CAPITOLO 5-Un pò d'affetto.

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La normalità non sarebbe più tornata. Erano successe troppe cose.

Kevin si teneva distante da qualunque essere dotato di occhi,naso,bocca,e orecchie. L'unica cosa che voleva fare era prendere a pugni qualcuno,magari Hope stessa.

Kyle si era rilassato,sapendo che le probabilità di incontrare ancora Cecilia,erano piuttosto basse. Ma ancora non trovava il modo di parlare con Hope,di donarle tutte le belle parole che si era preparato davanti allo specchio.

Cecilia dal canto suo,aveva appena superato il periodo di imbruttimento post-rottura,o almeno così lo aveva chiamato Hope. A lei aveva detto tutto,senza paura. Le aveva ben detto "quel coglione è sempre stato innamorato solo di te". Gli occhi di Hope avevano disegnato un cerchio,e della questione non se ne era più parlato.

A Hope le ci era voluto un pò per smettere di usare il soprannome "principessa Cecy" per Cecilia. Ogni tanto le scappava ancora. Si vedevano spesso dopo la confessione su Tom,anche se sempre da Hope. Parlavano del ballo delle debuttanti,per il quale Cecilia si stava preparando,e dell'università che avrebbe preso Hope dopo il diploma. Una volta erano andate al cimitero insieme,e Hope aveva messo uno dei gigli bianchi della signora Van Der Blitz a Tom. Non gli aveva mai dato dei fiori. Cecilia suggerì a bassa voce di scrivere una lettera ai genitori,da lasciare sulla tomba,in modo che loro potessero perdonarla. Hope fece finte di non sentire.

Emily a scuola era molto taciturna. I suoi compagni non le dissero nulla, finalmente nessuna voce stridula li avrebbe assillati alle otto del mattino. Emily,scoperto il piacere del silenzio,continuava a fissare il corpo sottile di Samantha. Non poteva fare a meno di desiderarlo,ad ogni modo. Guardava il modo in cui le gambe si potessero avvolgere con una mano,e il suo bacino delicato. Era per questo che piaceva a Jake,non lo biasimava.

Chad,era sparito. Nessuno aveva più notizie di lui,nemmeno Kyle. A scuola non veniva,ma i professori non sembravano preoccuparsene molto.

Hope era preoccupata,non l'aveva nemmeno chiamata per sapere se si era ripresa. Emily le aveva detto che era arrivato in ospedale. Ma non era mai entrato nella stanza di Hope. Iniziava a preoccuparsi,non era un atteggiamente da Chad quello,insomma era più una cosa alla Kyle. 

Pensò che il professore di calcolo lo sapesse,visto il suo atteggiamento assolutamente indifferente ogni volta che la classe rispondeva 'assente' quando nell'appello arrivava il nome di Chad. Così Hope gli andò a parlare. 

Il professore era un uomo sulla sessantina il cui volto rugoso,lasciava trasparire degli occhi chiari, simili a due perle. Delle venature laterali leggermente verdi,arrivavano fino alla pupilla nera e piccolina. Nascose quelle due meraviglie con delle lenti,e abbassò la testa sui compiti alla fine della lezione. Hope si alzò,e si avvicinò alla cattreda,lentamente,dando modo a tutti di uscire presi dalla frenesia di tornare a casa. Hope pensò ai suoi compagni,che avrebbero raccontato dei voti che avevano preso oggi e chiesto il permesso per la festa di stasera. Mentre lei non aveva nessuno a cui dire certe cose. Alla fine anche l'ultimo dei poveracci,ha bisogno di una madre. 

Anche un'assassina,ha bisogno di una madre. 

-Professore?-

Non alzò lo sguardo dal compito che stava correggendo.

-Mmm.-

Hope prese fiato,e decise che arrivare dritta al nucleo della discussione,era l'unico modo per catturare definitivamente l'attenzione.

-Dove è finito Chad?-

Il professore fu improvvisamente risvegliato da quella domanda. Alzò gli occhi color mare. Hope non smise di fissarlo. E quegli occhi,gli uni dentro gli altri erano come un mare dentro un altro mare. 

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