Ti penso

6 1 0
                                    

E prego di sentire qualcosa. Qualsi cosa. Appoggio la testa sul freddo ferro della panchina, un tiro, due e alzo lo sguardo: il cielo. Il freddo mi percorre con un brivido. Ti penso, ti vivo, mi chiedi di essere amici ma non riesco ad abbracciarti senza sentirti fin dentro le ossa. Non riesco a guardarti senza leggerti dentro e tremo, perché lo leggo nei tuoi occhi ce per te non sono più unica. Ti rivedo nelle stelle, quando mi scaldavi e mi giravo a studiarti: il mento pronunciato, la pelle bianca, le labbra screpolate, il naso all'insù, i capelli spettinati coperti dal cappuccio e quegli occhi, dove vedo le stelle specchiarsi. Così tiro un'altra volta. E vedo di nuovo le cose intorno a me, torno a respirare e mi perdo nei volti nei passanti, immagino cosa li tormenta. Ma a volte mi capita di scordarti e sento tutto meno pesante, perché mi abituo alla tua assenza. Ma in fondo mi riprendo, non ti scordo, ma piano piano torno a respirare e ti penso un po meno, ma ti penso. Ieri ero felice, c'eri anche tu, ma ti ho rivisto come prima. Continuo ad amarti, ma stavolta in silenzio.

Poco LogicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora