provo a prenderti

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Il nostro rapporto non è mai stato come ce lo saremmonimmaginato, il caso reganava sovrano sulle nostre decisioni. Ma una cosa la so:ci vedevamo e non sapevamo dirci no. Forse il gusto del proibito, forse il ricordo di una passione non ancora spenta non lo so. Ma quando ti guardo si accende qualcosa, non penso sia amore, non mi accelerano i battiti, non mi sento persa niente di tutto ciò. Mi sento a casa, nel posto giusto, in cui ti osservo mentre mi guardi e mi spogli col pensiero. Mentre diciamo di non volerci ma ci cerchiamo nei piccoli gesti. Sento odore di casa anche quando scappi da me, come se potessi realmente farti del male. Con tutto il tempo che ci siamo sfuggiti non sappiamo tenerci, ma ci ritroviamo sempre. Mi hai presa alla sprovvista dicendomi quelle cose, non tanto perché non me le aspettassi, quanto più perché non pensavo che mi avresti mai guardata così. Come se per quella notte ne volessi la pena. È stata penso la mia condanna, mi ha mandato in tilt, perché nessuno mi aveva mai guardata così. Soprattutto tu non mi avevi mai guardato così, con la paura di perdermi mentre io ero accanto a te. Però poi sei rinsavito, purtroppo per me troppo tardi. Ti ho visto per la prima volta esposto, mi hai spiegato perché fuggiva ma non mi rendevo conto che lo avresti rifatto. Non che mi potessi aspettare chissà cos'altro dopo ciò che ti go risposto. Ma prova a capirmi:non mi avevano mai scelta, tu non mi avevi mai scelta. Peggio ancora il fatto che al resto del mondo continuo a dire di non volerti, come potevo cambiare idea così facilmente? Sono scappata per due anni a qualsiasi possibilità si perdere qualcuno che amavo, ero in tempo per scappare dal tuo di amore. Ma come dirlo a lei? Come spezzare il cuore che è convinta di aver dato a te? Come scegliere tra due persone? Così volevo scordarmi di tutto per una sera, allora ho iniziato a bere, e bere e bere e  non avrei smesso se non avessi finito l'alcool. Non avrei smesso se il mio corpo ormai sfinito non avesse buttato fuori tutto, come se volesse in realtà svuotarsi la testa. Ma non ti preoccupare quella è rimasta ben piantata sul mio collo tutto il tempo, tu sei rimasto incastrato nei miei pensieri sempre. Il giorno dopo qualche bugia l'ho detta, mal riuscita per'altro ma non volevo ammettere a me stessa di aver fatto così schifo, non volevo ammettere di ripugnarmi alla vista. Avevo paura di aprire ai tuoi occhi debole come non mi vorresti mai. Ma ciò che mi ha scombussolato di più è stato capire che per te avrei cambiato idea, sarei andata contro di me e contro tutti. Forse pure contro di te. Poi è successo. Mi hai vista per come sono realmente, ci siamo ritrovati, mi hai letta ma non capita. Ti sei reso conto di quanto siamo simili e di quanto nessuno dei due vorrebbe però se stesso. E hai fatto il fatidico passo indietro. Potevo dire quello che volevo ma non mi avresti creduto, in quel momento ho capito quanto stavo perdendo. E quell'abbraccio sapeva di addio, ma tu sapevi ancora di casa. Mi hai stretta come per ricordarti il mio odore. Ti ho stretto come per stamparli su di me. Ho versato una lacrima, una sola e me ne sono andata. Ti ho lasciato un pezzo di cuore, quello che avevo paura di dare a qualsiasi altro e ti ho guardato scappare da me sapendo che ero a due centimetri da prenderti e di averti però lasciato andare. Perche non ti so tenere e sia io che te abbiamo paura di essere tenuti.

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