire dietro la coltre di nebbia del bayou.

ma la cosa che lo attirò di più forse, furono i capelli rosa di un ragazzo seduto proprio di fronte a lui.

We are all strange
And It ain't never never ever gonna change
We are all strange
And it ain't never ever never gonna change

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FR E SH A VOCA DO

ecco che sI INCONTRANO SONO HYPED OK.
a parte che amo quella canzone di LP- calza a pennello con il filo della storia

sono davvero davvero emozionata perché questa ff mi gasa un sacco, era da molto che volevo sviluppare questa trama oOF.

e boh, ci vediamo al prossimo capitolo

skin;; joshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora