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La situazione era così assurda che quasi non ci credevo e pensavo si trattasse di un sogno; forse mi ero addormentata mentre aspettavo Matt, colta da uno stupido attacco di noia.
Invece era vero; avevo appena baciato il fratello della mia più grande cotta e non potevo perdonarmelo.
"Allora, sei rimasta incantata o ti hanno mangiato la lingua?" domandò divertito.
Ciò mi fece arrabbiare ancora di più; lui sembrava felice.
"Sei fuori di testa?" urlai dopo attimi di silenzio e di sguardi rabbiosi.
"Disse la ragazza che mi ha baciato pensando fossi mio fratello."
Lo avrei preso volentieri a schiaffi se non fossi stata troppo sconvolta.
"Perché sei venuto tu? Doveva esserci Matt qui."
"Una ragazza mi ha preso e trascinato fino a questa stanza; ha detto che mi aspettava una bella sorpresa."
Becca aveva confuso i due fratelli e, per colpa sua, avevo dato un bacio a quello sbagliato.
"È stato uno sbaglio. Mio Dio! Perché hai lasciato che ti baciassi? Sei davvero così stupido?" iniziai a sbraitare.
Lui mi guardava compiaciuto; un sorriso malizioso era presente sulle sue labbra.
"Di' qualcosa; perché stai lì fermo a fissarmi?" chiesi.
"Perché mi stai facendo diventare sordo; e poi sei buffa mentre urli"
Lo guardai di traverso.
Non mi sarei mai avvicinata a un tipo del genere; era l'opposto di Matt, una persona egocentrica e arrogante.
"Scherzo. Dovresti rilassarti un attimo; se vuoi chiamo mio fratello, così puoi ripetere quel pessimo discorso di poco fa" continuò.
"No, non ci pensare nemmeno; e poi non era un discorso pessimo. Lo sto studiando da settimane!"
Rise ascoltandomi.
"Direi una dichiarazione spontanea allora, complimenti."
Battè le mani con fare sarcastico.
"Sul serio, era una bella dichiarazione" insistetti.
"Faceva pena, ma il bacio non è stato niente male. Che dici? Ci riproviamo o vuoi ancora farlo con mio fratello?" si avvicinò a me.
Il suo sguardo si faceva sempre più intrigante; stava cercando di mettermi in soggezione.
Restai ferma per alcuni istanti, poi scoppiai a ridere.
"Nei tuoi sogni forse. Levati di mezzo."
L'allontanai e mi diressi alla porta.
Potei sentirlo sospirare.
"È stato un piacere baciarti" disse nel modo più fastidioso possibile.
Mi voltai verso di lui.
"Sarebbe stato meglio se non fossi tornato" risposi secca.
Uscì dalla stanza e mi convinsi che avrei tirato Becca per i capelli; quella ragazza mi aveva rovinato la serata e non sarei più stata clemente.
La cercai ovunque, passando in mezzo a corpi sudati e a ragazzi che cercavano di toccarmi il sedere, ricevendo solo spinte da parte mia.
Amavo le feste, ma non quelle con gente priva di contegno; di certo non avrei fatto sesso con dei tipi del genere.
"Hai visto Becca?" chiesi a Marcus che stava bevendo un sorso di qualche bibita.
Lui mi guardò confuso.
"Mi stai facendo davvero questa domanda?" rispose ridendo.
"Ho bisogno di parlare con lei; avvisami se la vedi in giro" dissi allontanandomi subito; non avevo tempo per conversare.
"Aspetta, ci vieni domani a teatro?" provò a fermarmi ma non gli diedi retta; ero così arrabbiata da non volerne sapere nulla di niente e di nessuno.
"Io ti aspetto" aggiunse con aria divertita.

Continuai a cercare; vedere tutte quelle persone indossare una maschera mi mise a disagio e, ovunque mi girassi, venivo osservata da gente anonima, alla quale non avrei potuto associare il benché minimo volto.
Ricordo ancora oggi il turbine di emozioni provate in quel momento:
la paura, la rabbia, l'angoscia.
Andai così a scontrarmi con l'ultima persona che mi sarebbe convenuto trovare davanti:
Richard.
"Hailey, ehi" mi salutò guardandomi dritta negli occhi.
I suoi capelli erano di un nero corvino; la maschera lo rendeva più misterioso del solito.
Essendo un giocatore di basket, era molto atletico.
"Non ho tempo, devo trovare Becca" risposi nervosa.
Non potei muovere un passo; lui si piazzò di nuovo di fronte a me.
Alzai gli occhi al cielo esasperata.
"L'ho vista prima. Mi ha detto che stasera saresti andata a letto con quel coglione di Matt; è vero?" chiese alterato.
Becca aveva davvero portato avanti il suo piano, a quanto pareva.
"Perché ti interessa? Non sono più la tua ragazza" ribattei.
"Lo eri fino a qualche mese fa, credo di doverlo sapere se ti vedi già con un altro, specialmente se si tratta di una persona che non mi piace."
Richard era un ragazzo protettivo e apprezzavo questa sua qualità, ma non era mai stato in grado di capirmi. Con lui dovevo essere sempre la fidanzata perfetta, andare alla partite, vestirmi come voleva, partecipare agli eventi dei suoi genitori e comportarmi come una principessa; in pratica, era una noia mortale
"Ok. Se proprio lo vuoi sapere, te lo dico: io mi vedo con Matt."
Non era per niente vero e, in quel momento, non sapevo quanti danni avrebbe causato quella mia piccola bugia.
"Come puoi farmi questo? Credevo ci fosse un legame speciale tra di noi; i miei genitori ti adorano!" piagnucolò ferito.
"Scusa, devo andare; ne parleremo un'altra volta."
Gli diedi questa risposta di fretta.
Vederlo così triste mi logorava; in fondo gli volevo bene.
Non aggiunsi altro e, sotto al suo sguardo distrutto, me ne andai, alla ricerca di Becca.
Anche se tenevo a Richard, ero certa dei miei sentimenti e avevo deciso di cambiare; non avrei più illuso nessuno, nemmeno lui, per quanto fosse irritante e sempre tra i piedi.
Trovai Becca poco dopo, mentre baciava Harvey Hansen, uno dei ragazzi più carini del corso di matematica, con lo sguardo da angelo e i capelli biondi.
Un vero e proprio principe azzurro.
"Becca, dobbiamo parlare" dissi.
Lei continuò a baciare il ragazzo, ignorandomi.
"Becca, guarda che ti sto parlando" la richiamai.
Rise e baciò Harvey con ulteriore foga.
"Adesso basta! Levati di torno tu!" spinsi via Harvey che mi guardò perplesso.
"Ma che fai Hailey? Non vedi che sono impegnata?" chiese Becca indispettita.
"Tu sei sempre impegnata. Ora ti fai pure viso d'angelo? Avevi detto che non ti piacevano i ragazzi troppo dolci" risposi.
"Davvero? Ma hai detto di trovarmi sexy" disse lui offeso.
"E ho detto la verità; la mia amica sta scherzando."
Becca finse una risata, rivolgendomi uno sguardo furioso.
"Va a prenderti da bere, continueremo dopo" gli disse come se stesse parlando al suo bravo cagnolino, dandogli un ultimo bacio.
"Va bene. Non divertirti troppo senza di me."
Lui sorrise e mi passò accanto, per poi superarmi con imbarazzo.
"Mi spieghi che cazzo ti salta in testa? Tu dovresti essere con Matt adesso" prese a sgridarmi Becca.
"Sarei con lui se tu non mi avessi portato il fratello sbagliato" ribattei.
Quella volta non avrei lasciato correre; dovevo farmi sentire.
"Cosa?" domandò assumendo un'espressione stupita.
"Hai capito bene. Tu hai preso l'altro fratello. Ti sei confusa, Becca; ho baciato il fratello sbagliato!" a quel punto sbiancò.
"No, dimmi che è uno scherzo" scoppiò a ridere.
"Non lo è; è stato terribile."
Incrociai le braccia al petto.
"Non ci posso credere" rispose.
"Nemmeno io; come hai fatto a confonderti?" urlai.
"Ma no, io parlo del fatto che ti sei baciata il fratello prima di me; ero così convinta che sarei stata la prima in tutta la scuola."
Non potevo credere che per lei fosse quello il problema; mi fece sentire quasi stupida.
"Tu sei una gran stronza" affermai.
"Cosa vuoi che ti dica? Mi dispiace se hai baciato il fratello sbagliato; è comunque un figo, che ti importa?" Mi diede una pacca sulla spalla.
"Mi importa perché a me piace Matt; ma tu cosa ne sai? Non provi nemmeno dei sentimenti."
Rimase sbalordita.
"Non puoi trattarmi così; sono la tua migliore amica. Grazie a me stasera hai almeno fatto qualcosa, saresti rimasta a casa a rimpiangere per sempre il fatto che non hai il coraggio di dichiararti."
"Sarebbe stato meglio, almeno non avrei fatto una figura terribile con il fratello del ragazzo che mi piace." Stavamo urlando già da cinque minuti e le persone alla festa l'avevano notato; eravamo sulla bocca di tutti.
"Sei una cagasotto Hailey, una vera cagasotto" mi urlò contro.
"E tu sei una stronza antipatica."
Spalancò la bocca.
"Ora basta, hai superato il limite" disse.
"Cosa vuoi fare? Prendermi a colpi di borsetta firmata?" la sbeffeggiai.
"Oh, adesso vedrai."
Mi saltò addosso poco dopo, facendomi quasi perdere l'equilibrio.
La cosa peggiore è che non fu quella la parte più disastrosa della serata.
Io e Becca ci stavamo prendendo a schiaffi e colpendo ripetutamente; finì perfino per lanciarmi addosso una bevanda e io feci lo stesso.
La festa si stava trasformando in un delirio; nessuna delle due aveva intenzione di fermarsi.
"Ti ammazzo stronza!" schiamazzai.
"Fatti sotto, oppure non hai le palle per farlo?" mi provocò.
Urlai e provai ad avventarmi su di lei, poco prima che Matt mi bloccasse afferrandomi da entrambe le braccia.
"Basta, state esagerando, datevi una calmata!" disse lui ma io, ormai accecata dalla rabbia e da una forte adrenalina, lo colpì sul mento.
"Ah, che male!" si lamentò portandosi una mano sul punto ferito.
Mi resi conto di ciò che avevo fatto, quindi smisi di muovermi.
Avevo appena colpito il ragazzo che mi piaceva.
"Oddio, mi dispiace, non volevo farlo" dissi preoccupata.
"No, non fa niente, mi hai solo distrutto la mascella" rispose.
"È una buona alternativa al bacio" commentò Becca.
Non perse il suo fare provocatorio neanche in un momento del genere.
"Quale bacio?" chiese Matt e io mi allarmai.
"Nessuno. Vediamo di mettere del ghiaccio sulla ferita" dissi nervosamente, prendendolo per mano.
Becca si mosse verso di noi.
"Tu resta qui" la intimai fermandola ancora in preda alla rabbia, poi trascinai via Matt; la gente che si trovava alla festa ci fissava con interesse.

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