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L'aereo rulla sulla grande pista.
Gerard osserva la grande spiaggia seduto su una delle tante sdraio messe sulla lussuosa terrazza dell'hotel a 5 stelle dove la Spagna alloggia. Il sole è alto nel cielo, i suoi raggi timidi scaldano la grande città spagnola, il rumore ritmico delle onde e il grande chiacchiericcio fanno da sottofondo agli assordanti pensieri del ragazzo.
-Posso?- Il calciatore è arrivato silenzioso alle spalle di Gerard che sussulta a quella richiesta.
-Si certo- Sergio si siede vicino al compagno di squadra e rimane per alcuni minuti in silenzio a contemplare il paesaggio.
-Che è successo?- La domanda rompe il silenzio e Gerard si volta quasi sussultando non aspettandosi una simile frase.
-Niente perché?-
-Si certo! E da quando niente vuol dire che tu e Cesc non vi parlate?- Il difensore blaugrana osserva sbalordito l'amico, non pensa che è cosi evidente tutto il dolore che prova.
-Guarda si capisce lontano un miglio che è successo qualcosa tra voi, tutto lo spogliatoio se n'è accorto, quindi non mi fissare con quella faccia sconvolta- Sergio stacca gli occhi dal cielo limpido e osserva il suo amico irrigidirsi sulla sdraio.
-Se non me lo vuoi dire non fa niente, ma visto che tra tre giorni ci giochiamo l'entrata al mondiale tutto questo non deve ricadere sulla squadra. Ogni tanto fa bene farsi aiutare, e te lo dice uno che ne ha passate tante per amore- Sergio si alza si dirige verso la camera.
-Aspetta Sergio! È tutto un casino!- La voce disperata del calciatore fa immobilizzare l'andaluso. -Dimmi-
-Si chiama Sol, ci siamo conosciuti così per caso...- Gerard racconta tutte le emozioni provate nell'ultimo mese osservando il cielo e vivendo tutti i ricordi che gli scaldano il cuore su quel calmo azzurrino.
-E io ci sto male, troppo! La amo, ma se ne andrà e io non potrò fare niente..-
-Gerard quanto ti posso capire, anche io ho vissuto tutto questo con Isabel, il dolore che ti distrugge il cuore, le lacrime, la paura di perderla, ma è proprio da tutto questo che devi ricominciare, cancellare l'orgoglio e prendere in mano la situazione senza lasciarla scorrere tra le dita come sabbia al vento. La ami, bene, alzati da questa sedia e riprendila- La voce è ferma, la voce di un ragazzo che sa quanto dolore può portare l'amore, ma che anche di quello si può rinascere.
-Ma come faccio? Non mi vuole più, mi ha detto di dimenticarla! Ma come posso eliminare lei e mio figlio dalla mia vita?-
-Non puoi, e quindi alzati da questa sedia e combatti. Te lo dico per esperienza, io ci ho messo tanto a capirlo e anche io stavo rischiando di perderla, ma alla fine ho capito che in amore bisogna combattere per ottenere quello che si vuole-
-Ser lei domani parte e io sono qui!-
-La smetti di farti tutti questi problemi? Non arrivi da nessuna parte. Sei a Barcellona, lei è ancora qui! Non puoi aspettare ancora se no la perdi veramente. L'hai detto tu che la ami quindi alzati e dimostraglielo. Lei è solo una ragazza incinta ferita che deve affrontare il mondo da sola, non verrà mai da te. Ha paura ed è normale- Gerard all'ultima frase scatta in piedi e con lo sguardo pieno di gratitudine si avvia verso le camere.
-Ger, prima di andare da lei parla con Cesc!-
-Certo, e Grazie!-
-E di che, so cosa stai vivendo anche io ho passato tutto questo e finché non lo vivi non puoi immaginare che l'amore ti può ridurre così, ma posso assicurarti che l'amore vale tutto questo dolore, che quando vedrai la tua ragazza sorriderti sull'altare o sentire il vagito di tuo figlio appena nato tutto quello che hai passato svanirà e resterà solo la felicità e la fortuna di non aver mollato- Gerard legge negli occhi del difensore Blancos tutto l'orgoglio che i ricordi del matrimonio con Isabel gli portano. Ora è padre di due bellissime bambine e Gerard un giorno non tanto lontano vuole leggere nei suoi occhi lo stesso orgoglio.
-Cesc, Cesc dobbiamo parlare- Gerard richiama l'amico che stava per entrare nella sua stanza.
-Si vieni entra- La porta sbatte e i due ragazzi incuranti del rumore si studiano prima di cominciare la conversazione.
-Scusa, per il cazzotto, per le parole dette senza pensare, per il bacio dato a Lucy ma soprattutto scusa per essere stato un ragazzino- La voce del difensore è ferma.
-Meglio tardi che mai- Il sorriso nasce spontaneo sui volti di tutti e due.
-Gery devo chiederti scusa anche io, se non avessi baciato la tua ragazza non saremmo arrivati a questo punto, forse Sol non sarebbe partita...-
-Aspetta aspetta cosa? Non partiva domani?-
-No, pensavo lo sapessi, ha anticipato il volo è partita questa mattina- La frase crea una grande fitta al cuore del ragazzo che si siede di peso sul letto.
-L'ho persa per sempre e con lei anche mio figlio- Gerard osserva disperato il pavimento sentendo alcune lacrime bagnargli il volto.
-Cosa? È incinta?-
-Si... e io li ho persi-
-No no Gerard non tutto è perduto, non puoi arrenderti, vi amate- Cesc prova a scuotere il suo amico che non vuole saperne più niente.
-No Cesc, è tutto finito-

La partita è iniziata oramai da un'ora, la notte primaverile rinfresca lo stadio gremito di persone. Il tifo di tutte e due le squadre intona cori che riscaldano l'atmosfera. Le bandiere al vento irrompono su tutte e due le curve. I calciatori sono oramai stremati ma continuano a lottare sul campo incitati dai tifosi. Gerard è troppo pensieroso per giocare bene la partita, ha perso tutto quel per cui valeva la pena combattere e le sue forze sono nulle. Ha fatto già troppi errori che hanno fatto fare gli straordinari a Casillas, ma i suoi compagni continuano a spronarlo.
-Piqué questa è l'ultima azione poi ti cambio- La frase è quasi una liberazione per il calciatore. Fabregas viene incaricato di battere un calcio d'angolo, sono pochi i minuti alla fine e lo zero a zero pesa per tutte e due le squadre, l'ammucchiata in aria di rigore è assicurata. La palla battuta crea una parabola perfetta e Gerard con il suo metro e novanta di altezza stacca sopra tutti e la butta dentro. Lo stadio esplode i compagni corrono dal loro difensore incredulo saltandogli addosso, ha fatto gol eppure non riesce a provare nessuna emozione. L'unica cosa che riesce a fare è alzarsi la maglietta e mostrare la scritta sotto.
"Ti aspetto lì dove tutto è cominciato"

Sol passeggia pensierosa per le grandi strade della città, il dolore al petto oramai l'accompagna da troppo tempo e sembra quasi non farci caso. Lo stomaco brontola e si ferma nella prima pizzeria che trova. La TV accesa manda gli highlights di diverse partite, scorrono varie immagini frettolose quando poi la giornalista fa un fermo immagine, sull'unica immagine che potrebbe straziale il cuore. Gerard con il volto distrutto dal dolore non esulta, ma mostra solo quella maglia. Il cuore perde un battito e gli occhi le si riempiono subito di lacrime, senza accorgersene indietreggia va a sbattere addosso a qualcuno ma persa nel dolore riesce solo a correre via da tutto.

Nda: -1 e qui è tutto tranne che risolta la situazione! Sergio.. non poteva non esserci! Allora vi è piaciuto? Finirà bene? Bah chissà! Spolliciate e commentate.

Cenere - Flavia || Gerard PiquéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora