È in anticipo per essere il capitolo di Natale ma in ritardo come mio solito😅
Mi sono impegnata per scrivere un capito più lungo. Spero appreziate.
Elly🌻
Passate sull'ultimo capitolo di "Nothing" per novità e spiegazioni varie.Le nove di sera, Hermione era seduta sul divano in procinto di addormentarsi esausta per la giornata appena passata quando sentì bussare violentemente alla porta.
<< Come diavolo- Alohomora! >>
Hermione si alzò di scatto guardando il biondo mettere via la bacchetta e chiudere la porta.
<< Hermione! >>
<< Non urlare. Che diavolo ti salta in mente? >>
Si avvicinò barcollando e la indicò con un dito tremante.
<< Tu... sei... una grandissima... stronza. >>
Draco era evidentemente ubriaco, aveva due profonde occhiaie e una macchia giallognola sulla camicia stropicciata.
Le afferrò un polso e la riccia reagì subito mettendo il braccio teso tra loro per tenerlo lontano.
<< Draco... >>
L'ex-Mangiamorte inciampò nei suoi stessi piedi ma si rialzò velocemente e si accostò a lei spingendola contro il muro.
Hermione rimase ferma cercando di capire cosa volesse fare e quando il biondo infilò le mani nei suoi pantaloni cercò di fermarlo.
<< Draco. >>
Rafforzò la presa su di lei che lo obbligò a guardarla.
<< Draco... ascolta. Andiamo in camera. Sul letto. >>
L'uomo la guardò in silenzio poi acconsentì e la trascinò su per le scale fino in camera mentre in salotto il film ancora andava avanti.
Hermione si sedette sul letto e lo guardò prima che lui parlasse di nuovo.
<< Ascoltami Granger. >>
Intrecciò la mano con i suoi capelli stringendoli leggermente sulla nuca.
<< Io non voglio andarmene. Da qui. Okay? E... non lo farò. Perché... perché ti amo. >>
Non le diede il tempo di ribattere baciandola con una bocca che non aveva il suo solito gusto ma solo un forte e sgradevole aroma di alcol.
Le sfilò velocemente la maglietta e la portò sotto di se cercando di slacciarle il reggiseno senza riuscirci preso dal nervosismo dato dall'alcol.
<< Faccio io. >>
Sussurrò la riccia accarezzandogli la guancia.
<< Però girati. >>
Aggiunse sorridendo e venendo ricambiata dal compagno con un ghigno divertito.
Draco le voltò le spalle e la Grifona afferrò silenziosamente la bacchetta.
<< Scusami Draco. Stupeficium. >>
L'uomo non ebbe il tempo di guardarla che cadde privo di sensi tra le coperte.
La riccia si ritrovò a sospirare pesantemente e lo sistemò dritto sotto le lenzuola, poi spense la tv e si sdraiò accanto a lui addormentandosi.
La mattina Draco si svegliò per primo e confuso si guardò intorno, aveva un mal di testa terribile e ricordava ben poco: era piombato in casa e l'aveva trascinata in camera con un'intenzione ben precisa.
Hermione ancora dormiva quando la serpe si mise seduta e la guardò.
<< Merlino... >>
<< Buongiorno. >>
Gli sorrise e gli strinse una mano.
<< Cos'è successo? >>
<< Non lo ricordi? >>
<< Quasi niente. >>
<< Sei piombato in casa come un uragano e mi hai trascinato in camera, eri ubriaco. Talmente tanto che hai detto di amarmi. >>
Terminò ridendo.
<< Dovevo essere davvero fuori di me. >>
Commentò Draco con un tono poco convinto per poi massaggiarsi le tempie e sospirare.
<< Stai bene? >>
<< Ho mal di testa. >>
<< Ti do qualcosa. >>
Il biondo la guardò scendere dal letto e uscire dalla camera.
Le aveva detto di amarla, da ubriaco e lei -logicamente- non ci aveva creduto.
Hermione ripensò alle parole di Draco riempiendo un bicchiere d'acqua, per un attimo ci aveva creduto, il suo cuore aveva iniziato a battere come impazzito, poi si era ricordata che era ubriaco e aveva tolto quell'idea dalla testa.
<< Tieni. >>
Gli porse il bicchiere e una pastiglia che ingoiò senza fare storie per poi abbracciarla.
<< Torna nel letto. >>
<< È tardi. >>
<< Ti prego, mi sei mancata. >>
Hermione si arrese e gattonò tra le lenzuola sentendo gli occhi dell'uomo addosso.
<< Perché sei di nuovo qua Draco? >>
<< Perché mi mancavi. >>
Sorrisero entrambi e la mano di Draco le accarezzò un fianco risalendo sotto la maglietta, a quel gesto la donna sembrò risvegliarsi e lo bloccò
<< Com'è andata al Manor? >>
<< Bene. >>
Rispose velocemente, troppo velocemente.
<< Quindi tu e Astoria... >>
<< Noi cosa? >>
Quel "noi" ad Hermione fece male.
<< Aspettate un bambino? >>
Nonostante il tentativo di nascondere la voce incrinata dal pianto Draco se ne accorse.
<< Non sono andato al Manor. >>
<< Come? >>
<< Non ci sono andato. Ho dormito in qualche hotel a basso costo. >>
Dopo qualche secondo di gelido silenzio l'unico suono che si sentì fu la mano di lei contro la guancia del biondo.
