3.0

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hanno dimesso calum questa sera, anzi, questo pomeriggio tardi.

ashton l'ha portato al mare, e tenendolo dai fianchi gli faceva baganare i piedi, anche se calum non poteva sentire la freddezza e ne la consistenza.

calum era pesante, in effetti era un peso morto, ma ad ashton non importava; voleva solo renderlo felice, voleva solo il suo sorriso perchè gli bastava.

e calum non poteva essere più felice, e gli chiese di metterlo a terra, così ashton lo fece, mettendosi affianco a lui.

il minore appoggiò la testa sulla spalla del biondo, che prese tra le dita lunghe le sue piccole mani in confronto alle sue.

"sono felice, ashton." disse il moro, baciandogli la guancia. "grazie di esistere." sussurrò poi al suo orecchio, facendo girare ashton verso di lui.

il maggiore gli prese la guancia in mano alzandogli così la testa, posando le labbra sulle sue, mentre il piccolo mise le mani nei suoi ricci biondi.

"zitto, ragazzino. non devi ringraziarmi." ridacchiò lui, contagiando anche calum.

e quest'ultimo rimase zitto, semplicemente stampando le sue labbra su quelle di ashton.

art. ;; cashtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora