Continuo...

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Capitolo-26

Christian pov.

È arrivato il momento di confessarle tutto.. Perché se deve saperlo da qualcunaltro preferisco dirglielo io mentre la guardo negli occhi.

So che la perderò e prima che gli confessi tutto voglio viverla al pieno.

La guarda e non riesco a pronunciare neanche una parola così mi avvicino le alzo il mento e la bacio.. Voglio dirgli tutto quello che sento per lei..

Ci stacchiamo quando ormai siamo senza fiato aspettando che i respiri ritornino regolari..

"Christian cosa c'è che non va, dimmelo per favore!"

È arrivato il momento.

"Hai ragione devo parlarti, ma ho troppa paura per farlo perché so che ti perderò io voglio tenerti ancora un'altro po vicino a me" gli ho detto tutto d'un fiato e già sto tremando non voglio immaginare come mi sentirò se gli racconterò tutto poi.

Mi sta guardando senza dire una parola e io la abbraccio forte

"Non mi perderai Christian perché dovresti, qualsiasi cosa mi dirai non penso possa farmi cambiare idea."

quelle poche parole che mi ha detto mi hanno acceso un po' di speranza.. ma giusto un po.

"Ecco vedi, ti ricordi quello foto che tu prendesti quando sei venuta a casa mia?"

"Si certo, eri tu è una altro bambino ma cosa significa questo?"

"Bhe quell'altro bambino era mio fratello..ed l'unico ricordo che mi è rimasto di lui..."

"Era?" mi sussurra

"Si è morto.. e-e sono s-stato io" mentre pronuncio le ultime parole mi giro verso di lei, e colgo che nel suo sguardo non c'è orrore come mi capita sempre quando me parlo alle persone, ma è molto peggio così non riesco cogliere niente di niente mi fa paura..

"Di qualcosa...."

"Come è successo?"

"Era una giornata di mare circa 10 anni fa.. quando eravamo ancora una famiglia ansi l'ultima volta che lo siamo stati credo, eravamo io mia madre mio padre e mio fratello.. stavamo facendo dei castelli di sabbia tutti insieme, eravamo così felici e sereni, avevamo deciso di fare una gara, a chi faceva il castello di sabbia nel minor tempo possibile, e ovviamente vinse lui, al quel punto io incomincia a piangere perché ci rimasi male, ero abituato ad avere tutto, e lui per farmi smettere di piangere e aiutarmi a finire il castello nonostante avesse già vinto, mi prese i secchielli da mano e andò verso il mare per riempirli d'acqua, ma li a riva c'erano un sacco di gente e si allontanò e un onda lo travorse, e tutto così sfocato ancora, io mi ricordo solo di non averlo più visto tornare, ed e solo colpa mia." ecco glielo detto.

Mi alzo e mi allontano da lei non posso sopportare di più.

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