<< Ma cosa- >>
<< Sei un idiota. >>
<< Hermione- >>
<< No. >>
<< Hermione dai torna qua. >>
Cercò di afferrarla mentre si allontanava.
<< No Malfoy. Saresti dovuto tornare a casa. Invece sei di nuovo qua. >>
<< Qual è il problema?! >>
<< Già una volta è stato difficile lasciarti andare. >>
<< Hermione. >>
L'afferrò e la strinse cercando di baciarla ma la riccia raccogliendo tutta la sua buona volontà lo tenne lontano.
<< No. Non possiamo. >>
<< Me ne frego Hermione okay?! Me ne frego perché ti amo! >>
Non appena si accorse di cosa aveva detto sospirò e si staccò da lei che si mise seduta.
<< Io ti amo Hermione. >>
<< Mi dispiace. Per averti cacciato. >>
<< Hai sentito quello che ho detto? >>
La guardò ma la donna non ricambiò e il Serpeverde si alzò sbuffando.
<< Forse ho sbagliato a tornare. >>
<< No! No aspetta! Ti prego... non andartene. >>
<< Hermione- >>
<< Io sono rimasta. >>
Draco tornò vicino sul letto vicino a lei e le accarezzò il viso trattenendosi però dal baciarla ancora.
<< Mi sei mancato. >>
***
La mattina di Natale la prima a svegliarsi fu Hermione che rimase però al caldo sotto le coperte a guardare il biondo dormire a pancia in giù.
Aveva i capelli arruffati ed era completamente nudo dalla serata precedente.
La riccia gli poggiò una mano sul braccio e chiuse gli occhi sorridendo al mugolio di lui.
<< Non volevo svegliarti. >>
<< Non sono sveglio. >> biascicò.
Hermione rise e l'uomo pensò a quando amasse quella risata.
<< Buon Natale. >>
Sussurrò dolcemente la Grifona all'orecchio del biondo che ricambiò gli auguri guardandola per la prima volta quella mattina.
<< Cosa vuoi fare? >>
<< Dormire. >>
Rispose l'uomo stringendola sul bacino con un braccio.
<< D'accordo. >>
Acconsentì.
Hermione rimase a guardarlo pensando a quanto quell'uomo la facesse sentire amata.
Era tornata raggiante quando l'aveva visto rientrare in casa quella sera di un mese fa, nonostante le condizioni in cui stava.
<< Ti amo Hermione. >>
Sussurrò il biondo quasi le avesse letto nella mente.
<< Anche io Draco. >>
Il biondo si rigirò tra le coperte e la mano che prima si trovava sul fianco di lei scivolò più giù, tra le gambe.
<< Draco? >>
<< Dimmi. >>
<< Cosa stai facendo? >>
<< Ti sto coccolando. >>
Rispose facendo scivolare le dita ancora più giù. Scivolavano decisamente bene sugli slip lisci color panna.
La mano di Hermione cercò di raggiungere il polso dell'uomo che però la fermò prontamente e si avvicinò al suo orecchio.
<< Ferma. >>
Quella voce tremendamente bassa fece vibrare la Grifona fin nel profondo e sul viso di Draco si formò un ghigno beffardo.
<< Brava. >>
La massaggiò da sopra l'intimo fino a vedere i capezzoli comparire da sotto la canotta che faceva da completo.
La sormontò e sorrise vedendo il fiato di lei spezzarsi.
<< Adoro quando fai così Granger. >>
<< Così come? >>
<< Quando ti si mozza il fiato per mano mia, quando arrossisci mentre ti sussurro cose sporche anche se ti piace da morire. >>
Hermione ridacchiò mentre l'uomo le sfilò gli slip.
<< Quindi sono questi i tuoi programmi per la mattinata di Natale. >>
<< Beh, devo pur farti un regalo giusto? >>
La riccia roteò gli occhi.
Si ritrovarono presto nudi sotto le coperte e accaldati stretti in un abbraccio fatto di sola pelle.
<< Cosa vuoi Hermione? >>
<< Te. >>
<< E... >>
<< Draco... ti prego. >>
Il biondo sorrise e l'accontentò scivolando in lei lentamente sentendo le pareti della donna accoglierlo in un rifugio caldo.
***
<< Sono le undici Hermione. >>
<< Non eri tu quello che voleva dormire? >>
<< Beh, dopo quello che abbiamo fatto sono sveglio. >>
<< Vuoi alzarti? >>
<< Vado a farmi una doccia. >>
<< Va bene. >>
Il Serpeverde la baciò e sparì in bagno.
Hermione indossò la t-shirt di lui ed entrò silenziosamente in bagno restando a guardarlo tramite la doccia di vetro trasparente.
Per quanto Draco fosse smilzo aveva un corpo ben definito dalla carnagione chiarissima, lo sguardo della riccia scese sempre di più fino al fondoschiena e un sorriso comparve sul suo volto.
<< Herm. >>
<< Ciao. >>
<< Vuoi entrare? >>
Le fece spazio sotto l'acqua e l'abbracciò.
Si lavarono, vestirono e scesero per colazione.
<< Ti va bene del tè Draco? >>
<< Certo. Arrivo. >>
Disse accendendo le luci dell'albero di Natale.
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Maschere || Dramione
FanfictionTutto comincia in una notte. Per innamorarsi basta avere una maschera che zittisca momentaneamente i pregiudizi e lasci parlare occhi e cuore. Dal testo: Prologo: "Festa in maschera per i 1050 anni del Ministero della Magia. 25 luglio 2003 Sala con...