«Tyron era una persona meravigliosa, era buono e non avrebbe mai fatto del male. Io lo so molto bene. Ricordo che quando ero piccola mi piacevamolto dipingere, un giorno sporcai la sua maglietta preferita. Quella maglietta gliela aveva regalato nostra madre, era importante anche per lei. Lei si arrabbiò tantissimo, Tyron decise di prendersi la colpa al posto mio. Non gli ho mai chiesto scusa e non gli ho mai detto grazie, ora è troppo tardi per farlo» Charlotte era distrutta, non sapevo con quale forza fosse riuscita a fare un discorso. Il funerale finì in fretta, fortunatamente. Stavo male, avevo appena perso un amico e l'unica cosa che avrei voluto fare è riportarlo indietro ma non potevo. Uno dei modi con cui potevo ricordarlo e "onorarlo" era vedere le sue ricerche e vedere se aveva trovato qualcosa di interessante o di utile alla missione. Ero determinata a sconfiggere Alexandra e i suoi amici, più di prima. Lui non sarebbe morto invano.
Dopo il funerale andai nella sala di controllo, guardai tra le cose di Tyron e trovai un sacco di informazioni. Le più importanti erano i nomi di tutti quelli che lavoravano per Alexandra e dove si trovava il loro rifugio, dovevo andarci subito. Avrei dovuto aspettare i miei amici ma volevo mettere fine a questa storia il prima possibile, non ce la facevo più. Mi misi la tuta creata da Charlotte, scrissi un biglietto a mio padre Phil dicendogli dove ero, lo lasciai nel suo ufficio insieme ad un walkie talkie in modo da poter comunicare. Il cellulare decisi di lasciarlo alla base per evitare che ci rintracciassero o che sentissero le nostre conversazioni. Presi uno dei jet d'emergenza, erano pronti per qualsiasi evenienza, in modo da andare al rifugio più velocemente. Quel giorno sarebbe finito tutto.*Parla Alexis*
Stavo cercando Madison per sapere come stava, non la vedevo da qualche ora ed ero preoccupata. Era successo tutto troppo in fretta. Cosa sarebbe successo? Qual'era il nostro prossimo passo? La stavo cercando dappertutto ma non la trovavo, volevo anche parlarle di Tony perché ero abbastanza confusa e non sapevo cosa fare. Chiamai Stark per sapere se Mary era a casa ma mi disse che non c'era, allora andai nell'ufficio di Coulson. Non disse nulla, mi porse un biglietto.
«Cosa facciamo ora? La raggiungiamo?»
«Sì. Nel biglietto non c'è scritto che vuole stare da sola quindi sì, andiamo da lei. Ma perché fa queste cose? Perché è andata da sola?» si alzò e andò verso la porta, voleva far preparare tutta la squadra.
«Coulson, stai tranquillo. Mary se la caverà... anche se ritardiamo di cinque minuti! Ah, chiama anche Stark e Diana, loro saranno molto utili» uscì dall'ufficio prima di lui e andai a prepararmi.
Prima di scendere dal jet Coulson ci fece tutto un discorso noiosissimo, avevo sentito soltanto due o tre parole. Volevo solo scendere ed entrare in azione, avevo bisogno di sfogarmi. Con me c'erano solo Pietro, Wanda e altri due agenti. Joanna non se la sentiva di venire in missione e Diana era su un altro jet insieme ad altri quattro agenti, speravo che fosse tornata Wonder Woman. Stark era dietro di noi. Charlotte, nonostante fosse di mal umore, accettò di aiutare Evangeline alla base, loro ci aiutavano da lì. Scesi dal jet ognuno andò in una strada diversa così da controllare ogni angolo, davanti a me trovai due guardie a terra. Erano svenute e avevano una bruciatura sul braccio, era sicuramente stata Mary. Andai avanti ed entrai nell'edificio, vidi i muri rovinati come se ci fosse stato un incendio. Speravo che Madison stesse bene e che non fosse "impazzita", sicuramente era molto arrabbiata per la perdita dal suo amico.
«Qualche traccia della signorina Sicury?» chiese uno degli agenti, stavamo comunicando con gli auricolari.
«Solo qualche segno sul muro, sembra che ci sia stato un incendio... Voi? Avete trovato qualcosa?»
«Coulson dice che non risponde al walkie talkie. Se troviamo qualcosa, te lo diciamo» continuai a camminare. L'edificio era vuoto, non c'era nessuno oltre a me. Pochi secondi dopo mi raggiunsero Wanda e Pietro, anche loro non l'avevano trovata. Sentii dei colpi di pistola, un uomo ci stava urlando contro. Mi riparai con il mio mantello, gli andai contro e gli tirai un pugno. Credevo che di averlo steso, che fossi libera di proseguire insieme agli altri ma non fu così. L'uomo si rialzò e altre venti, circa, persone vennero verso di noi. Pietro corse velocemente a prendere tutte le loro armi, Wanda con i suoi poteri staccò un'anta della porta dell'entrata e la buttò contro alcuni di loro e io lanciai l'altra contro gli altri. Alcuni erano svenuti e non si alzavano, gli altri sembravano indistruttibili. Wanda mi ordinò di proseguire e cercare Mary, lei e suo fratello sarebbero rimasti lì a distrarre i nemici. Io esitai all'inizio, non volevo lasciarli da soli, ma poi decisi di andare. Dovevo trovarla.
Nel mio cammino trovai un sacco di nemici, alcuni avevano anche i superpoteri. Fortunatamente riuscii a schivarli tutti ed arrivare alla fine di un corridoio. Davanti a me c'era un'enorme porta di metallo, era bloccata con un codice che io ovviamente non conoscevo. Con la mia superforza ruppi lo schermo e la porta si aprì come per magia. Finii in un altro corridoio, c'erano delle persone chiuse nelle celle. Cercai velocemente qualcosa con cui aprirle tutte insieme, un pulsante o un computer. Trovai un computer, ovviamente anche lì avevo bisogno di una password di cui io non ero a conoscenza. Utilizzai nuovamente la mia superforza per romperlo e le celle si aprirono, gli ostaggi erano finalmente liberi. Mentre uscivano dall'edificio chiesi ad uno di loro se avevano visto Madison descrivendola fisicamente, mi rispose di sì ma fu portata via prima che potesse liberarli. Ringraziai per poi continuare la mia ricerca, l'edificio era enorme ed era difficile trovarla. Wanda mi raggiunse, disse che Pietro stava portando gli ostaggi nei jet in modo da portarli alla base.
«Vi stavamo aspettando» Beth si teletrasportò davanti a noi, oltre a lei arrivarono altri nemici.
*Parla Madison*
«Il tuo amico Tyron ha fatto un ottimo lavoro, è riuscito a trovarci! Ti ha portato qui! Fantastico! Non trovi? Dai, parla con me»
«Non voglio parlare con te, voglio che questa storia finisca»
«Quale storia? Ah sì, quella iniziata con tua madre. Sai, ci ho pensato e non voglio che finisca... non subito. Prima devi soffrire!» ero nuovamente legata ad una sedia, fortunatamente non c'era nessuno pronto a pestarmi. Eravamo nell'ufficio di Alexandra, da lì poteva controllare tutto l'edificio con telecamere e chiudere e aprire qualsiasi porta a suo piacimento. Speravo di intravedere i miei amici, sapevo che prima o poi sarebbero venuti a cercarmi infatti una telecamera riprese Beth e Alexis combattere. Alexandra notò che ero distratta, si girò verso gli schermi e vide la scena. Cercò di contattare Beth ma non rispondeva, era troppo impegnata a scontrarsi con la figlia di Superman. Alexandra mi ordinò di rimanere lì ferma e uscì dalla stanza, rimasi sola e decisi di bruciare la corda che mi teneva legata per poi raggiungere Alexandra. Alexandra cercava di portare in salvo la sua amica ma lei non voleva, anzi era pronta ad uccidere chiunque ostacolasse il loro piano. Beth si teletrasportò dietro di me e mi mise un coltello alla gola, disse ad Alexandra che non l'avrebbe delusa e che avrebbe concluso questa parte della missione.
