5. Last goodbye

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((T/n)'s Pov)
Toby vi aveva preceduti, sapeva già del vostro piano e probabilmente vi stava aspettando in compagnia delle sue amiche accette, pronto a spaccarvi il cranio.
"Entriamo." disse Masky, il quale fece passare prima Hoodie e poi, una volta che anche lui stesso lo fece, ti porse in avanti una mano. Tu la prendesti e ti facesti aiutare a scavalcare il legno scheggiato della porta sfondata.
Tutto di sotto parve normale, così vi avviaste verso il piano di sopra. Quando apristi la porta di camera tua, Masky e Hoodie irruppero armati di coltelli.
"Toby, pezzo di m-" iniziò Masky, ma la stanza era vuota, anche se più in disordine rispetto a come l'avevi lasciata. Con le sue amiche accette aveva di sicuro rovistato tra le tue cose e il pensiero ti fece saltare i nervi. Corresti a setacciare tutti i fogli che trovasti per terra per controllare se ne avesse rubato qualcuno. Conoscevi a memoria ogni tua singola opera - eri a conoscenza del tuo talento e quindi li definivi tali.
Trovasti fuori posto anche il tuo album personale, che sfogliasti velocemente, abbastanza per notare la mancanza della tua prima foto con (N/a).
"Però disegni bene." disse Hoodie guardando qualcuno dei disegni mentre li prendeva in mano.
Non rispondesti per evitare di sclerare in faccia a lui che non c'entrava nulla con la furia che ti stava pervadendo in quel momento.
"Trovato niente?" chiese Masky, battendo il piede per terra dal nervosismo.
Tu, tremante di rabbia, ti rialzasti lasciando cadere l'album e rispondesti: "Sta andando a casa di (N/a), la mia migliore amica..."
"Non c'è un minuto da perdere." rispose Hoodie, uscendo dalla stanza seguito da voi altri due.
Già i tuoi genitori erano morti ingiustamente, anche la tua migliore amica doveva fare quella fine orribile? No. Avresti salvato (N/a). A tutti i costi.

((N/a)'s Pov)
Non vedevo l'ora di lanciarmi sul mio letto in santa pace, con un barattolo di Nutella o un pacchetto di biscotti accanto e gli auricolari nelle orecchie con la mia canzone preferita a palla.
Mia mamma intanto era al lavoro, non l'avrebbe mai scoperto, quindi che problema poteva esserci?
Questi furono i pensieri che mi accompagnarono fino all'entrata di casa mia.
Prima di aprire la porta sentii del frastuono provenire da dentro, così mi bloccai ed appoggiai l'orecchio su di essa per sentire meglio.
Dopo qualche attimo i rumori smisero e non riuscii a capire di cosa si trattasse. Magari topi o altri animaletti? Era normale in campagna. Avevo una strana sensazione ad attanagliarmi lo stomaco, come se comunque tutto quel rumore fosse sbagliato, come se non dovessi per nessuna ragione aprire la porta e scappare, come se dovessi correre a chiedere aiuto prima di indagare a fondo su quei rumori.
Provai a controllare dalla finestra, di cui avevo ovviamente mollato le tende aperte, magari sarei riuscita a scoprire qualcosa di più. Bhe, rimpiansi quel gesto: ciò che vidi mi spaventò a morte.
C'erano tre uomini dall'aspetto inquietante. Si stavano squadrando da cima a fondo armati e coperti di sangue. La paura mi assalì del tutto quando li riconobbi: quello con le accette era identico a Ticci Toby, quello con la maschera a Bloody Painter e quello senza occhi ad Eyeless Jack. Cosplayers andati oltre al limite della sanità mentale? Forse, ma ero troppo sconcertata per pensare a qualche modo per scacciarli. Nel momento in cui feci per abbassarmi e pregare che non mi avessero vista, Eyeless Jack saltò contro il vetro come se fosse una belva affamata, gridandomi contro cose sui miei reni o sulle mie carni che nemmeno ascoltai per lo spavento che mi fece cadere all'indietro con un sobbalzo. Vidi il nulla al posto dei suoi occhi. Non poteva essere trucco. Se mi sbagliavo, complimenti al truccatore.
Ticci Toby uscì dalla porta di casa mia, spalancandola con un calcio e parlandomi con un sorriso finto e sadico: "La prossima volta controlla di chiuderla a chiave, (N/a)."
Tremando, mormorai: "T-Toby... I-io..."
Mi rialzai ed iniziai a correre nella direzione opposta, o meglio, ci provai, ma Bloody Painter mi bloccò tenendomi per un braccio, per poi poggiare il suo petto contro la mia schiena e portarmi un braccio attorno al collo, in modo da bloccare ogni mia via di salvezza. Poi mi puntò il suo coltello alla tempia.
Eyeless Jack cominciò di nuovo a farneticare sui reni, pretendendo che fossi la sua vittima, ma Ticci Toby si fece avanti e con un pugno molto veloce colpì Bloody Painter, che mi lasciò facendomi cadere.
I tre partirono a litigare ed io ne approfittai per correre via senza ascoltare i loro discorsi. Non li seminai subito, li ebbi alle calcagna finché non arrivai in città, dove, via dopo via, riuscii a sfuggire alle loro grinfie.
"Per fortuna ho fatto atletica" pensai senza fiato "e poi corro veloce di mio, non come (T/n)... un momento, non é che non risponde perché l'hanno presa? No, non può essere. Anzi, proprio per questo é di sicuro andata così."
Dovevo dirigermi a casa sua, così mi rimisi sulla solita strada che facevo e andai verso la mia meta.

Rebel Like You (ITA) [Creepypasta Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora