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"No, no, no, non posso averlo fatto, è tutto sbagliato" Sol osserva il soffitto della sua stanza rivivendo su quel muro quello che è successo nella notte appena passata, le immagini si susseguono confuse, anche se il bacio che ha dato a Cesc non riesce a uscire dalla sua mente! Come ha potuto tradire così la sua amica e il suo ragazzo, come ha potuto! Adesso come potrà parlare tranquillamente con loro sapendo di aver tradito la loro fiducia, come può! No, no, no non doveva finire così!
-Buongiorno amore!- La calda voce dello spagnolo che entra nella sua camera la fa sussultare. Sol si gira verso Gerard con la paura che il ragazzo nei suoi occhi possa leggerci tutta la sua sofferenza e il suo tradimento.
-Buongiorno...- Gerard si siede sul letto attirandola subito a sé per baciarla, appena le loro labbra si toccano Sol viene invasa da un senso di ribrezzo per se stessa.
-Tutto bene? Ti vedo pensierosa!-
-Si si tutto bene, sono solo un po' stanca...-
-Ci credo poco; che è successo?- Sol lo osserva alcuni secondi e poi esplode con la consapevolezza del dolore che farà nascere.
-Gerard, ieri io e Cesc siamo andati in un pub, io ero disperata avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno e lui mi sembrava la persona più adatta, abbiamo cominciato a bere, un bicchiere tira l'altro e ci siamo ubriacati, abbiamo cominciato a prenderci in giro e... - Le parole fluiscono veloci dalle labbra della spagnola che non riesce a guardare in faccia Gerard per paura di leggere la disperazione nei suoi occhi blu mare. Le lacrime le scorrono lente sul volto ma non le vuole eliminare. Il silenzio che segue rende ancora più opprimente il dolore nel petto di Sol, è tutta colpa sua se questo è avvenuto e Gerard non se lo meritava.
-...Dimmi che stai scherzando...- La voce di Gerard arriva ovattata alle orecchie della ragazza che riesce comunque a leggerci la disperazione.
-Gerard... Lo so non doveva finire così, e io l'ho baciato solo perchè ero disperata, ma questa storia doveva finire prima o poi- Le lacrime non cessano d'inondare il volto candito di Sol.
-Che cazzo vuol dire Sol! Ti limoni sempre i migliori amici dei ragazzi che stai per mollare?! E cazzo Sol guardami in faccia e dimmi che tu avresti chiuso questa storia così da un giorno a l'altro come se niente fosse- Gerard sputa queste parole in faccia a Sol per farle sentire almeno metà del dolore che gli sta sbranando il cuore. La spagnola alza il volto e fissa il suo sguardo in quello del ragazzo che viene percorso da un lungo brivido. Nei grandi occhi verdi legge un profondo dolore, un dolore che si è creata lei stessa, dalla quale Gerard non vuole salvarla per colpa del suo orgoglio ferito.
-Gerard, io fra due settimane parto! Me ne vado e di noi non sarebbe rimasto niente! Io ti avevo pregato di non far cominciare niente, ma tu sei voluto entrare per forza nella mia vita, e ieri mi sono ubriacata per te, per l'amore che provo per te, per il dolore che mi nasce in petto ogni volta che penso a quella fottutissima data e ho sbagliato come non mai! Tu non ti meriti tutto questo ma questo era finito già dall'inizio! Noi due non potremmo mai essere qualcosa in futuro-
-Adesso è colpa mia, colpa mia se ho riscoperto l'amore, colpa mia se ti ho donato il mio cuore, no, non puoi nasconderti così facilmente dietro le parole. Sol potevamo provarci ad essere qualcos'altro, ma tu hai voluto chiudere tutto cosi, senza una via d'uscita. Potevamo veramente costruire qualcosa io e te! Ci ho creduto che poteva essere qualcosa di diverso tra noi due, ho creduto che l'amore esisteva veramente! Che povero illuso sono stato!- Le parole creano profonde ferite nel petto della ragazza che sente la porta della sua camera sbattere, si alza velocemente e prova a chiamare Gerard che non si ferma ed esce dalla casa con gli occhi in fiamme per la disperazione.
Sol è appoggiata al muro del corridoio quando dei passi la raggiungono.
-Lucy...- Sol non è pronta a vedere anche la sua amica soffrire, ma il danno l'ha combinato e non può tirarsi in dietro.
-Che cazzo hai fatto Sol?-
-Lucy ti prego lasciami spiega...- La voce le si rompe a metà discorso per colpa di un singhiozzo -Sol ho sentito tutto, e ti perdono, so quanto ami Gerard e so che quel bacio per te è stato niente!-
-Lucy ma come fai? Io ti ho tradito!-
-Stai già troppo male così di tuo- E così dicendo l'abbraccia, Lucy è sicura che prima o poi arriverà il momento in cui si spiegheranno tutto quello che è successo ieri notte, ma è sicura dell'amore che prova Sol per Gerard e non vuole mollarla proprio adesso che è il momento peggiore per la sua amica.
-Scusa Lucy ho bisogno di prendere una boccata d'aria- I piedi la guidano veloci verso la porta d'ingesso.
Corre, corre con le piante che la feriscono, corre, inciampa, si rialza e continua a correre; il sangue le cola lento dalle ferite delle mani ma ignora il dolore che le provocano. Corre perché deve arrivare lì in cima a quella montagna, lì dove tutto è cominciato, lì dove tutto finirà. I polmoni le esplodono dal dolore, ma le gambe spinte da una forza superiore continuano a muoversi. I piedi si fermano di botto e gli occhi appannati dalle lacrime si guardano intorno, un urlo straziante e pieno di dolore le nasce in gola. Sol urla tutte la sue sofferenze, urla tutte le sue paure, urla perché ha bisogno di sentire un dolore diverso da quello che le sta sbranando il cuore e tutte le sue viscere, urla perché è l'unica cosa che riesce a fare. Le ginocchia le cedono e si ritrova carponi sull'erba bagnata, scruta la città sotto di lei che gli restituisce tutti i loro ricordi felici. Il ricordo del loro primo bacio le esplode in testa e le lacrime scendono prepotenti sul suo viso. La sua voce strilla incontrollata il suo nome e le montagne, come per farsi beffa di lei, gli riporgono lo stesso nome. Batte sul terreno scivoloso le sue mani ferite per eliminare il vuoto che è in lei e si graffia la faccia e il petto per strapparsi i ricordi che nascono il lei. Vorrebbe eliminarseli a colpi di unghiate e cazzotti, ma il dolore che continua a dilaniarla le fa capire che ha fallito. L'amore non si può eliminare così facilmente, il suo cuore fino a quando sarà vivo terrà in lui l'amore che la sta distruggendo. Si sdraia in posizione fetale quasi a proteggere dal grande dolore che aleggia sopra di lei il suo cuore martoriato. La pioggia scende incessante sopra il suo corpo fragile e distrutto. Gocce calde scorrono sopra di lei e si mischiano con le sue lacrime.

Nda: La bomba è esplosa! Senza via di ritorno. L'ultima parte di questo capitolo l'ho scritta in un momento che ha scatenato poi tutta questa storia, e soprattutto pensando ad un ragazzo che ha dettato tutte le parole che ho scritto in questa fanfiction! Dai fatemi sapere che ne pensate, commentate su su! 😊

Cenere - Flavia || Gerard PiquéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora