7. Fear

160 15 3
                                    

[(T/c): tuo cognome]

(Masky's Pov)
"(N/a)... T-Tim..." mormorò flebilmente (T/n), prima di perdere i sensi. Per fortuna, ero riuscito a salvarle dalle grinfie di quel... mostro. Non seppi in che altro modo definirlo, seppur noi non fossimo poi tanto diversi.
"M-Masky..." mi chiamò (N/a), venendomi incontro "Eyeless Jack e The Puppeteer ci hanno attaccati... (T/n) ha scacciato uno dei due. Però ora abbiamo tra le scatole questo divoratore seriale di reni."
Eyeless Jack sembrò dar di matto al solo sentir quella parola, iniziando a farneticare qualcos'altro sui reni.
(N/a) sembrò intimorita. Bhe, ne aveva tutte le ragioni. A me, però, non provocò altro che rabbia.
"Ma stai un po' zitto." gli intimai, facendo qualche passo in sua direzione "Non avrai i reni di queste ragazze."
Così, prima che potesse realizzare il messaggio e reagire, mi scagliai contro di lui col mio coltello in mano. Ero pronto a trafiggerlo e a far schizzar fuori dal suo petto tante di quelle gocce di sangue che sarebbe morto dissanguato. Avrei visto la sua vita scivolar lentamente via dalla sua espressione in preda al più atroce dolore. L'idea iniziò ad eccitarmi parecchio. Troppo.
Era come se per me fosse sempre esistito solo il sangue, il dolore altrui e quando mi scappò ne volli ancora... A
ancora...
"Grazie Masky, ci hai salvate."
... ancora!
Mi sentivo orribile... orribilmente eccitato... e l'eccitazione andava soddisfatta.
Dopo qualche secondo, mi voltai verso le due ragazze e non riuscii a fermare i miei minacciosi passi nella loro direzione. Perché bloccarli, dopo tutto? Un'altra parte di me tentava di farmi almeno scivolar di mano il coltello, ma chi aveva il possesso del mio corpo in quel momento desiderava solo atroce sofferenza negli occhi di tutti coloro che avevo attorno. Perché? Perché io non ero felice. Al solo pensiero di non sapere nemmeno chi fossi mi venne una forte emicrania, che mi fece totalmente perdere il controllo. Ricordo ancora quel turbine di emozioni, conclusosi quando, colpito alle spalle, persi i sensi.
Però stavolta mi riebbi e, ancora in condizioni fisiche pietose, cominciai a uccidere chiunque provasse ad intralciarmi, compresa (N/a). Non volevo, ma mente e corpo in me erano ormai due elementi differenti.
No! Non lo fare! - gridai nel momento in cui il coltello insanguinato nella mia mano scattó in direzione del petto di (T/n).

(Hoodie's Pov)
"Non lo fare!" Esclamò Tim, sottraendomi ai miei pensieri. Alzai lo sguardo su di lui, notando il suo viso acceso da una strana espressione impaurita, impotente e supplichevole, mentre inizió a farneticare cose sconnesse.
Lo chiamai per nome nel tentativo di farlo ritornare coi piedi per terra, ma non fu affatto semplice. Gli diedi una mano a sedersi, tentando di rassicurarlo con parole d'incoraggiamento che forse nemmeno ascoltó. Chissà quante contraddizioni gli erano frullate in testa per ridursi così.
Entro poco due calde lacrime gli sfuggirono da quegli occhi ardenti di un pentimento evidente, forse per avere attaccato le ragazze.
Mi sedetti lí accanto per vedere se così si sarebbe tranquillizzato almeno un po'.
Tim si zittí di colpo, lasciando cadere la testa sulla mia spalla e tenendo lo sguardo fisso nel vuoto, cominciando a singhiozzare.

((T/n)'s Pov)
Eravate quasi arrivati alla grotta, ma ormai la notte era calata ed eri intimorita al pensiero di perdere la strada. (N/a) pareva addormentarsi da un momento all'altro. Johnatan sembrava l'unico ad essere in grado di ragionare in modo lucido.
"Siamo arrivati." mormorò quest'ultimo.
Ci trovammo all'ingresso della caverna. Illuminati solo dalla luce lunare, notammo Brian e, appoggiato alla sua spalla, Tim. Entrambi parevano stremati - lo notasti dai loro volti scoperti, le loro maschere le avevano posate in un angolo.
"Brian, ti diamo il cambio?" chiedesti avvicinandoti. Lui annuì semplicemente, così tu chiamasti Tim per nome. Egli ti guardó, alzandosi dalla spalla dell'amico tremolante. Ti guardó con uno sguardo ricolmo di pentimento.
Lo abbracciasti con tutto l'affetto che riuscisti a dargli in quel momento, lasciandolo incredulo. Per un attimo esitasti, spaventata al pensiero di una sua cattiva reazione. Egli però non disse né fece nulla, così gli parlasti tu: "Grazie per averci salvate da Eyeless Jack, Tim."
A quelle parole, lui portò tremolante le mani dietro la tua schiena, ricambiando l'abbraccio in religioso silenzio. Sentisti le sue nuove lacrime bagnarti la maglietta non appena, esausto sia fisicamente sia mentalmente, si lasciò andare sulla tua spalla.
Per qualche ragione, vederlo così ti faceva star male più del dovuto.

Rebel Like You (ITA) [Creepypasta Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora