Testa e Cuore
La mattina dopo, a scuola era tutto tranquillo, aveva davvero funzionato quel bacio e quella frase di Sasuke, nessuno le dava fastidio, nessuno la guardava, a parte qualche eccezione di qualche ragazza, forse gelosa e invidiosa, e sì, compresa Ino. Ma bastava ignorarle, soprattutto quest'ultima, che solo avesse provato ad avvicinarsi un po' troppo, non si sarebbe tirata indietro nel cominciare un'altra lotta con lei, anzi, probabilmente lo desiderava, ma il suo buon senso le diceva di stare calma, molto calma.
Sasuke invece, appena entrata in classe, le aveva ricordato che dovevano finire quella dannata ricerca, e chi se la scordava? L'unica cosa che gli aveva risposto era stata va bene, verso le due e mezza sono da te, niente di più, niente di meno, e lui le aveva solamente fatto un cenno col capo, segno che gli andava bene, e poi era finita lì. Non si erano più considerati per il resto della mattina, o meglio, lei cercava di non considerarlo; lui ogni tanto le lanciava qualche occhiata incomprensibile, e non voleva sapere cosa gli poteva passare per la testa, non lo voleva sapere. Era un bene, che tenevano queste distanze, non voleva dargli troppa confidenza, per non rischiare di far scoppiare il cuore, e già il fatto di averlo al suo fianco durante le lezioni era un tormento continuo, e poi c'erano alcune cose che contrastavano questo suo sentimento; primo: lei faceva quel fottuto lavoro, secondo: lui era Uchiha Sasuke, ed era il ragazzo che tutte volevano, appunto per questo lui se ne approfittava, e terzo: lei voleva essere, sì innamorata, ma anche ricambiata. Per tutti questi motivi, doveva e voleva tenere certe distanze.
La mattina tutto sommato era passata, era andata a casa a mangiare e cambiarsi i vestiti, e appena aprì quel minuscolo armadio che si ritrovava, le venne un attacco di panico, che diavolo si metteva? Aveva di tutto, ma non sapeva come poteva vestirsi per andare a casa di Sasuke, diamine ma perchè si faceva tutti questi problemi per una maglia e un paio di jeans? Oh, ma in verità lo sapeva, eccome. Lei aveva l'ansia, come se fosse il suo primo appuntamento, il fatto era, che non lo era, o meglio, era un incontro pomeridiano, ma solo per finire la ricerca. Era davvero innamorata? Ancora non voleva crederci, non voleva e non doveva. Non va bene, cazzo. E avrebbe fatto qualsiasi cosa per strapparsi il cuore dal petto, ma quel maledetto non aveva intenzione di ascoltare la testa, maledetto.
Sasuke era appena rientrato a casa, dopo essere stato a pranzo dal suo vicino, ovvero suo fratello, era solo a casa, lo erano entrambi, perchè sua moglie lavorava tutto il giorno e rientrava a casa non prima delle sette di sera, invece Itachi ogni settimana cambiava turni, facendo il carabiniere non c'era da meravigliarsi; guarda caso, quella settimana faceva la notte. Così suo fratello, dopo aver insistito per dieci minuti buoni, era riuscito a convincerlo ad andare a casa sua, a pranzare insieme, e non mancarono le domande su Sakura, ovvio, dopo quello che era successo qualche giorno fa, le domande erano d'obbligo. E lui, gli confessò tutto, ma proprio tutto, si fidava di Itachi, in fondo era pur sempre suo fratello, e poi come tutti i carabinieri, sapeva comportarsi nel modo giusto; per tutto il tempo della loro conversazione, era rimasto serio, aveva capito quanto fosse delicata la faccenda con lei, anche se molte cose, ancora, non le capiva.
Appoggiò le chiavi di casa sul ripiano accanto alla porta, dove ci stavano tutte le altre in ordine, poi si diresse in camera, dove lì, appoggiò lo zaino e prese il libro di scienze con tutto il materiale che serviva per la ricerca. Dopo di che, si diresse in salotto, e dopo aver appoggiato tutto sul tavolo, si mise comodo sul divano e accese il mega schermo della tv; doveva pur fare qualcosa mentre aspettava Sakura, la quale sarebbe arrivata da lì a venti minuti.
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Cherry
FanfictionSakura alias "Cherry", che lavora in un NightClub, una sera incontra Sasuke, non sapendo che lui sarà il suo futuro compagno di classe. Cosa succederà tra i due? Dal capitolo 1: Tolse il piede e si spostò verso i due corvini, si assomigliavano molto...