Vedo i suoi occhi chiudersi e faccio altrettanto. Poi le sue labbra premono dolcemente contro le mie e spalanco gli occhi, rendendomi conto di cosa realmente stia accadendo. Mi ritraggo piano e scendo dal letto, mentre guardo imbarazzata il pavimento.
"Mi dispiace, non so cosa mi sia preso." si scusa Justin e io annuisco senza guardarlo. E' stata la seconda volta che le sua labbra hanno toccato le mie e per la seconda volta ho provato una strana sensazioni che non avrei dovuto provare.
"Andiamo da Liz." balbetto torturandomi le mani. Sento Justin sospirare e alzarsi dal letto. Si ferma davanti a me e incastra il mio viso tra le sue grandi e morbide mani. I suoi occhi caramellati sono fissi sui miei e, per quanto io cerchi di distogliere il mio sguardo dal suo, non ci riesco. I suoi occhi sono come calamite per i miei.
"E' uscita con James e Reina." sussurra. Annuisco mordendomi l'interno della guancia. "Mi dispiace." continua. Annuisco ancora. Per quanto in questo momento io voglia togliermi le sue mani di dosso e buttarlo fuori dalla mia camera, non lo faccio. Resto immobile davanti a lui. "Andiamo a mangiare?" chiede sorridendomi, probabilmente cercando di alleggerire la tensione che c'è tra di noi. Annuisco ancora. Mi prende per mano e scendiamo insieme le scale fino ad arrivare in cucina.
"Cosa vuoi mangiare?" chiedo ritrovandomi davanti al frigo. Vedendo Justin fare spallucce, apro l'alta del frigo e ispeziono ogni ripiano, in cerca di qualcosa che mi sia da ispirazione. Niente. Richiudo l'anta e mi ci appoggio, guardando attentamente Justin. "Che ne dici di una pizza?" domando speranzosa. Il ragazzo annuisce rivolgendomi un bellissimo sorriso. Toglierei l'aggettivo bellissimo, non perchè non abbia un bel sorriso, ma è un aggettivo che non dovrei usare nei suoi confronti.
Dopo aver ordinato le pizze ci sediamo sul tappeto bianco del soggiorno, appoggiati al grande divano del medesimo colore, aspettando l'arrivo del fattorino. Justin accende la TV su un canale a caso, ed inizia a giocare con il suo telefono, mentre io lascio cadere la mia testa all'indietro, facendo sì che sia appoggiata sopra il divano. Continuo a pensare a tutto quello che è successo oggi. Dalla sceneggiata che ho fatto con Liz alle bugie che sto dicendo a Jess.
"Mi chiedo perchè non possiamo comportarci da marito e moglie." sento Justin borbottare all'improvviso. Sussulto guardandolo confusa.
"Perchè io non amo te e tu non ami me." dico con fare ovvio. Ma che gli passa per il cervello?
"E se ci provassimo?" chiede scherzosamente avvicinandosi a me con uno strano ghigno sul viso. Lo guardo aggrottando le sopracciglia.
"Avvicinati ancora e ti faccio diventare una giraffa." lo avverto con tono fermo. Lui annuisce allontanandosi.
"Lo sai che odio le giraffe." borbotta incrociando le braccia al petto ed assumendo l'atteggiamento di un bambino al quale sono state negate le caramelle. "Sono brutte e il loro collo è talmente lungo da essere inquietante." continua facendomi ridere. I suoi occhi si spostano su di me. "Ehi! Non ridere." mi rimprovera facendomi ridere ancora di più. "Cattiva." sogghigna. Qualcuno, molto probabilmente il fattorino con le nostre pizze, bussa alla porta. Justin si alza in fretta e corre ad aprire, tornando poi con due cartoni di pizza in mano. Mi porge la mia pizza e la prendo, guardandolo mentre si siede accanto a me ed iniziamo finalmente a mangiare.
"Secondo te dovremmo dirlo ai nostri amici?" chiedo quando abbiamo quasi finito le nostre pizze. Mi guarda per qualche secondo per poi appoggiare il pezzo di pizza che stava per addentare, sul cartone. "Insomma mi sento in colpa a mentire in questo modo alla mia migliore amica." dico con lo sguardo basso.
"Tu stai pensando a tutto questo come una bugia?" chiede lui.
"Loro credono che noi ci amiamo e che ci siamo sposati per questo, ma stiamo nascondendo a tutti la verità. Sta diventando una tortura." dico attirando le mie gambe al petto. Guardo Justin.
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Mrs. Bieber
FanfictionI genitori della giovane Jennifer, quando essa nasce firmano un contratto con i Bieber, loro grandi amici. Il contratto è chiaro: la ragazza, compiuti i diciotto anni, verrà data in sposa al loro primogenito. I due giovani non sono a conoscenza de...