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-Gerard?!?- Sorride sbalordita la ragazza.
-Carina la casa!- Entra il ragazzo senza farsi pregare o invitare.
-No ma prego fai pure!- Gli urla la ragazza dalla soglia dopo che Gerard si è messo a guardare tutta casa. Il ragazzo continua ad aprire tutte le porte per curiosare, quando s'imbatte nella camera di Sol.. è piccola ma al centro si staglia un grande letto da una piazza e mezza, con le coperte verdi che rallegrando la giornata uggiosa che s'intravede dalla finestra sul muro. Varie foto raccontano di Sol e lui comincia a osservarle tutte molto attentamente.
-Mi spieghi perché sei in camera mia?- Sibila scocciata la ragazza per la sfacciataggine dello spagnolo.
-Sono venuto a prenderti per portarti a mangiare con me- Devia il discorso il ragazzo che vuole subito arrivare al sodo.
-E se dicessi di no?-
-Ma io sono irresistibile e tutte mi dicono di si!- Si pavoneggia il calciatore.
-Mettitelo bene in testa, io non sono Tutte!- Si scalda la spagnola.
-Allora ci vieni con me?- Nella mente di Sol continuano a rimbombare le parole di Lucy, forse è veramente lei che parte con una convinzione sbagliata, forse deve conoscerlo veramente per poi giudicarlo.
-Va bene! Ma questo non vuol dire che ti ho perdonato- Mette subito in chiaro le cose la ragazza vedendo il sorriso furbo sul volto di lui.
Il vento freddo entra prepotente nel maglione di Sol, che passeggia silenziosa accanto a Gerard, e vari brividi percorrono la pelle, qualche raggio riesce a filtrare tra le nuvole grigie che coprono il cielo della grande città spagnola, il Parc Güell si staglia in tutto il suo splendore davanti agli occhi della ragazza, e vari bambini si rincorrono giocando spensierati, quanto vorrebbe ritornare a quell'età la ragazza, quanto vorrebbe riavere quell'allegria che soltanto un bambino possiede. La morbidezza dell'erba che calpesta rilassa tutti i nervi tesi della spagnola, che ribolle ancora di rabbia per quel ragazzo dagli occhi ipnotici, ma per giudicarlo del tutto deve prima conoscerlo, non gli può chiudere subito tutte le porte in faccia.
-Allora Sol parlami un po' di te?- La risveglia dai suoi pensieri la voce del calciatore.
-Me? Beh che c'è da dire, studio storia dell'arte all'università, sono tornata da poco dall'Erasmus che ho fatto a Roma, mi trasferirò lì molto presto e vorrei girare tutto il mondo- Gerard alla confessione della ragazza di volersene andare da quella città resta interdetto, no non può andarsene, lui la vuole conoscere.
-E tra quanto hai intenzione di andare a Roma?-
-Appena finisco l'università, più o meno tra due mesi-
-Due mesi? E perché?-
-Perché è il mio sogno, perché Roma è una delle culle dell'arte antica, perché ho sempre desiderato vivere là! Perché è Roma!-
-E non pensi a tutti quelli che lasci qui? Non pensi che potrebbero stare male?- Gli chiede con una nuova sensazione che gli chiude lo stomaco.
-Mi stai dando dell'egoista? Sai perché neanche mi conosci! Quindi non puoi proprio giudicarmi!- Si scalda subito la ragazza accentuando il rosso, nato per il freddo, sulle guance.
-E poi senti chi parla. Io sono Piqué e tutte cadono ai miei piedi! Ma certo! Tu te ne puoi andare in giro a dire a tutti che sono egoisti e che dovrebbero fare di meglio! Perché secondo te l'unico perfetto sei tu! Ma non è cosi che si ragiona...- Aggiunge poi.
-Non stavo dicendo assolutamente questo, inoltre anche tu non mi conosci! Chi ti credi di essere! Non ti devi permettere di esprimerti cosi con me! Non sei nessuno! Non hai idea di chi io sia! Pensa prima di aprire quella bocca!- Risponde a tono il ragazzo, ormai col volto color pomodoro per la rabbia. Sol lo guarda qualche secondo a bocca aperta, stava sul serio passando il limite!
