Capitolo 1

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Dopo essere entrata nell'acqua bollente e profumata libero un sospiro di sollievo.

'Finalmente posso farmi un bagno e mangiare qualcosa di consistente. Quasi quasi iniziavo a sentire la mancanza di quelle deliziose cenette che si facevano agli Inferi!' Penso abbandonandomi ad una leggera risata per l'assurdità dei miei pensieri.

Lentamente avverto i miei muscoli sciogliersi e la sporcizia che era attaccata al mio corpo scivolare via insieme alle brutte sensazioni e alle preoccupazioni dei giorni passati.

Mi abbandono contro il bordo della vasca e chiudo gli occhi assaporando meglio il tepore dell'acqua che mi culla dolcemente, mentre nella mia mente riaffiorano rapidamente le ultime ore della giornata.

'Mai avrei pensato che quelle tre pesti potessero avere una reazione tanto forte e plateale. Siamo rimaste a terra, nel bel mezzo della piazza, per più di mezz'ora. Pensare poi che per tutto il tempo non abbiamo fatto altro che piangere e dirci <io>, <tu>, <noi> e <qui> mi sembra fantascientifico. Che dire quindi... il nostro è stato davvero un discorso molto profondo e toccante! Per non parlare poi del fatto che ci bastava guardarci un istante negli occhi per riaprire nuovamente i rubinetti. Che poi, a saperlo prima che avevo tutte queste lacrime da versare le avrei sfruttate diversamente... potevo anche crearmi un giro di miliardi di euro e soddisfare il fabbisogno dell'intero popolo africano con le mie lacrime!' Penso liberando un sorriso divertito.

'E quando finalmente mi sono resa conto che eravamo ancora in piazza non vogliamo parlarne? Certo che sollevare lo sguardo e scontrarmi con le espressioni divertite degli abitanti del villaggio non è stato proprio il massimo. Meno male che Lilith è riuscita a convincere quei tre cicloni che era il caso di lasciarci andare e dirigerci verso casa sua, al riparo da sguardi indiscreti.' Penso, ancora imbarazzata per la figuraccia fatta.

Scuoto la testa aprendo gli occhi e osservando fuori dalla finestra. Certo che <casa> non è il termine adatto per descrivere l'abitazione della Regina degli Inferi. Sorrido ripensando alle espressioni divertite delle nostre amiche quando davanti a noi si è stagliata una vera e propria villetta a due piani, fatta interamente di legno e posta in una zona più isolata rispetto al centro abitato. Una volta entrate poi, io e Bianca siamo rimaste completamente a bocca aperta. Se da fuori l'aspetto da <rifugio di montagna> ci aveva conquistate, una volta dentro siamo rimaste senza parole. Tutto l'arredamento era fatto interamente in legno, ad eccezione dell'enorme camino in mattoni che predominava sulla sala. Davanti ad esso due enormi divani in pelle nera, a terra un grandissimo tappeto che dava l'aria di essere molto morbido con sopra un tavolino in legno. In fondo alla stanza faceva bella mostra di sé un elegante pianoforte a coda, nero e lucido. Alle pareti, invece vi erano delle librerie alte fino al soffitto. Dopo qualche istante sono entrata in una porta che dava su una cucina ultramoderna, grande quanto la casa in cui abitavo con le mie amiche. Dopo essere salite al piano superiore, invece, ci siamo ritrovate in un corridoio su cui si affacciavano sei camere da letto matrimoniali, ognuna delle quali aveva annesso il proprio bagno personale.

Ed ora mi trovo proprio dentro il bagno della stanza che mi è stata assegnata.

Faccio un sospiro e afferro la boccetta dello shampoo al cocco e cioccolato. Mi verso una generosa quantità di prodotto sulla mano e inizio a lavarmi i capelli, mentre un delizioso aroma si diffonde nell'aria. Con un gemito di piacere insapono e sfrego con forza la mia testa, impegnandomi a districare con delicatezza tutti i nodi. Non appena ho finito li sciacquo e ripeto l'operazione per altre tre volte. Una volta che ho terminato con i capelli passo al corpo. Afferro il bagnoschiuma alle fragole e versatolo sulla spugna inizio a massaggiare le mie povere membra distrutte.

Arrivata alle cosce mi torna in mente l'immagine di Lucifer, che inginocchiato in mezzo alle mie gambe, mi morde nutrendosi di me.

'Chissà che starà facendo adesso. Le sue ferite saranno guarite? Si starà nutrendo a dovere? Sicuramente quella smorfiosa di Evelyn non avrà perso la minima occasione per stargli addosso.' Sussulto leggermente quando mi rendo conto dell'assurda piega che hanno preso i miei pensieri.

Guardians of the Elements: Infernum - Gli Eredi Del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora