Quant'è il valore di un essere umano? Il valore dell’attesa? Cosa vuol dire attendere qualcuno? L’orgoglio ti dice che aspettare qualcuno è stupido, devi viverti la vita e chi ti vuole davvero ti seguirà. Però la vita non è solo questo, non ci si incontra tutti nel giusto momento. Cosa sono gli incontri? Perché incontriamo quelle persone in quel preciso momento della nostra vita? La libertà, l’amore, l'emozioni: sento tutto in modo così potente e incontrollabile. Voglio essere libera, voglio essere amata, voglio essere sola. In questo momento voglio essere sola, voglio chiudermi in me stessa, credo non ci sia nessuno in grado di comprendermi, nessuno a cui vale la pena raccontare come sto veramente. Solo la scrittura riesce a tirare fuori le mie emozioni, guarda ora, sto tremando, vorrei piangere, ho il cuore pesante, sono un turbine incontrollabile di emozioni. Voglio vivermi la vita, per questo ora mi terrò tutto questo per me. Voglio vivere con le persone, voglio vivere le persone, ieri sera è stato bellissimo, era tempo che non stavo così bene, che non mi sentivo così libera. Così libera perché non ero legata a nessuno, c’ero io e me stessa, me stessa ed io. Ho smesso di cercare supporto negli altri, di cercare conforto nel prossimo, il prossimo non ti capirà mai abbastanza e non c’è niente di peggio che aprirsi con qualcuno che non ti comprende.
Io so quello che ho vissuto e anche se ora non ci voglio pensare, ricordo con estrema precisione, ricordo tutto. Tutto. Davanti a me stessa posso non nascondere nulla, davanti agli altri ho bisogno di dire che ho chiuso, è finita, l’ho dimenticato. Davanti a me stessa posso permettermi di parlarne, perché tanto far finta che lui sia fuori dalla mia testa non ha senso, far finta che non mi abbia cambiato non ha senso. Io ricordo tutto, i baci, le carezze, i sospiri, i brividi, le parole sussurrate. Le nostre anime si sono amate in qualche vita precedente: magari eravamo due fratelli separati alla nascita, che si incontrano per la prima volta da adulti e si innamorano, commettendo quel' errore imperdonabile chiamato incesto. Ci siamo amati in vite precedenti ma in modo tormentato, in modo malato, lei in adorazione di lui, e lui con la testa piena di pensieri.
Tutto questo è amplificato dal' essere lontano dalla famiglia, dagli affetti, da chi mi ha cresciuto e dalle uniche persone che mi amano davvero. Ecco, queste persone stanno passando un momento difficile, i sorrisi e la positività che si cerca sempre di avere iniziano a crollare. C’è tanta umanità in tutto questo e i genitori sono umani che soffrono, non me ne sono mai accorta tanto quanto ora.
Io sono lontana, in un contesto dove tutti cercano affetto e seguono quegli istinti carnali che in noi giovani sono così amplificati. Siamo un groviglio di ormoni e respiri, cerchiamo sesso in ogni cosa ma rifiutiamo di ammettere l’affetto. Proclamiamo il sesso senza aver paura, ma quando si tratta di affezioni voltiamo la faccia dall'altra parte, non ammettendo la loro presenza. Perché il sesso è figo, è una necessità corporea che non fa paura, ma dire che hai bisogno di affetto è da deboli, nessuno lo dice ma nel profondo di noi stessi tutti lo pensano in modo più o meno conscio.
Io voglio fottermene, ho bisogno di affetto, ho bisogno di abbracci e non avrò paura di mostrarlo, ne ho bisogno perché sono lontana dalla mia terra, dalla mia casa, dalle mie radici; ma in realtà fan culo, non devo spiegazioni a nessuno. Ho bisogno di affetto come ho bisogno di sesso, non voglio privarmi di niente di tutto ciò. Allo stesso tempo voglio essere libera, essere me stessa e no, non amare con tutta me stessa perché l’ho fatto e il mio cuore non potrebbe reggere un’altra volta tutto questo. Soprattutto in questa situazione delicata, con tutti questi scombussolamenti il mio cuore è fragile come il cristallo, posso percepirlo, voglio proteggerlo dalle altre persone, ma non da me stessa. No, qui, di fronte a tutte le parti di me stessa dico che ho amato, ho amato per la prima volta nella mia vita. Che poi non è vero, però questa volta è stato diverso e lo saranno anche le prossime volte. Ho provato l’amore tempestoso della passione, quello che non pensa a nulla e avviene soltanto, quello che fa soffrire terribilmente. Ecco, l’ho provato ma non voglio più viverlo, fa troppo male, fa troppo male e ci si mette troppo ad espellerlo, prende troppo controllo su di me. Sono una persona che i sentimenti romantici li vive intensamente e l’amore passionale mi distrugge.
Non voglio pensare al futuro, voglio pensare ad ora ed ora sono una persona così diversa che non mi riconosco più. Non parlerò più di lui con nessuno, lo giuro. Solo qui, solo qui aprirò i miei sentimenti e dirò che sono distrutta, lo ammetto senza ritegno, dall'alto dei miei vent'anni.Non è stato un amore duraturo, è stato un amore passionale e non abbiamo fatto l’amore, ma io l’ho sentito sulla pelle, vivo e vibrante. Sono libera.