-Oh ma certo! Dunque tu ti puoi permettere di dare dell'egoista a me ma io non posso dire che tu fai esattamente lo stesso?!!! Non sono io che ho tentato di investirti, che mi credo chi sa chi, che mi sono messa a curiosare in giro per casa tua! Sei invadente e maleducato! Nient'altro!- Il volto di Gerard si fa sempre più rosso, stringe i pugni lungo i fianchi e digrigna i denti.
-Non ti azzardare mai più a parlarmi cosi se non vuoi fare una brutta fine! Sei solo una ragazzina.. nient'altro!-
-Io mi esprimo come mi pare invece! Sei tu il primo a non portarmi rispetto non vedo perché dovrei farlo io! Una ragazzina!? Solo perché non casco ai tuoi piedi per il semplice fatto che sei bello, ricco e famoso? Solo per questo sarei una ragazzina? Be, mettiti bene in testa che non tutte le donne si limitano a guardare l'aspetto esteriore! Io non mi faccio certo abbagliare dai tuoi soldi! Tu vuoi solo metterti in mostra! Vuoi solo che la gente ti chieda gli autografi e che accontenti ogni tua richiesta! Tra i due il ragazzino sei tu! Non certo io!-
-Oh qui ti sbagli! Come per tutto il resto d'altronde! Fosse stato per me non avrei detto niente! Tu non avresti mai saputo che sono un calciatore! D'altronde non la ritenevo una cosa importante! Me ne ero già accorto che non mi saresti cascata ai piedi! Infatti non era mia intenzione neanche provarci a fartici cadere! Ma i tuoi gesti lasciano capire tutt'altro! Appena hai scoperto che sono un calciatore ti sei chiusa subito a riccio, credo che quella che parte prevenuta sulle persone sei te! E questo è un comportamento da bambini! Loro partono prevenuti! Tu sei più che maggiorenne ormai! Dovresti sapere che non bisogna farsi dei preconcetti! Ma evidentemente non tutti sono abbastanza intelligenti da capirlo!-
-Senti! Non sono io quella che vuole che questa storia vada avanti, per me potevamo restare dei perfetti sconosciuti non mi cambiava niente!- Urla Sol stanca del comportamento di Gerard.
-Oh Scusa ho sbagliato io a pensare di conoscerti! Avrei dovuto semplicemente ignorarti! Lasciare in mezzo alla strada e sperare che non ti riprendessi in tempo per prendere il numero di targa! Sarebbe stata la cosa migliore!-
-Io non sono come quelle che ti porti a letto cosi! Io non faccio parte del tuo mondo di modelle, finti sorrisi messi li per la stampa, flash e interviste. Quindi non cominciamola proprio questa conoscenza perché siamo incompatibili! Non voglio più avere niente a che fare con te!- Continua imperterrita la ragazza ribollente di rabbia che comincia a camminare a passo spedito sulla strada che la conduce fuori dal parco, la conferma che voleva avere è arrivata, adesso Lucy non gli può dire niente. Ha provato a conoscerlo, ma sono troppo distanti, troppo diversi, si respingono come due calamite uguali.
Gerard è seduto su una panchina, osserva il cielo grigio cercando di capire le sensazioni che sono nate in lui, la vorrebbe conoscere con tutte le sue forse, ma il ragionamento di Sol non è sbagliato, sono distanti anni luce l'uno dall'altro e a quanto pare quando stanno insieme litigano e basta. Forse è meglio se ognuno va per la sua strada, facendo finta che non si siano mai conosciuti. Ma dentro di se vuole veramente cancellare tutte le nuove emozioni che gli ha fatto nascere Sol?

Nda: Non ne combinano una giusta! Ahahahaha Voi che ne pensate? Commentate e spolliciate come al solito! E spero che vi piaccia :)

Cenere - Flavia || Gerard PiquéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora