24.

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"Fred, sono arrivato!" Urlai entrando in casa sua, mi aprì Kate, sua madre.
Mi offrì un pezzo di torta appena sfornata che gentilmente rifiutai, per quanto mi andasse quel pezzo di torta, dovevo correre a svegliare quel dormiglione di Fred; doveva sapere la novità.
"Fred!" Iniziai ad urlare bussando pesantemente alla porta di camera sua, mugugnò un arrivo.
Aspettavo fuori dalla sua porta, quando quella di Claire improvvisamente si aprì.
"Buongiorno ottusa" dissi ghignando.
"Buongiorno ragazzino" rispose lei con voce assonnata "che ci fa qui, ragazzino?"
"Vorrei ribadire il fatto che non sono un ragazzino, cara ottusa!" Dissi con fare da superiore " ad ogni modo, sono qui per Fred".
"Oh giusto, per Fred, certo certo!" Disse stropicciandosi gli occhi e facendo una smorfia "per un momento ho pensato che fossi qui per me" fece un sorriso schietto riedendo, con aria di sfida, e poi mi sorpassò andando verso il bagno.
"Come hai potuto pensare una cosa tanto stupida?" Dissi sfidandola a mia volta.
Lei aprì la porta del bagno ed entrata dentro si girò poggiandosi allo stipite della porta.
"Non so Ross, pensavo volessi dimostrarmi di non essere un ragazzino" disse incrociando le braccia e alzando le spalle.
"Oh bene" dissi avvicinandomi di poco "e come potrei dimostrartelo?" Giocai con lei.
"Non saprei" sorrise ancora ed entrò definitivamente nel bagno, abboccando la porta.
Sorrisi e senza pensarci un secondo corsi verso il bagno ed entrai.
"Chiudi la porta" disse.

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