Dolore. Immenso. Folgorante.
Stringo gli occhi non riuscendo a trattenere le lacrime che, traditrici scivolano lungo le mie guance, lasciando su di esse profonde scie di cocente umiliazione.
Perché è così che mi sento. Umiliata, violata e defraudata di ogni cosa.
Mai avrei pensato di provare, un giorno, questi orribili sentimenti.
Stringo con forza le labbra riuscendo in qualche modo a trattenere l'urlo agonizzante che mi sale in gola.
Una nebbia oscura avvolge la mia mente, preda delirante di pensieri caotici e contrastanti, fagocitandola nel suo abbraccio di tenebra.
'E lui dovrebbe essere la creatura a cui sono stata destinata? Chi mai potrebbe essere così mostruoso e privo di scrupoli la violare e sottomettere con la forza la sua compagna? Che futuro potrò mai avere se accanto ho qualcuno che è incapace di provare alcun sentimento a parte l'odio e la rabbia?' Penso disperata lasciandomi sfuggire un singhiozzo.
Improvvisamente qualcosa di caldo e umido si posa sulla mia fronte dandomi un momentaneo senso di sollievo. Subito dopo un fiotto d'aria bollente si infrange sul mio volto, inondandomi le narici del delizioso odore di rose rosse.
<<Calmati bimba; smetti di piangere. Il peggio è passato.>> Sento dirmi con tono caldo e rassicurante dalla causa di tutti i miei mali.
Spalanco gli occhi puntandoli sulla figura sfocata del Principe che immobile mi osserva.
Dopo un po' lo sento sospirare pesantemente con aria quasi rassegnata, prima di vederlo abbassarsi sulle mie labbra.
Con gesti delicati incomincia a vezzeggiarmi e adularmi, lambendo con perizia ogni angolo della mia bocca. Sento il cuore accelerare rapidamente i suoi battiti quando con gesti timidi e quasi reverenziali incomincia ad incoraggiarmi a ricambiare il suo bacio.
Della violenza e del risentimento di poco prima non vi è più traccia, quasi come se quei momenti di follia non fossero stati altro che il frutto della mia immaginazione. E quasi potrei credere di aver sognato ogni cosa se non fosse per il dolore e il bruciore che avverto alle mie parti intime.
'No. Non devo farmi incantare dai suoi modi. Io so chi è in realtà Lucifer, così come so che questo momento non è destinato a durare ancora a lungo perché molto presto farò o dirò qualcosa che non gli piacerà e allora mi ritroverò difronte Mr Pazzo Furioso. Senza naturalmente dimenticarmi che Inganno è il suo secondo nome!' Penso bloccandomi.
Dopo qualche istante, non ottenendo alcuna reazione da parte mia se non quella di farmi irrigidire sempre di più, Lucifer si ferma puntellandosi sui gomiti, e continuando a pesare su di me mi tiene bloccata sul materasso impedendomi qualsiasi movimento.
In silenzio lo scruto attentamente in volto per cercare di capire quale sarà la sua prossima mossa, notando solo ora la tensione che gli indurisce i lineamenti. Lentamente scendo con lo sguardo sulle spalle irrigidite e poi più giù fino ad arrivare ai bicipiti gonfi e tesi. Svelta ritorno sul suo viso venendo subito catturata dal guizzo del muscolo della sua mascella.
È come se improvvisamente fossi riuscita a togliere quel velo che mi offuscava la vista e ora io sia finalmente in grado di vedere oltre il mio dolore.
'Perché? Perché arrivare fino a questo punto per poi non fare assolutamente nulla? Che senso ha? Cosa spera di ottenere?' Mi domando frastornata, percependo la fatica che sta facendo per rimanere completamente immobile e lasciarmi abituare alle sue dimensioni.
I miei dubbi e le mie domande rimangono sospesi tra noi, bloccati nella mia gola che si rifiuta di pronunciare quelle parole, ma ben visibili dalla mia espressione confusa.
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Guardians of the Elements: Infernum - Gli Eredi Del Destino
FantasyParte Seconda del capitolo Infernum della saga "Guardians of the Elements". Prima di passare a questa storia, è necessario leggere la precedente. *_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_* Anastasia, Bianca, Sarah, Elisabeth e Katherine. Cin...