12. Memories

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Angolo autrice: Mi sento strana, é la prima volta che porto a termine una Fanfiction (Okay, Let It Burn 1 è completa, ma non ancora la 2). Anche se ormai sinceramente la stavo portando avanti un po' per senso del dovere, ho amato questa Fanfiction fino alla fine (alla fine non volevo proprio lasciare i personaggi, così ho scritto più del previsto) e ora sento una parte di me vuota, come alla fine di ogni storia dopotutto.
Oggi finalmente potrò dare una conclusione a "Rebel Like You".
Buona lettura e... per chi la segue, ci vediamo su Let It Burn e per tutti, chissà... magari in futuro scriverò altro. Comunque continuo a esistere su Wattpad, non ci si può sbarazzare di Fan tanto facilmente :D

((T/n)'s Pov)
Lo osservasti basita, realizzando che, qualunque cosa fosse successa a Tim, era stata così pesante da procurargli un'amnesia... Non sapevi se sperare che fosse solo temporanea. Avevi maledettamente paura di vederlo ancora soffrire, per di più se si trattava di andare a incrementare ancora di più il tutto con nuovi traumi. Forse, era un'occasione per ricominciare daccapo, pensasti, anche se... il suo sguardo perso, intimorito da tutto... non riuscivi proprio a sopportarlo.
"Tim..." mormorasti "Il tuo nome è Timothy Wright... io mi chiamo (T/n) (T/c)... la storia è un po' lunga e dettagliata, ma molto recentemente abbiamo scoperto che sei mio fratello... il ragazzo accanto a te è Brian, è il tuo migliore amico. Accanto a me c'è (N/a), la mia migliore amica. Poi con noi ci sono Johnatan e Javier. Più tardi ti racconterò... altri dettagli, ma in parole povere siamo in fuga."
Tim provò a ripetere i nomi. Prima il tuo, poi, il proprio, poi quello di Brian. Tu dovetti ripetergli gli altri, tanto che Tim, al pensiero di non sapere memorizzare nemmeno qualche nome parve rattristarsi parecchio - sommato ovviamente a tutto il resto.
Gli sorridesti, cercando di rassicurarlo, dicendogli che sapevi che non era colpa sua. Rimandasti le spiegazioni a quando sareste stati al sicuro, o a quando vi sareste entrambi sentiti meglio.

Passaste qualche giorno ad avanzare, con tu e Tim che il primo giorno nemmeno riusciste a camminare.
Appena riusciste un po' a riprendervi, nonostante la stanchezza riusciste ad avanzare, portando anche qualcosa in spalla. Avevi ormai perso il conto del tempo che scorreva.

"Qual è il piano?" chiese Brian una mattina a Javier, il quale tirò fuori dalla tasca alcuni foglietti rettangolari, dalle piccole scritte stampate sopra. Il tutto mentre ormai eravate in cammino da un po' e gli alberi parevano tutti uguali. Tu necessitasti di aiuto, ma riuscisti a non sforzare troppo le ferite e poi quella mattina facesti una colazione abbondante per reintegrare almeno un po' le forze.
"Un cambio drastico di vita. Dovete raggiungere il posto indicato sui biglietti del treno e, una volta lì... ricominciate daccapo."
Javier ti porse un foglio con alcuni contatti. Se necessario, sarebbe bastato fare il suo nome per ricevere aiuto.
"E come ci giustifichiamo? Stiamo fuggendo da un essere che nemmeno pensate possa esistere?" chiese Brian, e notasti Tim rabbrividire. Ti avvicinasti a lui, cercando in qualche modo di tranquillizzarlo, giurando che tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Javier impiegò qualche istante a metabolizzare la frase di risposta: "Potete... raccontare tutto... sono al corrente della situazione."
"Altri come noi?" chiese Johnatan, ed (N/a) replicò: "è una buona notizia, non dovremo passare per pazzi e avremo accanto qualcuno che ci capisce."
Annuisti, mettendo i vari fogli nel tuo zaino e ringraziando di cuore Javier per l'aiuto.
"Di nulla." rispose mentre, dopo aver trafficato per un po' con la sua borsa, tirò fuori due telefoni, tipo dei Nokia 33 10, pensasti guardandoli. La prima cosa che (N/a) disse vedendoli fu: "almeno se ti cade non si rompe subito come i tuoi soliti, (T/n)!"
"Ecco a voi dei nuovi telefoni con nuovi numeri. Non usate i vostri di prima, i vostri vecchi account e tutto il resto. Per la società siete dispersi, e così deve rimanere. Lo dico per il vostro bene. (N/a) e (T/n) verrebbero interrogate dalla polizia e non crederebbe nessuno al loro racconto. Cercherebbero di spiegarlo come una maniera per superare traumi e tutto il resto. Dopotutto, voi siete molto fantasiose da quanto mi sembra di aver notato e per loro sarebbe la spiegazione più semplice a cui credere. Finirebbero per girare a vuoto e voi sareste in pericolo, poiché l'operatore non demorde tanto facilmente. Per quanto riguarda voi altri, invece - si rivolse a Tim, Brian e Johnatan - vi sgamerebbero subito e finireste in manicomio o in prigione. Io sono costretto a rimanere, per cercare di contrastarlo qui o almeno salvare altri potenziali Proxy o vittime."
"Come possiamo aiutare? Intendo, a sconfiggerlo-" chiedesti, ma Javier ti interruppe "lui per ora è troppo forte. Assicuratevi di arrivare sani e salvi nei posti indicati. Appena vi sarete rimessi in sesto, entrerete a far parte della resistenza, come la chiamiamo noi. Praticamente, cerchiamo di sconfiggere l'Operatore e i suoi, ma siamo a un punto morto per adesso. Forse, avere Tim e Brian dalla nostra può aiutarci a trovare dei punti deboli del nemico, ora che ci penso. Comunque, ora l'importante è che arriviate tutti quanti sani e salvi a destinazione."

Rebel Like You (ITA) [Creepypasta Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora