absinthe

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la sera scese presto su San Francisco, accompagnando la sostenuta ricerca di Tyler per un motel economico ai confini della città. era arrivato fino al quartiere più lontano dal centro, senza trovare niente.
si rassegnò a dover spendere qualche dollaro in più per dormire, mentre faceva dietro-front con tutti i suoi bagagli.
sarebbe andato in un hotel vicino alla baia, magari vicino al famoso Golden Gate Bridge che aveva intravisto da lontano.
intraprese quindi una lunga e lenta camminata su quel gioiello architettonico, pensando a quanti elementi effettivi erano serviti per costruire una tale opera.
arrivato davanti le vaste strade della città, si fece forza e andò a chiedere informazioni ad un ragazzo più o meno della sua età.
"ehm, ciao scusa sapresti dormi dove trovare un hotel abbastanza economico da queste parti? anche solo un motel mi va bene"
il ragazzo lo fissò per qualche secondo con sorpresa, prima di riprendersi e parlare.
"ah, um... c'è l'absinthe hotel vicino a questa strada. basta continuare per il litorale e girare dopo il bar Lucky people"
gli sorrise timidamente prima di salutarlo dopo i ringraziamenti, continuando a camminare per la sua strada.
quando il ragazzo raggiunse l'hotel, quello gli parve subito un posto molto carino. già da fuori la debole insegna al led e l'altezza della struttura, stretta e incastrata tra un bar e un ristorante, lo faceva sembrare un angolo confortevole nella giungla urbana.
Tyler era quasi sorpreso di vedere una struttura con così inusuali caratteristiche.
alla reception, venne subito accolto da un ragazzo dai capelli blu che, nonostante avesse delle occhiaie pesanti e una pessima cera, appariva cordiale e disponibile.
"salve, benvenuto all'absinthe. aveva prenotato?"
il ragazzo di Columbus si perse un momento, facendo no con il capo.
il receptionist, che il cartellino dorato etichettata come Ryan, gli rivolse un sorriso rassicurante, prima di far scorrere il dito su un lungo elenco.
"è fortunato, abbiamo una stanza libera! prego mi segua pure, prendo io il bagaglio"
s

alirono entrambi in un vecchio e malandato ascensore, dove poi Ryan pigiò il pulsante per il 13 piano.
iniziò quindi la loro lunga ascesa, avvolta in una sorta di silenzio convenzionale che si era venuto a creare in fretta.
una volta raggiunto il piano, il ragazzo dalla testa blu camminò fino ad una porta verde scuro, in netto contrasto con la carta da parati rosata, quasi rossa.
"questa è la sua camera, per qualsiasi cosa può chiamare me. la chiave gliela lascio sul comodino e le ricordo che sono 45 dollari a notte per le camere singole. le auguro una buona permanenza!"
se ne andò, congedandosi con un ultimo sorriso, mentre Tyler si guardava attorno attentamente.
la stanza aveva un profumo dolce, forte, che però era molto piacevole. l'arredamento era molto curato, moderno, il bagno pulito e molto carino.
la vista che aveva era bellissima, viste le dimensioni dello stretto motel dove alloggiava: era una skyline della città, che al momento mostrava a Tyler le proprie luci visto il rapido l'avvento del buio.
si perse nel vuoto della brezza che soffiava.
provava pace.

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hello fellas
sono viva, stranamente
devo raccontare un po' di cose;
avevo disinstallato wattpad per una settimana e mezzo quindi non sono stata in grado di scrivere
e sto vivendo così tante cose che non riesco piu ad aver tempo per pensare, ma questa cosa mi sta bene, anzi, benissimo.
so che aggiornerò raramente
ma ci proverò.

l'altro ieri, tra l'altro, ho visto i twenty one pilots.
e vi dico una cosa: mia nella mia vita avrei pensato di poter provare emozioni così forti.
mi hanno realmente salvato la vita.
se non avessi conosciuto questa band, io non sarei quella che sono oggi.
quindi non smetterò mai
mai
di dire a tutti grazie:
grazie per farmi sentire viva.

skin;; joshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora