Suona la sveglia. Il mio primo pensiero: "fingiti malato." Però le vacanze di Natale sono finite da appena tre giorni, non posso assentarmi adesso. Giuro che non sono cosí sfaticato e pigro come sembro, é solo che dopo una giornata come quella di ieri l'ultima cosa che voglio fare é affrontare dinuovo i miei compagni. Nonostante la mia mancanza di entusiasmo, mi alzo, mi preparo e vado a prendere l'autobus. Il tragitto é sempre uguale. Quando partiamo da Oliena, io sono seduto da solo, con la musica a palla nelle cuffiette. Di solito prima di arrivare in città qualche sconosciuto finisce per sedersi accanto a me, per mancanza di altri posti, e ci ignoriamo reciprocamente per tutto il tragitto. Certe volte quando arrivo alla mia fermata sono ancora seduto da solo. Preferisco quando é cosí, ma succede raramente. Dopo essere passati da tutte le fermate di Oliena, ci dirigiamo verso Tiana, un comune molto vicino, ma piú piccolo. Il paese di Vic. Appena entriamo in paese comincio a fare il conto alla rovescia delle fermate, fino ad arrivare alla penultima del paese. Si ferma l'autobus, l'autista apre le porte, ed io ho il cuore in gola. Un ammasso di persone comincia a salire, spingendosi a vicenda per riuscire ad occupare uno dei pochi posti rimanenti. Qualcuno si siede accanto a me, ma io non lo guardo nemmeno perché in quel momento intravedo Vic che sale insieme a suo fratello. Cercano posto, ma ormai sono tutti occupati. Rimangono in piedi, relativamente vicini a me, ed io non riesco a fare a meno di guardare Vic: i suoi riccioli disordinati che gli cadono sulla fronte, le lentiggini sparse sugli zigomi, il septum che gli luccica nel naso. É vestito come si veste quasi sempre: jeans, giacca di pelle e maglietta dei Guns n Roses. Dopo un po' mi sforzo di guardare fuori dalla finestra, per paura di essere beccato da lui a fissarlo. E intanto nelle cuffiette parte Creep dei Radiohead, e nonostante sia una delle mie canzoni preferite mi viene voglia di sbattere la testa contro un muro. Dovrei cambiarla, e mettere un'altra canzone, perché ascoltandola inevitabilmente (e come sempre) penso alla mia situazione con Vic. Cioé, cazzo, sembra che l'ho scritta io questa canzone. Perché lui é cosí speciale per me, e vorrei esserlo anche io per lui. Vorrei che mi notasse. E invece sono soltanto un tipo strano che si é innamorato di lui, a sua insaputa. Non sarò mai nessuno.
STAI LEGGENDO
The Blue Side
Teen FictionAd appena sedici anni, Matteo é un ragazzo timido, insicuro, ansioso e pessimista. Ha una sola amica, la quale é l'unica a conoscere il suo segreto piú profondo. Ma questo cambierá, quando conoscerà due ragazzi misteriosi che gli permetteranno di ve...