13.

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"Razza di idiota alzati!" disse scoprendomi con forza Fred.
"Ma che problema hai?" Risposi ancora steso a terra.
"Sei tu che hai un problema" cominciò ad urlare. "Fai sempre così, la vittima; ti piace essere al centro dell'attenzione per ogni minima cazzata; adesso infatti non sapevi più cosa inventarti e la scusa del mi sono innamorato di tua sorella non funziona caro" era forse pazzo?
"Smettila di fare il cretino, che cazzo ti sei bevuto?" Dissi cercando di calmarlo. Presi il telefono per controllare l'orario. "Sono le tre di notte, cos'hai fatto in tutto questo tempo? Hai affogato il tuo qualunque cosa sia nell'alcool?
E poi prima hai detto di non voler litigare, ed ora se qui ad urlarmi contro." Cominciai ad alterarmi.
"Il mio qualunque cosa sia?" In quel momento non riuscivo bene a decifrare la sua espressione, era un misto fra il disgusto e la delusione "sai Ross, il punto è proprio questo,tu non hai mai avuto idea di cosa possa essere quel mio qualunque cosa sia!" Buttò fuori di getto. E per l'ennesima volta ero di nuovo in completa confusione. Mio dio.
"Cavolo, io non ti seguo più! Niente di ciò che hai detto ha un senso logico, quindi per piacere adesso calmati e mettiti a dormire" mi avvicinai a lui prendendogli la spalla, ma la scrollò via.
"No! Scopa me se non vuoi scopare mia sorella"
E dopo quelle parole, dette con tanta nonchalance, rimasi a bocca aperta.

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