➰ Capitolo 4

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<< Annie sei pronta? Dovevamo essere al grill mezz'ora fa >> mi urlò Jeremy infondo alle scale: << Jeremy arrivo, prendo la pochetto e scendo >> la cercai da per tutto, finché non la trovai, era sotto al letto buttata lì; uscii sala camera e senza uccidermi, scesi le scale: << Annie andiamo al grill, non a una sfilata di moda >> Jeremy scoppiò a ridere, mi allungò il mio giacchino in pelle e uscimmo, già a metà strada mi lamentai: << Sapevo che non dovevo mettermi i tacchi, io Caroline la uccido >> Jeremy sorrise: << È stata lei a dirti di vestirti così elegante? >> accennai un si con la testa, chiacchierammo del più e del meno, finché Jeremy non toccò il tasto Klaus: << Non l'ho più visto da quella notte. Damon mi ha detto che lui mi crede morta, così come crede morta Elena >> arrivammo davanti al grill: << Ma sei sicura che Caroline ha detto di andare al grill stasera? È chiuso >> guardai dentro e vidi le luci spente: << Proviamo ad entrare >> spinsi la porta e stranamente si aprì, entrammo: << C'è nessuno? Caroline? Elena? >> ad un certo punto le luci si accesero e tutti saltarono fuori urlando: << Buon compleanno Annie >> c'erano tutti, l'unico che mancava era Stefan, da quello che mi avevano detto Elena e Damon era con Klaus per pagare un debito: << Me l'avete fatta. Mi ero completamente dimenticata che oggi era il mio compleanno... grazie a tutti >> avevano prenotato il grill solo per noi, c'era alcool a volontà e musica a palla tutta la notte, da quello che mi aveva appena detto mio fratello Jeremy: << Bene amici miei, ora che la festeggiata è qua vogliamo un bel discorso >> urlò Caroline per tutta la sala, senza uccidermi per la millesima volta, mi aiutò a farmi salire sulla sedia, così tutti mi potevano vedere: << Innanzitutto volevo ringraziarvi per essere qui e soprattutto vorrei ringraziare Caroline che ha preparato questa sorpresa. Come sapete ultimamente non ho passato un bel periodo, così come mia sorella e mio fratello, ma tutti e tre, abbiamo deciso, che da oggi, ci lasciamo il passato alle spalle e andiamo avanti, divertendoci a partire da stasera >> presi la bottiglia di vino e la stoppai e bevvi a collo, tutti iniziarono ad applaudire, scesi dalla sedia e barcollando mi buttai in pista a ballare insieme alle mie amiche; vedevo che Elena guardava la porta di ingresso e sapevo già cosa pensava: << Elena non ci pensare >> le diceva Bonnie, le misi una mano sulla spalla: << Bonnie ha ragione... Elena devi andare avanti, vedi quel bel ragazzo laggiù, ovvero il mio ex fratello >> indicai Damon: << Vai e divertiti con lui >> la spinsi verso Damon e ci andò a sbattere contro: << Annie ma che fai? >> mi domandò Caroline sorpresa: << Segreti tra ex fratelli >> e le feci un'occhiolino, lei mi sorrise e capì: << Annie hai il bicchiere vuoto, aspetta che te ne portiamo un altro >> esclamò Caroline, prese Bonnie per un braccio e la trascinò al bancone dove c'era Matt; avevo la testa che mi girava, così mi appoggiai a qualcosa

ma proprio in quel momento il mio telefono iniziò a squillare, lo presi fuori dalla pochetto e uscii da grill per rispondere: << Pronto? >> risposi, ma nessuno parlava dall'altra parte, così tirai ad indovinare: << Klaus sei tu? >> sentii un sospi...

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ma proprio in quel momento il mio telefono iniziò a squillare, lo presi fuori dalla pochetto e uscii da grill per rispondere: << Pronto? >> risposi, ma nessuno parlava dall'altra parte, così tirai ad indovinare: << Klaus sei tu? >> sentii un sospiro: << Sono io >> delle lacrime mi rigarono il volto e mi portai una mano alla bocca: << Stefan mi ha detto che oggi è il tuo compleanno e così volevo farti gli auguri >> mi appoggiai alla parete: << Pensavo che mi credevi morta >> dissi alla fine: << Prima che mi rispondessi sì >> mi ero tradita: << Volevo sentire la tua voce in segreteria e lasciarti un messaggio, ma mai avrei creduto che rispondessi, non piangere Annie, rovinerai il trucco, comunque stasera sei bellissima >> a quelle parole mi guardai intorno, volevo vederlo: << È inutile che mi cerchi, solo io posso vederti >> mi allontanai dal grill: << Klaus dimmi dove sei >> sentii delle foglie muoversi, mi girai ed era solo un gatto: << Voglio vederti >> non parlava più da cinque minuti, finché non ruppe il silenzio: << Va bene... girati >> mi girai e lo trovai a meno di un metro da me, agganciai la chiamata e misi via il cellulare, mi asciugò le guance bagnate dalle mie lacrime: << Ancora non ci credo che sei viva, sto sognando >> mi accarezzò la guancia: << Klaus tu mi hai salvato, il tuo sangue mi ha salvato, se non fossi intervenuto sarei morta >> l'abbracciai e lui ricambiò, restammo in quella posizione diversi minuti, finché non parlò: << Annie devo andare >> si staccò da me e mi diede un bacio sulla guancia

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