Quel Ragazzo Dei Bassifondi Romani

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Mi concentro sul nero pece di quei capelli, così soffici al tocco, così incredibilmente ribelli. Scendo a contemplare quella pelle perfetta, dove mi scontro con due occhi scuri, bramosi, eccitati, mi vuole, mi desidera. Sposto velocemente lo sguardo per non cadere in tentazione, devo finire questo lavoro, dannazione, i miei istinti mi portano a un fortissimo desiderio di abbandonare tutto e lasciarmi avvolgere dalle sue braccia.
Devo finire questo dipinto, non farò più l'errore di incrociare quegl'occhi dannati. Definire i lineamenti del suo naso, con sfumature di luci e ombre, mi fa ritrovare la pace. Ma all'arrivo di quelle labbra carnose il desiderio mi assale nuovamente, cerco di dipingere in fretta, prima che lui se ne accorga.
Troppo tardi, sono concentrato sulla bocca e ciò che la circonda, ma percepisco la sua mano sfuggita alla posa, che sale lentamente lungo il suo corpo.
Lentamente si accarezza il collo, risale il mento e arriva alla bocca, con dolorosa lentezza accarezza le sue labbra, non staccando il suo sguardo da me, sono perduto, mi ha intrappola e ne è perfettamente consapevole. Impreco abbandonando pennino e pennello, sento un animale oscuro che si agita in me, in un secondo gli sono addosso . Finalmente posso essere io a far passare le mie dita sulla sua pelle liscia, gli leggo il piacere negli occhi, giunto alle labbra, imito ciò che avevo visto prima, per poi afferrargli la mascella e far coincidere le mie labbra sulle sue.
Che meraviglia, questo è il mio mondo e voglio restarci per sempre, gli levo l'inutile lenzuolo bianco che lo copriva, gli avevo chiesto di indossarlo così da sperare di riuscir a finire un dipinto, per una volta.
Ma era stato tutto inutile. Infondo, non importa così tanto, finché siamo io e lui, finché quel che siamo rimarrà qui, su questo letto, in questa fredda cantina, nessuno ci condannerà all'inferno, posto che non lo siamo già. Passo le mie stesse mani su quella pelle calda, bollente, arde e chiede di essere toccava, violata, baciata. Anch'io chiedo di essere bramato, abbracciato, vissuto e lui di certo non si tira indietro, in un attimo la situazione si ribalta ed è sopra di me.

Ora è lui a lasciare baci infuocati per tutto il mio corpo, lui a godere per le mie espressioni di piacere. Molti pensavo che due uomini che si concedono l'un l'altro sia qualcosa di innaturale, anch'io lo pensavo, mi è stato insegnato così.
Ma cosa c'è di innaturale nell'amare? Amare così ardentemente da superare ogni dogma, ogni divieto, ogni limite posto dalla società. Da quando ho scoperto questo tipo di amore sono confuso, affranto, distratto, non so più a cosa credere, a chi credere. L'unico che riesce ad agire con sicurezza e determinazione è l'istinto, che ora, in me, è in grado di zittire tutti i miei tormenti.

I miei momenti più folliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora