Nobili e Ribelli -Kiribaku/Bakushima-

Capitolo uno

La guerra andava avanti da secoli, portando con sé distruzione, ceneri e polveri in un modo dove prima regnava la pace e tranquillità. 

Di chi era la colpa?

Degli uomini avidi di potere. Anche chi voleva fare del bene venne trascinato nelle peripezie della sanguinosa lotta. Diverse battaglie si scatenarono per accaparrarsi il leggendario 'All For One'.

Le leggende che narrano la nascita di questo oggetto sacro sono numerosissime ma solo una porta con sé la verità. Due fratelli, grandi divinità antiche, vivevano in pace e armonia sostenendosi l'un l'altro senza rivalità. Il primogenito era All Might incarnazione della saggezza, del rispetto e della pace. Il secondo era All For One personificazione della discordia, dell'odio e della guerra.Un giorno decisero di creare il mondo e così nacque la 'Terra'. Con l'unione dei loro poteri le divinità fecero in modo che gli esseri viventi non provassero né eccessiva felicità né eccessiva tristezza, raggiungendo il perfetto equilibrio. Tuttavia, quando portarono a compimento il loro piano, solo All Might venne riconosciuto come essere superiore dagli uomini. Venne elogiato e pregato facendo crescere invidia e risentimento nel minore. Dopo numerosi sacrifici in suo onore, la divinità maggiore cominciò a provare compassione per il suo stesso fratello. Così, la divinità dalle bionde ciocche affidò al minore un luogo oscuro dove controllare liberamente le persone che compivano peccato in loro nome. Al Might credeva che il fratello potesse correggere il loro comportamento e farli ritornare a vivere in pace con i loro simili. Ma questi divennero solo servi senza coscienza del maligno essere.

All For One, geloso della gloria e della luce che emanava il consanguineo, decise di attaccarlo alle spalle con gli stessi uomini che la divinità maggiore gli aveva affidato. Ma, non avendo abbastanza forza, venne rinchiuso in una tetra prigione lontano da tutto e da tutti. All Might si ritrovò da solo a diffondere il suo messaggio di pace e amore. Seguì un periodo di prosperità e armonia tra gli uomini che sotto il cospetto della divinità erano protetti e sicuri.

Sfortunatamente, la leggenda non finisce qui.

Con l'aiuto di alcuni avidi umani in cerca di potere per fini egoistici e maligni, la divinità minore riuscì a scappare e si vendicò con il fratello tagliandogli un braccio senza riuscire ad ucciderlo ma costringendolo ad allentarsi dalla scena. A quel punto All For One prese potere. La paura e lo sconforto entrano nei cuori delle persone che diventarono sempre più meschine e cattive. La personificazione del male premiò gli esseri che lo avevano aiutato nel suo intento concedendogli una minuscola parte dei suoi poteri.
Nel frattempo la divinità dai biondi capelli si rifugiò in una grotta sotterranea sentendosi in colpa per quanto successo al suo adorato popolo.
Una volta aver ripreso energie fu informato da alcuni esseri mitologici, i draghi, che il pianeta era ormai caduto nelle mani delle tenebre.
Affranto, l'essere superiore chiese aiuto alle figure dal corpo di rettile in cambio della possibilità di trasformarsi in umani e mantenere parte del loro potere in quella forma.
I draghi, incuriositi dalle figure che popolavano il pianeta, accettarono. In quel momento iniziò la battaglia tra bene e male, luce e ombra, nero e bianco.
All Might sapeva benissimo che la vittoria era difficile da raggiungere nonostante la potenza dei suoi alleati e decise di fare l'unica cosa che potesse mettere fine a quel calvario.
Una vecchia saggia lo avvertì: il suo piano non sarebbe durato a lungo. Ma la divinità non la ascoltò e con l'aiuto della creatura più coraggiosa e forte, un drago dai lineamenti dolci e le squame verdi, si gettò alla ricerca del fratello invocando i loro antenati di mettere fine a quella insensata battaglia.
La personificazione della pace non seppe mai che la vecchia saggia in realtà era un essere divino quanto lui: colei capace di guarire ogni ferita immaginabile e leggere il futuro delle persone soltanto guardandole.
Durante lo scontro, prima che l'uno potesse prevalere sull'altro, All Might e All For One furono interrotti dai loro padri e madri. Vennero convocati nel 'Cielo Superiore' e puniti per tutto il caos creato. I loro due corpi si fusero. Solo agli umani, la stessa creazione dei due fratelli, venne data la possibilità di salvare le due creature. Da quell'unione nacque un oggetto ancora oggi misterioso che, si narra, potrebbe lasciare grandi potere al suo possessore. Tuttavia, a causa della natura delle sue parti, solo coloro puri di cuore o maligni fino al midollo potranno ricevere il privilegio di accedere a questa forza sovrumana.
La divinità dai biondi capelli mantenne la promessa: poco prima di ricevere la sua punizione, insegnò alle figure rettili mitologiche come trasformarsi in umani, concedendogli parte del suo potere.
Per un periodo quest'ultimi vennero venerati al posto delle vere divinità. Successivamente, però, gli uomini-drago si allontanarono sempre di più dalla società moderna ritenute orribili bestie e causa della scomparsa degli dei e della pace.
Si rifugiarono in villaggi solitari tra le montagne o le fitte foreste tramandando di generazione in generazione il loro potere.
Gli stregoni, cioè draghi che avevano rinunciato alla loro forma originale per mantenere la loro magia potente in forma umana, preoccupati di subire la stessa sorte dei loro compagni, decisero di mantenere segreto il loro potere e si rifugiarono in punti differenti del globo.
Si creò di nuovo una situazione di pace che, tuttavia, durò pochi anni.

