➰ Capitolo 18

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Quando mi svegliai, non trovai più Klaus e la bambina di fianco a me, iniziai ad agitarmi, mi alzai dal letto e iniziai a cercare da per tutto, finché non lo trovai in salotto sulla sedia a dondolo

mi appoggiai al muro: << C'era una volta un ragazzo,  che veniva continuamente sgridato e picchiato dal padre, ma un giorno incontrò una bellissima ragazza, i due si innamorarono subito e si giurarono amore eterno, ma la ragazza fu maledetta

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mi appoggiai al muro: << C'era una volta un ragazzo, che veniva continuamente sgridato e picchiato dal padre, ma un giorno incontrò una bellissima ragazza, i due si innamorarono subito e si giurarono amore eterno, ma la ragazza fu maledetta... ogni volta che moriva, rinasceva e il ragazzo la trovava solo quando faceva diciassette anni, ma la cosa più brutta era che lei non si ricordava niente di lui e della sua vita passata, ma le cose andarono diversamente, lei cambiò e si ricordò di tutte le vite passate con quel ragazzo, i mesi passano e la ragazza mette al mondo una bellissima bambina, era la loro luce, la loro felicità >> non potevo crederci, Klaus le stava raccontando una storia, la nostra storia, mi avvicinai a lui: << Hai saltato parecchie parti nella storia signor ragazzo >> gli posai una mano sulla spalla: << Non potevo certo raccontare tutto, non è vero ragazza >> stavo per prendere in braccio la bambina, quando entrò Damon: << Avete finito di fare i genitori? C'è qualcuno che vuole fare lo zio >> alzai gli occhi al cielo, da quando era diventato zio, non riusciva mai a stare senza sua nipote: << Dai la voglio tenere un po' in braccio >> Klaus lo fulminò con lo sguardo: << Klaus dagli la bambina, almeno starà calmo, mentre noi andiamo fuori >> mi guardò in malo modo: << Fuori? >> presi la bambina, ormai dormiente, in braccio e l'adagiai delicatamente a Damon: << Fuori a cena >>Klaus sospirò: << D'accordo, ma se le succede qualcosa tutto voi siete morti >> lo presi per un polso e lo portai fuori da quella casa: << Annie ma perché dobbiamo uscire? Dobbiamo rimanere con nostra figlia >> ora faceva il padre geloso e super protettivo: << Perché voglio passare una serata sola con mio marito >> mi avvicinai e lo baciai

 ogni volta che moriva, rinasceva e il ragazzo la trovava solo quando faceva diciassette anni, ma la cosa più brutta era che lei non si ricordava niente di lui e della sua vita passata, ma le cose andarono diversamente, lei cambiò e si ricordò di ...

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in un attimo ci trovammo in camera da letto, si staccò da me: << Ti porterò fuori un'altra volta, ma ora voglio altro >> mi strappò i vestiti di dosso, così come io feci con lui, mi spinse sul letto: << Vacci piano Klaus, non vorrai la casa piena di bambini >> lo sentii sorridere; passammo la notte a fare l'amore a gemere i nostri nomi.
Mi svegliai che era mattina, ero tra le braccia di Klaus, stava ancora dormendo, lo baciai delicatamente sulla bocca, non volevo svegliarlo, mi vestii e scesi giù, volevo stare un po' con mia figlia, ci sdraiammo sul pavimento e lei iniziò a giocare con un libro

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