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La luce inonda la stanza che colpisce gli occhi chiusi di Sol, che si gira dall'altra parte sotto il pesante piumone, il sonno si sta rimpossessando di lei quando il telefono comincia a vibrare insistentemente sul comodino. Sbadigliando si affretta a rispondere.
-Pronto-
-Ehi Sol- La voce maschile dall'altra parte la fa scattare seduta sul letto.
-Gerard? Chi ti ha dato il mio numero?-
-Beh...-
-Lucy! La farò fuori!- Si risponde da sola Sol, sentendo il calore delle coperte scivolate dal suo corpo, abbandonarla, un lungo brivido, dettato forse dal freddo o forse dal ricordo di quegli occhi, gli scorre lungo la schiena.
-Indovinato, 10 punti per Grifondoro-
-Oh zitto non sei degno di citare Harry Potter- Ridacchia la spagnola.
-Allora cosa ti spinge a chiamare alle otto di domenica mattina?-
-Sai visto che questa sera ho una partita e ho la mattinata libera volevo sapere se ti andava di mangiarti qualcosa con me?- Chiede incrociando le dita Gerard.
-Eh tu dopo che mi hai investito, e fatto quasi sbronzare ieri sera hai anche il coraggio di parlarmi- Risponde con una voce seria la spagnola anche se sulle sue labbra compare un sorriso derisorio.
-Ok l'averti quasi investito ci sta, ma ieri sera sei te che non rifiutavi mai i drink che ti offrivo non è colpa mia, lo so che nessuno resiste al mio fascino ma un semplice no potevi dirmelo, e poi sei viva e vegeta qual'è il problema?-
-Con quest'ultima frase ti sei giocato tutte le chance per uscire con me- E cosi dicendo attacca senza dargli tempo di replicare. Vorrebbe solo ucciderlo con le sue mani, ma i suoi occhi continuano a presentarsi sempre nei suoi pensieri lasciandola senza via d'uscita. Il sonno è oramai scivolato via da Sol che sfidando il freddo che ha ghiacciato tutta la città si alza dal letto. Saltellando un po' sul posto per riscaldarsi si infila un giacchetto ed esce dalla camera, contemporaneamente Lucy viene fuori dalla sua stanza.
-Buongiorno- La saluta allegra e spensierata la coinquilina, il sorriso furbo dell'amica non gliela racconta giusta ma è troppo arrabbiata con lei per aver dato il suo numero a Gerard per approfondire. -Giorno, e la prossima volta evita di dare il mio cellulare a chiunque beve una birra con noi- L'apostrofa acida Sol.
-Il buongiorno si vede dal mattino- Ride Lucy.
-E poi non l'ho dato ad un estraneo, tu lo conosci e ti piace anche-
-Dormire poco ti fa male!- Si chiude subito a riccio la spagnola.
-Lo sai come la penso sui calciatori, sono tutti una massa di sbruffoni, montati e senza problemi- Alza gli occhi al cielo Sol.
-Sono senza cervello solo perché inseguono il loro sogno? E poi come fai a giudicarli se neanche provi a conoscerli?- La zittisce Lucy.
-Beh...Io...è uguale, io con lui non voglio uscirci!- Si riprende alla fine la ragazza che era rimasta senza parole alla replica della sua coinquilina.

-Cesc, mi ha attaccato il telefono in faccia-
-Ahahahahah, oh mio dio ma tu non eri quello a cui tutte le donne cadono ai suoi piedi ahahahaha- Continua a deriderlo il centrocampista blaugrana.
-Vedi, anche questo ti fa capire come lei è diversa dalle altre- Cerca di riportare l'amico serio che continua comunque a ride.
-Cesc basta! Se continui così non ti dico più niente- Esplode Gerard.
-Si scusa, dai dimmi tutto-
-Questa mattina l'ho chiamata, per chiederle di andare a mangiare qualcosa insieme, ma a quanto pare ho detto qualcosa di sbagliato e lei mi ha attaccato il telefono in faccia- Conclude il difensore sconsolato.
-Beh qual'è il problema?-
-Qual'è il problema?! Non mi vuole vedere! Neanche parlare!- Scatta in piedi Gerard e comincia a camminare per tutta la stanza.
-Gery da quando in qua ti arrendi alla prima difficoltà? Tu, Gerard Piqué riconosciuto da tutti come migliore difensore per la sua forza di non arrendersi mai, di lottare su ogni pallone come se fosse l'ultimo, si arrende per una semplice telefonata andata male? Dov'è il mio migliore amico? Ridatemelo indietro- Lo sprona Cesc, sicuro che qualcosa si sia mosso nel cuore dell'amico.
"Ha ragione, è vero! Lui Gerard Piqué non si arrende davanti a niente perché cominciare proprio adesso"
-Hai ragione, devo andare!-

Sol continua a spolverare il salone persa nei suoi pensieri quando il campanello la fa sussultare, apre la grande porta bianca, e la persona che si trova davanti la lascia senza parole.
-Ciao Sol- La saluta con un grande sorriso il ragazzo.

Nda: Chi sarà mai? Ahahahah allora vi piace questa storia? Non ci sono commenti.. mi farebbe piacere leggere qualche vostro pensiero su questa storia! Dai fatevi sentire! Commentate e spolliciate! :)

Cenere - Flavia || Gerard PiquéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora