Non importa

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Non importa


Erano passati due giorni, a scuola le cose erano state come aveva pensato Sakura, sguardi e vociare volavano per i corridoi, e a volte anche in classe, c'era chi spettegolava durante le ore di lezione, chi invece si limitava a guardarla e fare gesti volgari con le mani. Ma lei aveva cercato in tutte le maniere di ignorarli, tutti, e doveva dire che era più difficile di quello che pensava, ma cosa poteva fare altrimenti? Fare a botte con ogni persona? No, lei aveva scelto la via più difficile, ma almeno era la più giusta, ignorarli. Gli unici che parlavano tranquillamente con lei erano i soliti, Naruto, Hinata, Karin, Suigetsu e Sai, ma anche Temari e due o tre della sua classe, tutti gli altri non si avvicinavano nemmeno. Per quanto riguardava Sasuke, beh... lui dava qualche occhiata da lontano, non provava ad avvicinarsi a lei, meglio così, anche se una parte di lei le dispiaceva, quella parte innamorata, purtroppo.

Il giovedì era la giornata scolastica più lunga di tutte, infatti quel giorno avevano anche il pomeriggio, e lei poteva solo spararsi, non ne poteva già più di quella tortura, ma almeno le prime tre ore erano di geografia erano passate, la professoressa Anko ci sapeva sempre fare con i giovani, li sapeva coinvolgere con giochi e quiz su dove si trova la tal città o cose simili.


L'intervallo era giunto, e tutti uscirono dalla classe, compresa lei, trascinata dal solito gruppetto di amici, con loro gli sguardi erano dimezzati, forse per la presenza di Naruto, dato che lui era amico con tutti, era un sollievo girare con lui. Mentre si incamminavano lungo il corridoio notò come Hinata avesse lo sguardo abbassato, sembrava preoccupata, che qualcosa la turbasse?

Arrivarono in mensa, e dopo aver preso qualcosa da mangiare e bere, si sedettero nel loro solito tavolo, alcuni studenti lì vicino non facevano altro che fissarla, ma Naruto li guardò e subito si girarono; si vedeva lontano chilometri che lo rispettavano, ma evidentemente non abbastanza.

Dopo un paio di minuti di chiacchiere, Sasuke fece la sua comparsa nella sala, li guardò ma proseguì più avanti a un paio di tavoli di distanza.

Era più forte di lei, non era riuscita a non guardarlo, l'aveva seguito con lo sguardo fino a quando non si sedette, per poi improvvisamente incrociare quegli occhi nerissimi, magnetici in una maniera assurda, ma li odiava più di ogni altra cosa; si rigirò e portò la cannuccia del suo succo alle labbra, lo mordicchiò, come se fosse un antistress.

"Sì, ieri abbiamo finito di fare la ricerca" rispose Suigetsu a una domanda fatta da Naruto.

La ricerca, mezza cominciata con Sasuke, quella ricerca che stava per trasformarsi in attività sessuale, lui sopra di lei sul quel maledetto divano e il suo cuore che batteva all'impazzata... stava ripensando a quel quasi piacevole pomeriggio di tre giorni fa, che si era poi trasformato in uno specie di incubo; scosse la testa per scacciare quel ricordo.

"Hey Hinata, non mangi?" chiese il biondo.

La corvina era rimasta incantata a guardare il piatto con sopra un pezzettino di torta "Ah, no, non ho fame" disse con un filo di voce.

Il biondo si grattò la testa "Stai bene?" chiese gentile.

La Hyuga annuì senza rispondere, e Naruto le sorrise. Ma Sakura capì che la corvina non era tranquilla "Hinata, mi accompagni al bagno?" chiese gentilmente.


Dopo un paio di minuti si ritrovarono nel bagno più vicino, Sakura aspettò un attimo che altre due ragazze uscissero e prese parola "Cosa c'è Hinata?" chiese.

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