Presto l'equilibrio precario di quella situazione si spezzò.  

Il mondo magico si divise in due parti ben distinte: alcuni rimasero puri di cuore trasmettendo il loro sapere solo a persone altrettanto sincere e degne, altri diventarono sempre più egoisti e senza cuore. Quest'ultimi disprezzavano tutti coloro che non ritenevano alla loro altezza. I più sfrontati, superbi e arroganti di tutti sfidarono persino le divinità rimaste nei cieli venendo miseramente sconfitti e uccisi.

Queste due razze, una volta venute a conoscenza del oggetto magico, iniziarono a cercarlo per mari e per monti.

I primi erano chiamati 'Ribelli' o 'Puri' coloro che aiutavano chiunque fosse in difficoltà senza pensarci.
Divennero molto popolari nel regno delle creature magiche. Anche le fate erano incuriosite da questi umani dal cuore d'oro anche se non osavano mostrarsi. Preferivano illuminare il loro cielo di notte e mostrare la via a chi smarriva la strada in un bosco o su un sentiero montuoso.
I draghi, invece, con il tempo iniziarono ad essere dimenticati venendo descritti come creature nate dalla fantasia umana per le storie dei bambini. Le fiere creature giurano tacitamente fedeltà ai Puri pensando che potessero aiutare la divinità dai biondi capelli. Prestavano soccorso a queste persone quando erano in difficoltà senza mostrare la loro forma originale e facendo dimenticare la loro identità una volta portato a compimento il compito.

I secondi erano i 'Villian' o 'Nobili' coloro che avevano conosciuto All For One e avevano trasmesso i suoi insegnamenti alle persone che ritenevano forti e subdole quanto loro. Credevano che la rinascita della personificazione della discordia potesse essere compiuta solo grazie a loro.

La guerra diventò via via sempre più aspra e le ricerche non portavano buone notizie. Per la verità, non era una vera e propria guerra. Sarebbe meglio definirlo come un massacro dei Ribelli da parte dei Nobili. Quest'ultimi, infatti, erano molto più tecnologicamente avanzati rispetto all'altra razza e utilizzano questo vantaggio per compensare lo svantaggio numerico che possedevano.
I Puri, inoltre, si rifiutavano di uccidere i loro avversari a meno che non sia strettamente necessario. Ogni volta che i Villain trovavano un villaggio della 'razza inferiore', così chiamata dai superbi, iniziava una terribile carneficina.

Katsuki Bakugou era stufo di tutto questo. Non ne voleva più sapere della guerra , delle numerose vittime e di tutto il resto. Non gli interessavano le divisioni o il potere. Lui voleva solo la pace tra i popoli e l'avrebbe raggiunta ad ogni costo. Anche quando il suo accampamento fu attaccato da quei diavoli era convinto che avrebbe salvato tutti. Mentre scappava dal suo territorio ormai in fiamme, assicurandosi che gli altri avessero lasciato sani e salvi le varie abitazioni, si accorse di una bambina intrappolata sotto le macerie.
Fece di tutto per salvarla prima dell'arrivo delle persone senza cervello che architettarono quel disastro.
Fortunatamente, la piccola non era ferita gravemente e il biondo la caricò in spalla in cerca di un rifugio restando, tuttavia, indietro rispetto al gruppo. Non poteva essere troppo avventato altrimenti i nemici li avrebbero inseguiti e uccisi tutti. Si fece notare per essere inseguito e si diresse nella direzione opposta della sua tribù per evitare che i cattivi raggiungessero i suoi compagni.
Forse gli dei erano dalla sua parte dato che, per puro caso, trovò una piccola capanna abbandonata dietro un folto cespuglio invisibile ad occhio nudo.
Quando si avvicinò maggiormente all'abitazione per chiedere aiuto sentì le voci dei famosi 'Cacciatori di cuori'.

"Da questa parte! Li ho visti attraversare il ponte! Svelti o li perderemo!"

Katsuki strinse a sé la bimba che aveva iniziato a tremare e si nascose dietro la casa.
Una mano li afferrò entrambi tirandoli dentro l'edificio chiudendo la porta non appena i due non ebbero varcato l'entrata. Il biondo fece per parlare ma il loro salvatore fece segno di fare silenzio.

"Ci sono sfuggiti!"

"Non possono essere lontani! Accidenti!"

"Cercate in giro e poi torniamo alla base!"

Quando i passi pesanti dei cacciatori si allontanarono il giovane mise la bambina dietro di lui e con riluttanza iniziò ad esaminare il personaggio di fronte a lui. Aveva i capelli, non si sa come, tirati in su di color rosso fuoco proprio come gli occhi.
Il suo abbigliamento era molto particolare: una bandana rossa sul collo, uno strano gilet aperto sul davanti che gli copriva a malapena il busto, dei pantaloni larghi e marroni e delle stivali enormi marroni anch'essi.