5. Sarà Una Lunga Serata

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- amore! - la voce di Courtney fa spostare Noah da me. Il suo profumo e il suo peso sul mio corpo scompaiono, il mio battito cardiaco torna normale e il mio tremolio si ferma.

Courtney appena mi vede si ferma e sorridendo falsamente inizia a parlare - ciao Skylar. Non dovevamo vederci domani al palazzo? - chiede lei.

- domani? - Noah rimane leggermente spiazzato. - tuo padre mi ha invitato alla vostra cerimonia, pensavo - non finisco la frase che mi interrompe

- non puoi venire - dice lui serio. - perché dovrei ascoltarti? - chiedo io, ricambiano il suo sguardo di sfida - perché te lo dico io, non puoi venire -

- sai pensavo di balzare, ma visto che non mi vuoi, penso proprio che ci andrò. A domani - dico io salutando con un cenno della mano, vedendo che Courtney si è già appiccicata a Noah iniziando un bacio molto movimentato.

"finiranno sicuramente per fare qualcosa di brutto"

Già.

Un velo di tristezza e di gelosia si dipinge sul mio viso, ma perché?

Esco dal palazzo ma la voce di una persona familiare attira la mia attenzione. - Skylar - urla una signora dai capelli biondi e gli occhi azzurri. - zia Jenna, come mai qui? - chiedo.

- beh da quando tua madre non c'è più mi sono trasferita qui, stare in Inghilterra era troppo doloroso - dice lei, triste al ricordo del passato.

Mi avvicino a lei e la abbraccio. - ma tu come mai sei qui? E perché non sento il tuo odore? - mi chiede lei, incuriosita.

Le faccio segno di abbassare la voce. Lei mi riaccompagna all'interno del palazzo e mi porta in una stanza che dovrebbe essere la sua camera. È molto semplice, muri bianchi, letto matrimoniale con coperta di color nero e cuscino del colore dei muri. Una libreria, una scrivania e un armadio.

- accomodati - mi dice la signora indicandomi il letto. Io mi siedo e lei fa la stessa cosa. - è partito tutto quattro anni fa. Ricordi che mio padre voleva farmi sposare Alex fin da quando ero piccola? - lei annuisce e io continuo - beh, a tredici anni ha voluto rendere la cosa ufficiale ed iniziare a scambiare le fedi, mentre le nozze si sarebbero tenute quando avrei compiuto i diciotto anni. Ma io mi sono rifiutata. Alex è il mio migliore amico ma nulla di più e gliel'ho detto, infatti lui ha capito ma quel testono di papà non vuole capire. Perciò me ne sono andata, ho preso un aereo e sono venuta qui, negli stati uniti. Poi Christine mi ha trovata e mi ha lasciata vivere a casa sua - la mano di Jenna mi interrompe.

- Christine Jones? La migliore amica di tua madre nonché l'unica persona con cui il Conte abbia mai avuto il "Varlieben"? - chiede lei ed io annuisco. - ma come? -

-bella domanda. Il continuo della storia è molto semplice. Ho iniziato a camuffare il mio odore e a vivere come una semplice umana, proprio come Christine e fino ad ora ha funzionato. Ma l'apparizione di Noah Vlad sta incasinando tutto. In sua presenza opprimere i miei Istinti diventa sempre più difficile e stancante, non so per quanto durerò ma se la mia copertura viene scoperta, mi tocca andarmene ancora -

- il tuo battito aumenta quando lo vedi? -

Annuisco

- inizi a tremare? -

Annuisco ancora

- senti un buonissimo profumo di rose provenire da lui? -

Annuisco incerta.

- Hai avuto, o meglio la tua parte vampira ha avuto il "Varlieben" con lui. Detto nella nostra lingua hai avuto l'innamoramento. - dice lei contenta ma al tempo stesso preoccupata - ma devi stargli il più lontano possibile. Noah non è una bella persona inoltre se hai detto che in sua presenza fai fatica a camuffare il tuo odore, meglio che non rischi. Allontanati da lui e dimentica tutto quello che potrebbe esserci stato -

Annuisco titubante, ma poi guardo l'ora e noto che devo andare a lavoro. Perciò saluto Jenna e corro in macchina iniziando a guidare verso il ristorante.

"evitarlo eh... Ormai l'abbiamo persa. La Vampira è completamente cotta"

Già. E per colpa sua la mia resta dice una cosa mentre il mio cuore ne dice un'altra, che casino.

Arrivo al ristorante in pochissimo tempo. Entro ancora sovrappensiero finché la voce del mio capo non mi risveglia - buongiorno Skylar. Sembri un po' distratta oggi, spero che questo non influenzerà il tuo atteggiamento con i clienti -

- no, signora. Non succederà -

- perfetta come sempre - mi risponde lei sorridendo mi è indicando il camerino per cambiarmi. Annuisco e vado.

Inizio a pulire la sala con l'aiuto di un'altro cameriere arrivato da poco e Stacy, la ragazza che è arrivata qui insieme a me.

Questa città è un casino totale. Si trovano persone di tutti i tipi, infatti Stacy è una strega e da quanto riesco a percepire, anche molto potente. Ha quattro anni più di me, infatti mi ha sempre trattata come una sorellina, ma a me va bene così. Finché non mi scoprono mi andrà bene.

Il giorno dopo...

È stata una noia mortale tornare a scuola senza Meckenzie. A quanto pare non si è ancora ripresa del tutto ed essendoci la festa di fidanzamento questa sera, probabilmente l'avranno obbligata a rimanere a casa a non sforzarsi per essere in piene forze la sera.

Se vi state chiedendo dove sono finite le altre due ore di punizione... Sono passate tranquille poiché Noah non si è presentato, fortunatamente aggiungerei.

La giornata si fa presto buio e Meckenzie questo pomeriggio, mi ha dato un vestito dicendo che ero obbligata ad indossarlo questa sera.

Non è male, è nero e prende perfettamente le mie curve, accentuando la pancia piatta e leggermente il seno. La gonna si apre un po' perciò mi permette di muovermi e io decido di concludere il tutto con degli stivali alti neri senza tacco, abbastanza "eleganti".

Accentuo il color azzurro dei miei occhi con una linea di eyeliner e le ciglia con il mascara. Metto un rossetto rosso scuro e sistemo i capelli in una coda alta. Sono pronta per partire.

- Sky andiamo! - urla Christine dal piano di sotto.

- arrivo! - rispondo io. Per Christine andarci sarà un grande peso, poiché avendo deciso di vivere da esiliata e di "rifiutare" il Conte Dracula, non vede il suo clan da un paio di anni. È stata invitata da zia Jenna e, sinceramente, mi ha sorpreso un po' visto che se non mi sbaglio andavano poco d'accordo quando erano ragazze della mia età.

Scendo correndo il più veloce possibile giù dalle scale e poi mi dirigo direttamente nella macchina di Christine dove mi allaccio la cintura. La signora chiude la casa e viene verso di me, sedendosi poi al posto del guidatore. Mette in moto la macchina e partiamo.

Ho la sensazione che sarà una lunga serata.

Figlia di un alphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora