Pietro è solo nella sua camera. Sta seduto sul letto dove dormiva l'ospite, e tiene sulle ginocchia il grosso volume illustrato di pittura contemporanea, che un giorno i due ragazzi avevano contemplato insieme.
Egli vi cerca, sfogliando le pagine con attenzione e quasi avidità, qualcosa che veramente lo interessa, ma che per la precipitazione stenta a trovare. E la riproduzione del quadro di Lewis. La ritrova, e comincia a osservarla pieno di una oscura buona volontà: come se la volesse interrogare, o come se la sua decifrazione fosse la soluzione di un oracolo.
Ma cosa può rispondere quella povera riproduzione di un quadro imagista del '14?
Anzi, al contrario, essa sembra aver perso tutto quel parlante incanto, quella tensione significativa e splendidamente sovraccarica di senso, che aveva affascinato e quasi commosso Pietro la prima volta che insieme all'ospite l'aveva vista.
Quelle superfici colorate (così splendidamente consunte, come se la materia su cui erano state dipinte fosse una materia sublime appunto per la sua povertà: del cartone, o della carta di poco prezzo, che facilmente ingialliscono), quei contorni precisi, fatti di un segno solo, a « scomporre » la realtà secondo una tecnica tra cubista e futurista, ma in realtà né veramente cubista né veramente futurista -appartenente, insomma, a una specie di civiltà della « scomposizione » (ma in realtà pura e ordinata come negli antichi artigiani - a dire quanto severe fossero le avanguardie del primo novecento): tutto questo sembra scaduto, deprezzato, deludente, impoverito.
Non si tratta che di una bella, elegante, povera cosa: un piccolo enigma inutile, dato che il senso cui si riferiva è un senso storico che sembra non aver più valore: e quindi sta lì come una reliquia, senza riferimenti.
Eppure Pietro vi si accanisce sopra, come a ricercare il senso non solo storico, cui tutti questi segni così rigorosi e precisi si riferivano; ma anche il senso che aveva avuto peso per lui, e per cui quel quadro era stato una rivelazione, solo poche settimane, o pochi mesi prima.

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Teorema
Ficción General2^ parte: Teorema - Pier Paolo Pasolini {Libro NON mio, NON ne detengo i diritti}