17. Trattato Di Sangue

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NOTA AUTORE:
Ciao cari lettori, spero ancora che stiate tutti bene. Questa volta la nota autore si trova sopra perché ho bisogno di informarvi che nel capitolo ho usato un paio di parolacce. Sinceramente trovo che le conversazioni siano molto più reali e sia molto più semplice esprimere cosa stanno provando i personaggi attraverso esse, ma ho sempre cercato di usarne il minor numero possibile poiché pensavo che il libro sarebbe stato "sottovalutato". Quindi vorrei chiedervi, cosa ne pensate del capitolo, ma soprattutto cosa pensate dell'aggiunta delle parolacce?
Non so, ditemi se vi da fastidio oppure se trovate che ci stiano nella conversazione.
Grazie e un bacione.
Neropece

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-ora parliamo - dice Noah, appena la sorella se ne va.

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Seriamente? Proprio adesso?

Non so come rispondergli perciò rimango in silenzio. I nostri sguardi si incontrano e lui rimane immobile, con lo sguardo fisso dentro al mio, come se stesse cercando qualcosa. Qualcosa che non credo troverà.

- l'hai sposato per davvero? - continua cercando di avere un tono monotono, fallendo, poiché per un attimo, ma solo per un attimo, è sembrata più una supplica.

Il mio cuore perde un battito e sento un leggero vuoto, mi rattristisce vederlo così.

Ma subito questo pensiero svanisce.

- si- inizio a dire ma vengo interrotta da Alex che correndo e urlando il mio nome, si avvicina.

Mi passa i documenti che gli ho chiesto di portarmi. Inizio a cercare quello di cui ho bisogno e poco dopo lo trovo.

Rivolgo un ultimo sguardo a Noah e gli faccio un piccolo sorriso triste. Poi la mia espressione torna la solita.

I miei occhi sono puntati verso i nostri nemici e con tono serio inizio ad urlare - fermatevi! - dico.

Tutti si girano verso di me.

- pensi che basti urlare di fermarci e ci fermeremo? - dice sempre il solito uomo.

Continuo a chiedermi perché è sempre lui a parlare, insomma, dovrà pur esserci qualcuno di più intelligente tra loro.

- no, ma so che questo vi fermerà - dico indicando con l'indice sinistro il documento che ho nella mia mano destra.

Loro rimangono zitti, non capendo di cosa stessi parlando.

È molto semplice.

Gli Hunter hanno una regola: non uccidere nessun "mostro" durante una guerra, ma collaborare con loro per sconfiggere la calamità. Ovviamente ad eccezione di quelli pericolosi o che hanno commesso dei reati.

Viene chiamato trattato di sangue.

Qualsiasi Hunter che provi ad infrangere questo trattato assoluto gli verrà cancellata la memoria e verrà lasciato nel mondo degli umani a vivere la sua nuova vita. E non c'era cosa più umiliante di ciò, per un Hunter.

Il solito uomo alza un ciglio, non capendo di cosa stessi parlando - pensi che uno stupido foglio di carta ci possa fermare? - chiede in tono ironico per poi scoppiare a ridere.

Noah perde completamente il controllo. Tira fuori i canini e i suoi occhi diventano rosso sangue, inizia a correre verso quell'insopportabile Hunter, ma Alex con i suoi riflessi pronti, prevede quello che sta per fare e lo precede mettendosi davanti a lui, fermandolo.

- levati - dice a denti stretti Noah, completamente fuori di sé.

Alex scuote la testa e con occhi sicuri rimane attaccato al suolo.

Figlia di un alphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora