Corpi che si abbracciano. Mani che si sfiorano. Tensione, eccitazione, sicurezza. È un tutt’uno, sempre, che gira, vortica e si ingarbuglia. Il tuo corpo manda scariche elettriche, accentui quel tocco, poi lo addolcisci; perlustri pelle, calda, morbida. È una danza, la danza della vita. Per qualche istante ti estranei e ti ritrovi a concentrarti sulla persona con cui sei, sii è proprio lui. Lui e non qualcun altro. Questo ti riempie di gioia. Doni affetto avvolgendo l’altro, vuoi avere il controllo, e poi essere sovrastata. Cerchi di capire i linguaggi del corpo, parlare ti sembra un’inutile seccatura che farebbe crollare la bolla di cristallo in cui siete. Però hai domande, è giusto? Va bene così? No, così no, ecco si, li bravo, non sarebbe più facile se glielo dicessi? Vorresti urlargli di dire qualcosa, qualsiasi cosa, per capire cosa gli frulla in testa. Poi ti calmi, decidi che per il momento stai bene così. Quel che vuoi davvero e spendere altro tempo con lui, in futuro. Vuoi conoscerlo. Perché se i vostri corpi hanno iniziato a conoscersi quella sera le vostre menti sono ancora lontane dal comprendersi. Percepisci un accenno d’intesa, questo è ciò che ti ha spinto ad iniziare. Però non sai mai cosa l’altro pensa o cosa l’altro percepisce, ma è anche inutile farsi complessi mentali per capirlo, se davvero ti interessa così tanto, chiederai.
Aveva uno sguardo serio, come concentrato, perso e mezzo addormentato. Gli occhi sono sempre chiusi, questo ti permette di guardarlo inosservata. È impaziente, tu su questa cosa un po’ ci giochi. Ti piace andare con calma, ti piace allontanarti per un istante e osservare la sua bocca semi aperta e gli occhi socchiusi, in attesa di riprendere la danza delle vostre bocche.
Ti piace baciargli il collo, immergerci il naso dentro, percepire il suo odore, sentirsi coccolata.
Ti piace perlustrare il suo corpo, così diverso dal tuo, inaspettatamente magro. Puoi sentire le costole, contarle se ti piace, percorrere la linea dei pettorali, proseguendo poi per la clavicola, perfettamente palpabile. Se fai scivolare le mani oltre puoi toccare la schiena, liscia, calda, con la spina dorsale che l’attraversa al centro, anch’essa delineata perfettamente.
Tu non sai cosa sia successo, non sai esattamente cosa hai provato. Sai solo che sei stata bene e vorresti che succedesse ancora.
Ora la questione è:
Almeno su questo, siete sulla stessa linea d’onda?
Se no siamo messi male.