un mese dopo
durante questo mese di scuola sono cambiate molte cose, Emily si è ritirata dall'istituto dopo che Jennifer e il suo gruppo le hanno tagliato i capelli. si era fermata a dormire nella stanza di una ragazza dopo una festa, questa ragazza era un'amica di Jennifer ma lei non lo sapeva. queste sono entrate e ne hanno approfittato. la poveretta è andata in giro con il cappello per dei giorni prima di tornare casa. Jennifer è stata sospesa per un mese e le sue amiche adesso sono obbligate a dare una mano in mensa. io ora dormo con un'altra ragazza, Lily.
è una ragazza tranquilla. 24 ore su 24 parla con le sue amiche classificando i ragazzi più belli del college. non parliamo mai. a me sta bene così. Emily mi scrive ogni giorno su WhatsApp e mi racconta di come va la vita a casa. ha intenzione di aspettare che le ricrescano i capelli prima di tornare a scuola, salterà l'anno probabilmente. io ho dei voti nella media, tranne in chimica e matematica, non arrivo nemmeno alla sufficienza. la mia vita sociale è uguale a prima. saluto qualcuno in classe e poi sto sulle mie.
ero a lezione di chimica quando Anna è entrata in classe dicendo che la preside voleva parlarmi.
sono qui che aspetto fuori dal suo ufficio, dei ragazzi che passavano in lontananza si sono fermati quando la porta dell'ufficio della preside si è aperta. Marco e Kelly spuntano da dietro la porta e Kelly corre da me e mi abbraccia fortissimo.
"e voi che ci fate qui?"
"mi dispiace, mi dispiace tantissimo, abbiamo cercato di impedirglielo ma lui non ci ha ascoltati, Alex mi dispiace!"
ad ogni parola Kelly singhiozza, sta piangendo, marco ha una mano chiusa a pugno davanti alla bocca e i suoi occhi sono tristi e spenti.
"Kelly ma di che cosa stai parlando?"
non si ferma più, è un fiume in piena.
"voleva venire a trovarti, a farti una sorpresa, ma pioveva, gliel'avevo detto che era pericoloso. non siamo riusciti a fare nulla, scusa Alex.."
"marco ma di cosa state parlando?"
"un incidente, in macchina, non siamo riusciti a salvarlo, quando ci ha chiamato l'ospedale non c'era già più... mi dispiace"
"marco ma chi? mi state spaventando.."
"Derek, alex Derek non c'è più!"
le parole di Kelly mi fanno rabbrividire, non respiro.
con l'ultimo filo di voce sussurro il suo nome. Il silenzio cala nel corridoio.
"no, no, no! non è vero! state mentendo! non è vero!"
"Alex mi dispiace!"
"no!"
la preside invece è pallida, immobile. non sa cosa dire.
panico, rabbia, tristezza. tutto questo in un momento solo. fuso in una sola emozione, un mix che non ti lascia scampo.
un rumore fa sussultare tutti. Non sono riuscita a trattenermi e ho tirato un pugno contro un armadietto. mi metto le mani tra i capelli e mi lascio scivolare contro al muro. mi sento persa, vuota, spezzata. era un fratello per me. era tutto ciò che mi restava e l'ho perso, l'ho perso per sempre.
"andate via."
"Alex noi non volevamo che accadesse, lui non ha voluto ascoltarci ma noi.."
"Non provate a dare la colpa a lui! è per una vostra decisione se io sono qui! questo non sarebbe successo se io fossi rimasta in casa famiglia con Derek! ora lui è morto ed è solo colpa vostra! non voglio più vedervi! andatevene!"
ho esagerato, me ne rendo conto quando vedo il viso di Kelly, ma non ho torto. non avrei dovuto rinfacciarglielo ma è così e loro lo sanno.
"lo so Alex! lo so! mi dispiace!"
Kelly è distrutta, marco non parla.
"andate via!"
la preside li accompagna all'uscita e non fa nemmeno caso ai ragazzi che saltano le lezioni. mi ero dimenticata di loro! ora tutta la scuola saprà di questa storia!
Anna si avvicina e si china su di me. è calma.
"fammi vedere un po qui. oh santo cielo vieni con me, andiamo a medicare la tua mano!"
"non m'interessa la mia mano ora."
"lo so bambina mia, ma fallo per me dai."
mi alzo ma resto appoggiata al muro a fissare il vuoto. non ci credo. è solo un incubo, non può essere vero.
Anna mi sfiora il viso, la sua mano morbida mi fa sentire una sensazione nuova, una sensazione di calore, di casa.
mi alza il viso delicatamente e mi guarda negli occhi. ora che ci penso non è scesa nemmeno una lacrima. da che ho memoria non ricordo di aver mai pianto. sono rassegnata ormai, al fatto che chi ami se ne vada via. sempre.
Anna mi avvolge tra le sue braccia e io mi lascio cullare da lei.
"questo è un incubo. non può essere vero"
"bambina mia, devi essere forte!"
"sono stata forte per tanto tempo. ora sono stanca."
"lo so bambina mia. lo so. vieni."
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broken
Teen Fictiontutti hanno qualcosa da nascondere, un segreto, tenuto stretto in fondo al cuore, un dolore nascosto, che sia piccolo o che sia grande, per chiunque ha un valore diverso, ma pur sempre immenso. questa è la loro storia, la storia delle persone rotte...