Prologo

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- lui è il tuo futuro sposo- sento nella mia testa.

Guardo prima negli occhi rossi di mio padre e poi volto la testa negli occhi gialli del Beta, nonchè il mio migliore amico.

- mi dispiace Alex, ma non posso- dico nella sua testa, lui mi fa un cenno con occhi abbattuti e delusi, ma sapeva la mia risposta come la sapeva anche mio padre.

Mi volto e inizio ad allontanarmi dal villaggio, sparendo tra gli alti alberi che lo circondano.

Corro schivando buche e saltando ruscelli maestosamente mentre il mio pelo candido, tipico di noi reali, si muove con il vento rendendomi ancora più grande perciò più intimidatoria, ma improvvisamente sento la voce di mio padre rimbombare nella mia testa.

- Skylar Johnson Wolf ti ordino di tornare immediatamente al villaggio, tra tre anni dovrai sposare Alex-

La voce è talmente alta che mi costringe ad abbassare il muso e a mettere la testa fra le zampe. Chiudo un attimo gli occhi e ritorno nella mia forma umana. I vestiti sono strappati ma mi coprono ancora perciò inizio a correre. Con i soldi che ho in tasca, arrivata nella città umana più vicina, compro un biglietto per l'aereo e m'imbarco dopo mezz'ora di attesa.

Passano ore e finalmente scendo dal mezzo volante. Cammino fino ad una città umana, ma l'odore di vampiri e licantropi non manca, perciò constato che intorno ci sarà sicuramente un Branco e un Clan che stanno combattendo per il territorio.

Una signora sulla quarantina appena mi vede rimane un po' sbalordita. - ragazza, cos' è successo ai suoi vestiti? - mi chiede cortese.

- non sono di queste parti, ed erroneamente mi sono inoltrata nella parte che non conoscevo del bosco, perciò mi sono persa e i vestiti si sono strappati per colpa dei rami dei numerosi alberi. - cerco di spiegarle io, sembrando il più convincente possibile.

Lei annuisce. - se non sei di queste parti, presuppongo che tu non abbia nessun posto dove alloggiare- dice lei con tono gentile.

Annuisco leggermente.

-se vuoi puoi venire con me, sai avevo una figlia grande come te e tu le assomigli molto... Ma è venuta a mancare tre anni fa- sorride malinconica e triste.

- lei è una donna veramente forte- le dico io sorridendole, cercando di consolarla. Accetto volentieri la sua richiesta e insieme ci dirigiamo verso una villetta.

- che casa grande- dico impressionata. A noi licantropi non serve a molto avere una casa così, poiché rimaniamo soprattutto nella nostra forma animale.

-seguimi - mi dice la signora - prima di tutto mi chiamo Christine Johns, sono single. Mia figlia e mio marito, sono morti in un incidente stradale perciò questa villetta è un po' vuota. - dice lei porgendomi la mano che io stringo volentieri.

- io mi chiamo Skylar Johnson ed ho tredici anni- ricambio il suo sorriso.

- entra pure, questa era la camera di mia figlia - appena apre la porta rimango sbalordita. I muri sono dipinti di color pesca, a destra c'è una grande libreria in legno massiccio, affiancato da una grande scrivania che prende un angolo della stanza. A sinistra c'è un letto matrimoniale, coperto da coperte bianche e cuscini del medesimo colore. Un tappeto gigante è adagiato per terra, mentre di fronte al letto si trova un camino circondato da divanetti. Vicino al letto c'è una porta bianca che probabilmente porta al bagno. - tutto questo ora, è tuo- mi sorride.

La ringrazio con tutto il cuore abbracciandola forte. Ma non capisco perché stia facendo tutto ciò.

- perché? - le chiedo.

Lei rimane in silenzio per un attimo ma poi mi afferra la mano delicatamente e si decide a dirmi la verità. - Sky, sei identica a tua madre- sorride dolcemente - Sei la sua copia perfetta, mentre mia figlia... Si, ti assomigliava ma non sei lei. Io conoscevo tua madre, era una ragazza poco socievole ma sorrideva con le poche persone con cui aveva legato. Adorava tanto la lettura e la musica. -

Rimango a bocca aperta, non credendo a quello che avevo appena sentito.

-lei conosceva mia madre-

Christine sorride ed annuisce e ricambio, triste.

- ci siamo già viste quando eri piccola, ma sono sicura che non ricordi. Per questo ti ho portata qui, puoi stare finché vuoi. -

Ringrazio la donna, che poi mi lascia sola nella stanza.

Questo è l'inizio della mia storia. Sono Skylar Johnson Wolf , figlia del grande Alpha Derek Johnson Wolf, la nostra famiglia è la stirpe reale, i più importanti e forti tra tutti i licantropi. Ma io sono particolare, perché sono una "mezzosangue", mia madre era una duchessa vampira che però morì per colpa di un attacco a sorpresa di Centinaia di Esiliati, ma, nonostante il sacrificio di molti licantropi del nostro branco, i "ribelli" morirono tutti, perciò non posso vendicarla con le mie mani.

In fuga da un matrimonio infelice, da un padre onnipotente e da una vita senza libertà. Io ho deciso di scegliere il mio destino...

Figlia di un alphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora