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Quando ho raccontato a Lara di Vic non pensavo che mi sarei sentito cosí tanto meglio dopo. E invece é stato un grande sollievo, mi sono tolto un peso dalle spalle. É bello poterle dire liberamente tutto ciò che mi passa per la testa e sclerare con lei tramite messaggio ogni volta che vedo Vic. Adesso ci troviamo nella medesima situazione di quando le ho confessato i miei sentimenti: é sabato pomeriggio e siamo al Massimo. Siamo seduti in mezzo a tutti i gruppetti, con The Nobodies di Marilyn Manson messo a tutto volume dal mio cellulare. Questa canzone descrive perfettamente il mio stato d'animo attuale, mentre mi trovo in mezzo a tutte queste persone. Tutti i vari gruppetti che bene o male si conoscono tra di loro, ed io che sono l'unico (oltre Lara) che nessuno calcola. Non siamo nessuno, ma vogliamo essere qualcuno. Lara interrompe la mia autocommiserazione chiedendomi "Hai cercato di guardare qualche ragazzo oltre Vic in queste due settimane?" Sospirando, le rispondo "Si, ma...nessuno mi attrae come lui." É la verità. Ci sono ragazzi gay, bisex, pansessuali e altro a volontà. Non mancano mica, soprattutto qui, al Massimo. E oggettivamente molti sono anche attraenti. Potrei benissimo provarci con qualcuno, avrei l'imbarazzo della scelta, ma non ci riesco. E poi, chi mai si prenderebbe uno sfigato come me? Nessuno. E anche se dovessi piacere a qualcuno, non potrei ricambiare. E non voglio. Non voglio, perché nessuno é come Vic. Pensando a lui é inevitabile alzare lo sguardo per cercarlo tra la gente. Ci metto qualche minuti, ma lo trovo. Ovviamente é qui, come ogni sabato. É con il suo solito gruppo, e come sempre non si accorge di me. Oggi indossa una maglietta dei Green Day, una delle mie band preferite. Non sapevo piacessero anche a lui. Lara tira fuori un libro e si mette a leggere, ed io faccio lo stesso. Cioé, ci provo, ma non ci riesco. C'é qualcosa che non va... Mi sento osservato. Mi guardo attorno: Lara sta leggendo, e tutte le persone piú vicine a noi si fanno i fatti propri. Mi giro verso il gruppetto di Vic, sperando da una parte che sia lui a fissarmi, e dall'altra parte temendo questa possibilità. Già mi partono i trip mentali: e se si fosse accorto che lo fissavo? E se mi avesse preso per maniaco? E se avesse capito tutto? Se me lo avesse letto negli occhi? Invece no, sta parlando con la sua migliore amica. A fissarmi invece é Ash, suo fratello. E quindi lo fisso anche io, non sapendo cos'altro fare. Dopo qualche secondo lui, stranamente, mi sorride. Ci rimango scioccato, ma ricambio il sorriso. Poi lui si gira e riprende a parlare con i suoi amici, come se niente fosse, ed io rimango li a cercare di capire ciò che é appena successo, ma proprio non ci riesco. Perché mi fissava? Mi avrà beccato mentre guardavo Vic, sicuro. Mi avrà preso per stalker. O per ebete. O entrambi. Però se mi avesse preso per stalker non mi avrebbe sorriso. Giusto? É tutto apposto. Cerco di convincermi che sia cosí. Devo proprio togliermi l'abitudine di fissare Vic.

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