«Beth, no! Lasciala andare, non è ancora il momento. Sai cosa succede se non mi obbedisci»
«Io non ho paura della morte, me lo hai insegnato tu» stava per uccidermi quando le posai una mano sul braccio e utilizzai i miei poteri, lei a causa del dolore lasciò cadere il coltello e Alexandra le lanciò un ghiacciolo affilato. Beth era ferita gravemente, sarebbe morta. Sapevo che Alexandra era senza cuore ma non mi sarei mai immaginata che avrebbe ucciso una sua alleata, una sua amica. Alexandra prima di scomparire ordinò agli altri di catturarci, cercammo di utilizzare tutte le nostre forze per liberarci da loro e cercare nuovamente Alexandra. In nostro aiuto arrivò mio padre Tony che sfondò un muro, era la nostra via d'uscita. Ci riunimmo con gli altri, Diana indossava la sua tuta da Wonder Woman e c'erano anche Grace e Zach. Quest'ultimo si trasformò in un cane ed andò alla ricerca della bionda, a quanto pare si era allontanata dall'edificio e si stava dirigendo verso la scuola. Tutto era cominciato lì, forse doveva anche finire lì. Alexandra era sul tetto, stava congelando tutto l'istituto molto probabilmente per farsi notare da tutta la città. Mio padre mi portò in alto, mi lasciò da sola con lei e andò ad aiutare gli altri. Erano arrivati altri nemici, la città aveva bisogno di noi. Non ebbi nemmeno il tempo di avvicinarmi ad Alexandra che mi attaccò, decisi di proteggermi con un campo di forza e di avvicinarmi piano piano. Prima di attaccare volevo parlarle, volevo farle capire che quello che era successo tra mia madre e sua sorella non riguardava noi, potevamo farla finita. Lei non mi diede ascolto, continuò ad attaccarmi con i suoi poteri e si teletrasportava ovunque. Ad un certo punto arrivò Wonder Woman, con il suo lazo la bloccò e le fece confessare che era stata lei a rapire tutte quelle persone. Ordinai a Grace di avvicinarsi alla scuola e di far crescere qualche pianta che attutisse la caduta. Diana liberò Alexandra e io lanciai un palla di fuoco in modo da farla cadere sulla pianta, mio padre si avvicinò subito e la prese con sé per portarla allo S.H.I.E.L.D. così sarebbe stata rinchiusa.
Il giorno dopo tutti sapevano chi era il colpevole di quei rapimenti e chi erano i complici, tutti hanno avuto quello che si meritavano. Nel frattempo io avevo preso una decisione, avevo bisogno di andarmene per un po'. Prima di andarmene riunii tutti per parlarne, non mi sembrava giusto andarmene senza dire niente.
«Ho preso una decisione: me ne vado. Tranquilli, solo per un po'. Ho bisogno di prendermi una pausa e di scoprire di più sulla famiglia di mia madre e capire perché non sono stati presenti per tutto questo tempo.
Vi ringrazio di essere stati al mio fianco nonostante tutto. Mi dispiace se non sono stata una brava leader in quest'ultimo periodo. Il ritorno di Alexandra mi aveva sconvolto parecchio, anche sapere il perché ce l'avesse con me mi ha sconvolto. Vi prometto che appena tornerò dal mio viaggio sarò una leader migliore, una persona migliore. Intanto nomino come mia sostituta Evangeline, sarà lei a guidarvi durante la mia assenza. So che farà un ottimo lavoro, come sempre.
Vorreiportarvi tutti con me ma credo sia giusto che questo viaggio lo faccia da sola... Pietro, papà P e papà T, mamma... tornerò presto, ve lo prometto.
Alexis, mi hai raccontato tutta la situazione con Tony. Ti dico solo che devi uscire con lui! Ora un abbraccio!» salutai tutti, uno ad uno, per poi andare in aeroporto e partire per il Brasile. Il viaggio fu lungo ma ne valse la pena.
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~ Lady Fire 2 ~
Fanfiction(Sequel di ~ Lady Fire ~ e spoiler Avengers: Age of Ultron) «Il ritorno di una persona può davvero causare tutto questo?» Questa è la storia di Madison Sicury Stark (Coulson), un agente dello S.H.I.E.L.D. con la pirocinesi e insieme ai suoi amici co...