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Una rosa rossa accompagnata da una busta del medesimo colore fu ciò che Jimin trovò davanti alla porta di casa sua.

Subito corse a prendere entrambe, ed aprì con velocità la busta, tirando fuori un foglio, anche esso rosso, scritto con una penna nera ed in modo veloce.

"Jimin, amore mio, sono io, Suga. Mi dispiace averti fatto preoccupare, e sapere che tieni a me mi fa sentire meglio, davvero. Troppe volte avrei voluto stringerti tra le mie braccia, troppe volte avrei voluto baciarti, accarezzare e marchiare la tua pelle chiara e liscia con le mie labbra, troppe volte avrei voluto amarti, eppure non l'ho fatto. Sai cosa significa una rosa rossa, immagino, no? La rosa rossa simboleggia l'amore in tutte le sue sfaccettature, e dato che ti amo in ogni modo possibile, pensavo fosse una bella idea donarti questo fiore, che alla fine è un classico, come ultimo regalo. Prima di andarmene però, vorrei farti capire chi sono io. Chi è il ragazzo che si nasconde dietro a delle parole scritte su un foglio, chi è colui che ti regala fiori. Chi è Suga. Sono io, un semplice ragazzo troppo innamorato di un angelo, talmente innamorato da stare male ed essere terrorizzato da un rifiuto. Sono colui che ti guarda sempre da lontano, colui che ha trovato il coraggio di parlarti solamente tre mesi fa, colui che non appena ha sentito il proprio nome uscire dalle tue labbra, ha perso ogni equilibrio mentale, volando in un luogo meraviglioso. Sono io Jimin, quello stupido ragazzo che hai fatto cadere a terra, quello stupido che ha raccolto i soldi che ti erano caduti, quel ragazzo che ti ha portato a cada proprio due giorni fa. Che dire? Vederti piangere mi ha spezzato il cuore, quel giorno, ma quando mi hai chiesto di abbracciarti l'ho sentito ricomporsi e cominciare a battere ancora una volta, a causa tua. Ti ho stretto a me ed ho pensato che fosse un sogno. Il mio fiore era davvero tra le mie braccia? Sì, era tra le mie braccia e cercava conforto. Sono così innamorato di te. Innamorato perso. Sei qualcosa di realmente indescrivibile Jimin, vorrei essere tuo e vorrei che tu fossi mio. Hai il mio cuore e neanche lo sai. Per questo ho deciso di andarmene. Me ne andrò, mi allontanerò da qui, tornerò a Daegu, la mia città natale, nella speranza che qualcosa cambi in me, ma dubito fortemente. Non sai quanto mi odio, Jimin. Non sai quanto odi la mia insicurezza e la mia codardia. Non ho neanche il coraggio di dirtelo guardandoti negli occhi. Non so se ti dimenticherò, probabilmente no. Anzi, senza probabilmente. Ma almeno ci proverò, perché Dio, sto soffrendo così tanto...vorrei vederti sorridere a causa mia ma sono terrorizzato all'idea di dirti ciò che provo. Mi dispiace Jimin, non smetterò di dirtelo. Spero che ti ricorderai di me, spero che tu possa essere felice con qualcuno che può assicurarti stabilità ed amore. Lo meriti perché sei un angelo sceso in terra, Jimin. Ed io ti amo. Ti amo come mai ho amato in vita mia.
Tuo (forse)
~Yoongi"

Due lacrime solcarono il volto di Jimin quando lesse quell'ultima lettera.

Quindi era lui?

Suga, il ragazzo dolce, gentile, che lo riempiva di complimenti, era Yoongi, il ragazzo che amava.

Gli sembrava irreale, impossibile, eppure era ciò che stava scritto.

Yoongi.

Yoongi stava per scappare.

Fu quello ciò che lo svegliò dallo stato di trance in cui era caduto.

Yoongi stava tornando a Daegu.

Non poteva permetterglielo.

Corse fuori dal portone ed aprì con fretta e furia la sua moto, sistemando nel baule lo zaino, la rosa e la lettera, per poi accendere il motore, sistemarsi e partire verso la stazione.

Non sapeva perché, ma qualcosa gli diceva che Yoongi era lì.

Arrivò in un quarto d'ora e si sbrigò a riprendere la rosa per poi entrare velocemente in stazione.

"Mi..mi scusi, sa dirmi dov'è il binario del treno per Daegu?" Chiese ad un uomo della sicurezza.

"Il quarto, sta per partire, le conviene sbrigarsi"

"Okay, grazie" annuì e scattò verso di esso, imprecando.

Non poteva partire, non senza di lui, non senza sapere che Jimin lo amasse da anni.

Fu allora che lo vide.

Un cappello nero in testa ed una felpa del medesimo colore, uno zaino sulle spalle, camminava a passo svelto verso l'entrata.

Corse verso di lui. "Yoongi!"

Lui si paralizzò all'istante, e Jimin lo raggiunse, sentendo gli occhi pizzicare quando lui si girò.

"Non andartene" mormorò, la rosa in una mano e lo sguardo nel suo.

"Jimin..." cercò di dire, stupito.

"Non farmi questo, per favore" disse Jimin a bassa voce.

"Non posso restare"

"Sei uno stupido, Yoongi" scosse la testa il biondo. "Un idiota, capito? Perché l'hai fatto?! Perché sei arrivato a conclusioni affrettate?"

"Cosa..."

"Perché non mi hai detto nulla? Se solo ti fossi palesato, avrei avuto le idee più chiare, invece mi sono scervellato per mesi cercando di capire cosa provavo per le parole che mi scriveva Suga e per i sentimenti che so di avere dalla prima volta che ti ho visto all'università" iniziò Jimin avvicinandosi a lui. "Se solo avessi saputo che Suga e Yoongi sono la stessa persona io...

"T-tu cosa, Jimin?" deglutì a vuoto il maggiore.

Allora il biondo scosse la testa, portando la sua piccola mano sulla guancia di Yoongi.

"Avrei potuto amare ogni singola cosa di te, Yoongi, come sto facendo ora.." sussurrò, avvicinando le labbra alle sue.

Le loro bocche si scontrarono finalmente, e Yoongi si sentì bene davvero, dopo tutto quel tempo passato ad immaginare.

Jimin continuò ad accarezzargli gli zigomi con un pollice, portando l'altra mano su quella dell'altro e farsi abbracciare.

Quel bacio così pieno di amore e di passione sembrò non finire più.

Erano in una stazione, ma poco importava quando i loro sentimenti per l'altro erano così forti e reali, finalmente realizzati.

E così si allontanarono svogliatamente, per poi guardarsi negli occhi.

"Che aspetti a dirmelo, Yoongi?" Si morse il labbro il minore, stringendo i suoi capelli tra le dita.

"Ti amo così tanto, Jimin"

" Ti amo anche io, Yoongi"



E beh, questo era l'ultimo capitolo, ma ci sarà l'epilogo so stay tuned
E niente muoio di softaggine ciaoooo
Notte
Clau

𝔽𝕝𝕠𝕨𝕖𝕣𝕤 [𝕞.𝕪𝕘+𝕡.𝕛𝕞]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora