I tifosi eccitati per l'ottima partita sono ormai scemati davanti allo stadio, qualche coro rompe ancora la fredda notte Barcellonese accompagnati da alcune bandiere che festanti si stagliano nel cielo, il rumore di macchine solitarie giunge attutito ai due ragazzi seduti sul muretto.
-Grazie Lucy per essere venuta questa sera-
La ragazza colta alla sprovvista da quella frase si gira raggiante verso Cesc.
-Grazie a te per avermi invitato-
I due oramai si sentono abitualmente dopo essersi conosciuti nel pub, e hanno scoperto di essere molto simili. Cesc è follemente innamorato delle nuove emozioni che gli regala Lucy, e si sorprende sempre quando legge nello sguardo della ragazza un'allegria che il mondo è incline a portare via a ogni persona adulta.
Lucy, dal canto suo, si sente libera e felice e gli occhi si illuminano di una luce nuova quando è in sua compagnia.
Le mani dei due ragazzi si sfiorano inavvertitamente e un profondo brivido percorre le loro schiene, Cesc cattura con i suoi occhi profondi lo sguardo della ragazza che sente il suo cuore a mille, lo stomaco è chiuso da una forte morsa e tutta la sua razionalità l'abbandona.
I loro volti oramai sono distanti pochi centimetri e Lucy sente il respiro caldo di lui sulla faccia, un minimo movimento e le sue labbra sono in trappola come il suo cuore in questo gioco che non ha mai fine. Le braccia forti di Cesc le cingono la schiena e le mani la accarezzano seguendo un moto concentrico le spalle. Lucy dopo essersi ripresa dallo sbalordimento iniziale passa le sue mani tra i morbidi capelli del ragazzo, si avvicina di più al possente corpo del calciatore e tutto il suo calore la rilassa e si lascia cullare dalla dolcezza delle loro labbra unite, dalla dolcezza di quel momento inatteso, di quei gesti delicati.Sol cammina distratta nella notte buia, oramai è quasi arrivata, comincia già a sentire le onde infrangersi sulla spiaggia; il porto avvolto in un profondo silenzio l'accoglie nel suo mondo. L'odore del mare raggiunge violentemente le narici della ragazza che ad occhi chiusi si gode la brezza marittima e il rumore ritmico delle acque, ancora una volta lo sguardo blu di Gerard entra prepotentemente nella sua mente lasciandola disarmata. La paura dell'amore nasce in lei, ha paura di non riuscire a chiudere questi sentimenti in un angolo remoto del suo cervello, ha paura di non essere poi più razionale nelle cose, di lasciarsi troppo coinvolgere da questo sentimento, paura di abbandonare tutto quello costruito per l'amore. Ma lei non può, non deve perdere contro quest'emozione.
-Tanto dopo la litigata di ieri non lo rivedrai mai più- Si dice per farsi forza, anche se in una parte molto di lei il pensiero di non rivederlo mai più la dilania.Gerard corre con la sua amata Audi, ha bisogno di abbandonare tutte le sue emozioni in questa una corsa sfrenata, ha bisogno di farsi invadere dall'adrenalina per cancellare tutto. Preme forte sull'acceleratore e chiude tutto il mondo fuori. Dal finestrino aperto entra prepotente la fredda aria invernale che fa in modo che la sua mente continua a lavorare in modo razionale e non lo fa perdere nei suoi pensieri. Nel suo campo visivo riesce a distinguere il porto e dentro di lui sente la voglia di fermarsi per schiarirsi le idee. Scende incurante della pioggia che comincia a cadere fitta dal cielo, le onde del mare si confondono con i pensieri che gli invadono la testa. Infondo alla banchina riesce a distinguere una figura nera, e una forza superiore guida il ragazzo da quell'ombra scura. Oramai è a pochi passi da lui e riesce a distinguere la sagoma di una ragazza.
Sol sente dei passi dietro di lei e spaventata si volta, un ragazzo avvolto in un giacchetto di pelle la sta scrutando con due fari azzurri al posto degli occhi. Il cuore inspiegabilmente aumenta i battiti e le gambe cominciano a tremare.. no Sol non puoi farti prendere dall'emozione devi darci un taglio a tutto questo! Si rimprovera decisa la ragazza.
-Sol- il ragazzo rompe il profondo silenzio che si era eretto a muro tra i due.
-Gerard- E in quel nome la ragazza ci mette tutta la freddezza e la rabbia che hai in corpo.
-Non puoi ancora avercela ancora con me!- E Sol per la prima volta si accorge che nella voce del calciatore non c'è la sfacciataggine, ma una nota di disperazione.
-Si, dopo quello che ci siamo detti ieri è inutile continuare a parlare-
-No Sol, ieri non so che mi è preso ma io ti voglio conoscere veramente!-
-Ma io no Gerard! Finiamola qua, è inutile iniziare qualcosa che non ha futuro- Gli urla alterata per la cocciutaggine del ragazzo.
-Chi lo dice che non ha futuro?- Chiede con una sfumatura di presunzione nella voce.
-Lo dico io! Perché me ne andrò e tutto quello che costruisco in questi due mesi non avrà futuro! Quindi basta- La rabbia oramai si è impossessata di lei, odia la presunzione di Gerard di voler entrare per forza nella sua vita, lo odia e vuole chiudere qui questa storia. Ha quasi superato del tutto il ragazzo quando si sente afferrare la mano e si volta, Gerard non gli da tempo di capire il perché di questo gesto che gli intrappola le sue labbra in un bacio disperato. La ragazza furente si stacca la lui e gli tira uno schiaffo in pieno volto.
-Non ci provare mai più- E scappa lontano da lì con il cuore in tumulto sfiorandosi istintivamente le labbra con un dito.Nda: Non odiatemi ma questo è niente! Bè che ne pensate? Commentate e spolliciate....Besos
Ah la foto l'ho fatta io...Lo so che non ve ne frega niente... xD
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Cenere - Flavia || Gerard Piqué
FanfictionStoria di un amore che travolge dall'inizio alla fine.