buio

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Nel buio occhi languidi.
Un lampo nero e non si vede piú nulla.
Urla lontane, urla terrificanti, agghiaccianti, senza speranza.
Un colpo violento e sono ritto, ansimante, seduto sul mio letto.
L'incubo è finito. Fuori è ancora buio, la luce lontana di un lampione rischiara la notte e lascia intravvedere qualcosa nella penombra della stanza... di nuovo quegli occhi!! Quegli occhi gialli che mi fissano e non si chiudono mai.
Poi un rumore familiare, il miagolare di un gatto, il mio gatto! Il mio grosso gatto grigio, proprietario di quegli occhi gialli che poco fa mi fissavano nel buio.
Sospiro.
Vado verso il bagno.
L'acqua scivola sulla mia faccia, ora i miei sensi sono piú lucidi.
Torno in camera, mancano ancora tre ore prima di uscire di casa.
Il lampione si accende e si spegne a intermittenza, sono troppo lontano per sentire il rumore ma me lo immagino, il ronzio che a intervalli segnala la morte imminente di quella lampadina.
Buio.
Vorrei svegliare Maria, che qui accanto a me dorme tranquilla, ma per dirle cosa... alla mia etá, avere paura del buio, che cosa stupida.
Cerco di riaddormentarmi.
Ma che duavolo!! Appena chiudo le palpebre, nel buio ecco di nuovo quegli orribili occhi! E questa volta soni sicuro non è il gatto!
Credo che faró una passegiata lungo il vialetto, magari con l'aria fredda della notte mi schiariró un po' le idee.
Non capisco perchè questi stupidi occhi mi stiano ossesionando cosí tanto, dopo tutto era solo un sogno.
Di nuovo quegli occhi, lontani nel buio, dall'altra parte della strada. Basta... non ne posso piú, devo capire, devo capire... basta.
Mi scoppia la testa ma non riesco a capire, perchè? Perchè?
I miei pensieri si fanno sempre piú confusi e aggrovigliati, ancora una volta mi dico che devo capire e senza rendermene conto mi ritrovo a correre incontro a quegli occhi.
Il cuore batte forte nel petto e in gola, la paura non c'è piú, ha lasciato il posto alla rabbia. Sto ancora correndo verso di loro, e poi... solo una vosa, BUIO.
Buio, buio e luce, e poi alla fine solo buio.
La luce è accesa, sono ancora nel mio letto, avvolto nelle coperte, con il enorme gatto grigio sulle gambe, sta facendo le fusa e ogni tanto si ferma, resta immobile nell osservare il pettirosso che becchetta sul davanzale alls ricerca di cibo.
Che strano le fusa del mio gatto mi ricordani tanto il ronzio di una vecchia lampadina, mi sembra ancora di stare nel mio sogno.
Ora peró la luce è accesa e la paura è passata, il sole sta salendo e presto sará giorno.

La mia forestaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora