Buon Halloween a tutti 🎃💀👻
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Raggiunsi l'auto di Matt con passo svelto; non vedevo l'ora di scoprire da cosa si fosse mascherato e speravo che il mio costume gli piacesse:
ero vestita da cheerleader assassina.
Mi piegai verso lo sportello e bussai al finestrino.
Avrei baciato Matt non appena l'avessi visto.
Il finestrino si abbassò lentamente e io esordì con un sorriso radioso sulle labbra: "La tua cheerleader è arrivata."
La mia gioia fu destinata a svanire poco dopo, dato che alla guida c'era Tristan.
"Ciao ragazzina, o dovrei dire cheerleader; hai sbagliato di nuovo fratello?" chiese divertito.
Halloween era la mia festa preferita ma lui sarebbe stato di certo in grado di rovinarla.
"Perché sei sempre in mezzo?" risposi furiosa.
"Forse non sono io a stare in mezzo ma tu a cercarmi ovunque" affermò sorridendo scaltro.
Indossava una giacca di pelle nera e i suoi capelli erano ricoperti di gel.
"Da cosa saresti mascherato?" domandai incuriosita.
"Hai presente Grease?"
"Certo, l'avrò visto almeno venti volte"
"Sono John Travolta nel film"
Ammiccò e, in un certo modo, lo trovai carino; si notava perfettamente la somiglianza tra lui e Matt.
"Hai consumato l'intera confezione di gel per capelli?" chiesi con tono acido.
"E tu chi avresti ucciso? Cheerleader" rispose sfidandomi.
Lo guardai con la stessa espressione furba che aveva in viso ma solo per alcuni istanti, poi distolsi lo sguardo imbarazzata.
Mi chiedo ancora se fossi davvero arrossita di fronte a quel ragazzo così bello ma misterioso.
"Ancora nessuno, ma starei attento se fossi in te" replicai e lui rise sotto ai baffi, poco prima che Matt ci raggiungesse.
"Scusa se ti ho fatto aspettare, stavo sistemando l'ultimo dettaglio" disse lui che mi baciò sulla guancia delicatamente.
Tristan cercò di non guardarci, anche se non ne capì il motivo.
"Oh, quindi saresti un lupo mannaro sexy" dichiarai guardando Matt dalla testa ai piedi.
Indossava una parrucca che rendeva i suoi capelli più folti e della finta peluria sulle braccia e sul collo.
Lui sorrise.
"Non sono certo del 'sexy' ma sì. E tu sei una cheerleader assassina" rispose eccitato.
"La più spietata, voglio ricordarlo a qualcuno."
Rivolsi un'occhiata fugace a Tristan che scosse la testa ridacchiando.
"Non mi avevi detto che ci avrebbe accompagnato lui" continuai parlando con Matt a bassa voce.
"Lo so, mi dispiace, è che mio padre non si fida a lasciarlo andare da solo, vuole che lo tenga d'occhio."
Tristan che veniva tenuto d'occhio, mi faceva quasi ridere; quel ragazzo non si sarebbe mai fatto controllare da nessuno, per di più da suo fratello.
"Buona fortuna allora, ti servirà" dissi.
"Non potrà essere così difficile" rispose Matt.
Rise per un po', fermandosi quando si rese conto dell'aria seria sul mio volto.
Lo guardai con compassione e, dopo alcuni attimi, lui si incupì.
"Sono nella merda" asserì poi, già esasperato.
"Ti starò vicino, non ti preoccupare." Gli diedi una pacca sulla spalla e salì a bordo, ricevendo un'occhiata più attenta da parte di Tristan, che da me non ottenne nulla.
Durante il viaggio in auto, io e Matt eravamo intenti a baciarci, senza dar peso al fatto che Tristan fosse lì con noi.
Lui ci guardava attraverso lo specchietto retrovisore, nauseato.
"Sei molto carina con questo costume" mi disse Matt, baciandomi ancora subito dopo.
Tristan sussurrò qualcosa e strinse più forte il volante.
"Carina?" risposi.
"Sì, sei carina."
Sorrise Matt impacciato.
"Idiota" bisbigliò Tristan.
"Che hai detto?" chiese Matt voltandosi verso di lui.
"Ho detto che siete molto carini" mentì Tristan, facendomi ridere.
Avrei tanto voluto scoprire che cosa si nascondesse dentro quel suo cervello da stronzo arrogante, se ci fosse stata anche qualcosa che valesse la pena apprezzare.
"Tristan deve interpretare il personaggio di un ragazzo saccente e pieno di sé, comprendilo, sta solo entrando nella parte" dissi.
Tristan mi fulminò immediatamente con lo sguardo.
"Anche se lo fa tutti i giorni, quindi non deve essere difficile per lui, dico bene?" proseguì nel mio intento di provocarlo.
Lui aumentò, per la seconda volta, la stretta sul volante.
Stava perdendo la calma e mi piaceva avere questo potere su di lui; portarlo al limite era diventato il mio passatempo preferito.
"Ehi Tris, rilassati" gli parlò Matt toccandogli una spalla.
Tristan allontanò subito la sua mano.
"Non mi toccare, sto guidando" sbraitò arrabbiato.
"Mi stavo solo preoccupando per te, papà ha detto che..."
Non lo lasciò finire.
"So ciò che ha detto nostro padre ma sono io il maggiore tra i due, quindi togliti dalla testa che mi starai dietro stasera."
Matt rimase in silenzio, sbalordito dall'aggressività che Tristan tirava sempre fuori quando si sentiva minacciato.
Pensai, per un attimo, che in realtà non fosse Tristan il problema, che i loro genitori lo spingessero a sentirsi inferiore, esaltando sempre Matt, ma fu solo una breve riflessione; non erano affari miei.
"Comunque...quel gel ti sta davvero di merda" cambiai discorso per smorzare la tensione.
Tristan mi guardò di traverso, poi rise leggermente.
"Tu sei una stronza" dichiarò.
"Lo so."
Ci guardammo negli occhi attraverso lo specchietto, sorridendoci a vicenda.
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Inside My Mind (Un Nuovo Inizio)
Teen FictionIN REVISIONE Hailey aveva solo un obiettivo per il suo terzo anno di liceo: farsi notare per chi era davvero e distaccarsi dall'immagine della sua migliore amica Becca. Se le avessero detto che in una sola notte avrebbe baciato uno sconosciuto, sar...