➰ Capitolo 7

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Lo abbracciai, sapevo che stando al suo fianco avrei incontrato ancora la morte, sentivo battere forte il suo cuore e lo strinsi ancora di più a me: << Niklaus possiamo parlare? >> Elijah interruppe il nostro abbraccio: << Fratello spero che sia importante, sono al quanto occupato >> mi staccai da lui: << Credimi lo è, andiamo nel tuo studio >> Elijah s'incamminò per primo: << Ti aspetterò qui >> Klaus mi baciò la fronte e seguì suo fratello.
Stavo curiosando per la stanza, quando notai un libro sulla scrivania, lo aprii e capii che non si trattava di un libro, ma di un diario.
"Mystic Falls 2018
Caro diario,
Ieri mi sono impossessato del corpo di Alaric, ho saputo grazie alle streghe, che Annie, vive in questa città e non è niente di meno che la sorella della doppelgänger, spero solo che non mi odi per ciò che sto per fare, lei è tutto per me; grazie al corpo di Alaric, sono potuto andare a scuola e quando l'ho vista, il mio cuore ha iniziato ad accelerare, era come me la ricordavo: bella, sorridente, dormigliona e ritardataria; ho parlato con lei solo per diversi minuti, non volevo che si accorgesse che non ero Alaric.
Ora non ho più tempo di scrivere, devo occuparmi di spezzare la maledizione del sole e della luna".
Così mi ha trovato grazie alla magia, volevo leggere altro, così andai all'inizio del diario.
"New Orleans 1718
Caro diario,
Ho appena perso Annie, la luce per i miei occhi, me l'hanno uccisa per vendicarsi di me; Elijah e Rebekah mi sono vicini, sono disposti ad aiutarmi per ottenere la mia vendetta; chiunque sia stato ha sbagliato a mettersi contro la famiglia Mikaelson. Quando li troverò, prima li torturerò e poi li ucciderò, dopo tutto sono il terribile Niklaus Mikaelson"
Girai ancora pagina, ero curiosa e sperai solo che Klaus non entrasse mentre sto violando la sua privacy.
"New Orleans 1720
Caro diario,
Io e la mia famiglia siamo dovuti scappare, Mikael ci ha trovati, non so bene come, non ho potuto ancora trovare colui o colei che ha ucciso Annie, ma stando dalle ricerche, ovvero il centinaio di persone che ho torturato e ucciso, abbiamo capito che si tratta di un vampiro molto furbo, ha cancellato le sue impronte; devo ammetterlo è davvero uno stupido se vuole fregare uno come me"
Chiusi il diario e lo misi dove l'avevo preso, ero sconvolta, ha ucciso tutte quelle persone solo per trovare il mio assassino, non volevo rimanere in quella casa per nulla al mondo; lasciai un biglietto a Klaus con scritto di non cercarmi più; scesi le scale, ma le voci che provenivano dietro a una porta mi attirarono: << Allora Elijah, non ho tanto tempo. Cosa avevi di così urgente? >>
<< Klaus, dobbiamo partire, mi è giunta voce che a New Orleans, stanno cospirando contro la nostra famiglia, soprattutto su di te, vogliono la tua testa >>
<< Elijah calmati, ho e abbiamo nemici da per tutto e sappiamo bene che non posso morire per così poco >>
<< Klaus questo è il minimo. A New Orleans c'è un vampiro che si crede il re della città >>
<< Chi è quel maledetto? Lo voglio uccidere!! Come si permette di prendere ciò che è mio, quella città l'abbiamo costruita noi >>
<< Purtroppo lo so Niklaus e so anche chi è quel maledetto >>
<< Dammi il nome >>
<< Marcel >>
<< Quel Marcel? >>
<< Proprio lui e devi sapere altro... ho scoperto chi ha ucciso Annie nel 1718. Grazie a una buona indagine, mi ha portato a un nome: Marcel >>
<< Che sia maledetto >>
<< Credo che sia ora di risvegliare la famiglia >>
<< Lo credo anch'io >>
Sentito questo mi allontanai dalla porta e corsi a più non posso verso casa di Damon, volevo confidarmi con qualcuno e lui era la persona giusta: << Annie che ci fai qui? >> era appena uscito dalla doccia: << Damon... i-i-io n-non so più cosa a credere... è un mostro >> Damon si avvicinò a me: << Chi Annie? Non capisco cosa vuoi dire >> mi sedetti sul suo letto: << Klaus... Gli ha ucciso tutti >> si sedette di fianco a me: << Chi ha ucciso Annie? >> lo guardai negli occhi: << Delle persone... Ti prego Damon aiutami, voglio dimenticarlo >> e lo abbracciai, le lacrime iniziarono a scendere: << Annie se questo ti rende felice lo farò >> mi tolsi via la collana che mi aveva regalato Klaus e la posai sul comodino, guardai Damon: << Annie sto facendo questo per vederci felice, per te Klaus e Elijah non sono mai esistiti, non hai mai provato nulla per Klaus, ed è meglio che te lo scordi, io e te abbiamo parlato di te e della festa che darai stasera a casa mia >> sbattei le palpebre: << Una festa Damon? Questo sì che è grandioso, devo parlare con Caroline >> presi fuori il cellulare dalla borsa, ma Damon mi fermò: << Ci penso io a chiamarla e invitare le persone, te stai pure qua e riposati >> mi sdraiai sul suo letto e chiusi gli occhi, so che dopo tanto riposerò bene.
<< Dov'è lei? Spostati Damon, prima che ti uccido >> sentivo delle urla dal piano inferiore: << Klaus è meglio che te n vai >> mi alzai dal letto e scesi le scale: << Damon che succede? E chi è lui? È un tuo amico? >> mi ero seduta sull'ultimo scalino: << Che cosa le hai fatto? Non si ricorda più di me >> urlò lo sconosciuto a Damon: << Me l'ha chiesto lei e ora ti chiedo di andartene e di non tornare più >> lo sconosciuto se ne andò più furioso che mai: << Annie vai a prepararti che tra poco arrivano gli invitati >> diedi un bacio a stampo a Damon e corsi su per le scale.
Erano già le 21 così decisi si scendere e incontrai mia sorella: << Annie ti stavo per venirti a chiamare >> le sorrisi: << Scusa per il ritardo... Elena promettimi una cosa... che mi lascerai bere tanto per favore? >>

<< L'ultima volta che hai bevuto tanto, ci mancava poco che andavi in coma etilico e tutto questo per colpa del tuo ex ragazzo, ma se mi prometti che bevi con discrezione allora va bene >> l'abbracciai, la presi a braccetto ed entrammo in salotto

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<< L'ultima volta che hai bevuto tanto, ci mancava poco che andavi in coma etilico e tutto questo per colpa del tuo ex ragazzo, ma se mi prometti che bevi con discrezione allora va bene >> l'abbracciai, la presi a braccetto ed entrammo in salotto.
Ballai e bevvi per quasi tutta la serata, fino a quando non decisi di prendere una boccata d'aria e uscii in giardino, guardai il cielo e le stelle: << Come mai sei fuori tutta sola? >> mi girai e c'era Stefan: << Volevo prendere una boccata d'aria >> mi sedetti sul muretto: << Come stai Stefan? >> gli domandai tutto ad un tratto: << Diciamo bene, per così dire te? >> si sedette a vicino a me: << Lo stesso... siamo proprio "fratelli" >> e sorrisi, così fece anche lui

 siamo proprio "fratelli" >> e sorrisi, così fece anche lui

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<< Già... ti andrebbe di prenderti una vacanza? >> mi domandò a un tratto: << Perché no, dove andiamo? >> ero tutta eccitata: << Che ne dici di New Orleans? C'è un sacco di divertimento >> mi offrì la mano e l'accettai: << New Orleans sia >>.

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